Il patrimonio artistico del Santuario S. Leopoldo Mandić

Conferenza

I dipinti conservati nella chiesa dei frati cappuccini in piazzale Santa Croce, il Santuario di  San Leopoldo Mandić, potranno essere ammirati di nuovo in tutto il loro splendore grazie al nuovo impianto di illuminazione, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
La presentazione al pubblico si terrà martedì 30 gennaio alle ore 21 presso il santuario stesso. Saranno presenti: Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova; Marco Ferrero, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Davide Banzato, Direttore dei Musei Civici e Capo settore Cultura del Comune di Padova; fr. Roberto Tadiello, Ministro provinciale dei Cappuccini del Triveneto; fr. Marco Putin, guardiano del Convento; fr. Flaviano Giovanni Gusella, rettore del Santuario; Elena Romano, progettista e le ditte esecutrici.

Chiesa e convento conservano un patrimonio artistico di notevole interesse, ma poco conosciuto: tele, sculture, mosaici e vetrate dal sec. XVI ai nostri giorni.
Tra queste opere i dipinti ora valorizzati dal nuovo impianto di illuminazione: sopra la porta d’ingresso la tela di Clauco Benito Tiozzo (Mira, 1928) che rappresenta San Leopoldo e la Parona benedeta nella gloria (1989), la Trasfigurazione di Gesù con i santi Francesco d’Assisi e Antonio di Padova, di Dario Varotari (Verona 1539- Padova 1596), l’Incoronazione della Vergine con la SS.ma Trinità e i santi Agnese, Giustina, Prosdocimo e Luca (sec. XVI - ambito Italia centrale).

Nella prima cappella laterale a destra, dedicata a Sant’Antonio di Padova si ammirano il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria, opera di Alessandro Varotari, figlio di Dario, noto come il Padovanino e una pala ad olio del Tiozzo raffigurante San Leopoldo che supplica le Madonna (1995).
Nella prima cappella laterale a sinistra, dedicata a San Giuseppe, si notano la Presentazione della Vergine al tempio, del veronese Giovanni Battista Pellizzari (Verona 1598/1603 circa-Padova1660) e un terzo di pinto del Tiozzo raffigurante San Leopoldo che intercede per l’unità della Chiesa d’Oriente con quella di Roma (1995).
Al centro della navata, in alto, tra le due cappelle laterali ancora due opere seicentesche del Pellizzari: a destra la tela che ricorda la Cena a casa di Simone il fariseo e, a sinistra, La guarigione del cieco nato.
Nel transetto che si apre sul lato destro del presbiterio si trovano un Crocifisso con i Santi Francesco e Chiara d’Assisi, di autore ignoto risalente ai secoli XVI o XVII, un’Annunciazione con un possente arcangelo Gabriele, di autore ignoto del secolo XVII o XVIII, un’altra Annunciazione (sec. XVII) e infine una Madonna con Bambino e con le Sante Agata, Giuliana e Apollonia (sec. XVII) della scuola di Bartolomeo Montagna (1449/1450-1523).
Nel transetto a sinistra del presbiterio sono presenti un’Adorazione dei pastori (sec. XVI di scuola veneta), un Battesimo di Santa Giustina di G. B. Pellizzari (sec. XVII), il quadro della Madonna con il Bambino e San Felice da Cantalice di fra Semplice da Verona (1589c.-1654) e un Gesù asciugato dalla Veronica, ancora del Pellizzari. Ai lati dell’apertura che dà sul presbiterio ci sono due pale con i santi Benedetto e Brunone di Colonia di Giovanni Battista Bissoni (1574-1634) di Padova, allievo di Dario Varotari, e una tela raffigurante la Sacra Famiglia dipinta da Palma il Giovane (1548/1550-1628).

Informazioni più dettagliate sul Santuario e il suo patrimonio sono presenti nella pubblicazione Padova. Santuario S. Leopoldo  Mandić, a cura di Flaviano Giovanni Gusella, Rettore del Santuario, realizzata con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, in distribuzione previa offerta presso il Santuario.

Informazioni
Info Santuario tel. 049.8802727

 

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