Mille 1 Notte / Storie dell’altro mondo

Presentazione del libro di Massimo Capaccioli

 
Giovedì 6 dicembre 2018, alle ore 17:30, nella sala Rossini dello Stabilimento Pedrocchi, piazzetta Pedrocchi 8 a Padova, si svolgerà la presentazione del libro del prof. Massimo CapaccioliMille 1 notte / Storie dell'altro mondo” (Mediterraneo Editrice).
 
Presenteranno il volume il prof. Francesco Bertola dell'Università di Padova, accademico linceo, e il dott. Roberto Ragazzoni, direttore dell'Osservatorio Astronomico. Coordina la prof.ssa Beatrice Autizi. Sarà presente l’Autore.
 
Il volume raccoglie gli articoli scritti dall’autore con cadenza bisettimanale per la rubrica Macro del quotidiano Il Mattino di Napoli a partire dalla fine di dicembre 2016, riguardanti temi e personaggi di astronomia e dintorni. Il titolo, Mille1Notte, ne tradisce l’ambizione: catturare l’attenzione dei lettori sulle molteplici facce della più antica e insieme la più attuale delle scienze fondamentali, suscitando in loro un po’ di quella curiosità che il re persiano Shahriyār provava ai racconti della bella Sherazad. L’obiettivo è di informare un pubblico generico tramite pillole di conoscenza rivestite con lo zucchero della divulgazione, in modo che l’amaro dei tecnicismi non scontenti i palati meno avvezzi, cercando al medesimo tempo di non tradire troppo il rigore scientifico. Il formato è quello per una lettura negli scampoli di tempo libero, come l’arco di un breve viaggio, una pausa postprandiale, oppure a letto, in attesa del sonno. Una somministrazione di fatti e di storie che, per questa funzione di snack culturale, deve consistere in narrazioni brevi: favole che si esauriscono in se stesse senza la necessità di essere ricordate quando, dopo un’interruzione, si può riprendere la lettura. Ecco il senso di raccogliere gli articoli di giornale in un volume di facile gestione.
Ma perché astronomia? Perché da sempre l’uomo guarda al cielo come un riferimento di quella eternità cui ambisce. Perché il cosmo s’è dimostrato un laboratorio ricco e generoso per strappare alla natura i suoi segreti e per provare i modelli che gli uomini ne fanno. Perché è tra le stelle che forse si nasconde la risposta alla domanda delle cento pistole: da dove veniamo, dove andiamo e che diavolo ci facciamo qui e ora? Il progresso non ha spezzato l’atavico cordone ombelicale che ci collega all’ordine universale, a quegli astri della cui materia, più che dei sogni, siamo fatti. Certo, le luci dei nostri brulicanti formicai, soprattutto quelle inutili, hanno sbiadito il firmamento. Nel contempo, però, i media ci hanno inondato di notizie e di immagini astronomiche clamorosamente suggestive, raccolte da potenti strumenti sulla terra, in orbita o in volo nel Sistema Solare, elaborate da professionisti del marketing e affidate al più pervasivo dei comunicatori, il web. Mondi remoti, astri fiammeggianti, buchi neri, galassie in fuga e i loro sodalizi riempiti di una misteriosa materia oscura, timida ma possente, hanno solleticato la fantasia e stimolato la voglia di comprendere, per gioire dei trionfi dell’uomo e al medesimo tempo non essere schiacciati dalle opinioni dei pochi che invece sanno. I racconti di cielo collezionati in questo libro, parzialmente rimaneggiati rispetto ai testi apparsi su Il Mattino, hanno la pretesa di concorrere a farci riappropriare del cielo e dei suoi protagonisti, uomini e cose “dell’altro mondo”.
 
Astrofisico maremmano, Massimo Capaccioli ha insegnato nell’Università di Padova e poi di Napoli Federico II, dove ora è professore emerito. Le sue ricerche spaziano dalla dinamica dei sistemi stellari alla cosmologia osservativa. Ha pubblicato oltre 500 articoli scientifici e alcuni libri. Come direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte a Napoli, ha ideato e realizzato il VST, un grande telescopio di survey operante sulle Ande cilene. Ha presieduto la Società Astronomica Italiana e la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli. Giornalista pubblicista e divulgatore, ha collaborato con vari quotidiani e con la RAI. Commendatore della Repubblica per meriti scientifici, ha ricevuto lauree honoris causa dalle Università di Mosca nel 2010, di Dubna nel 2015 e di Kharkiv nel 2017.
 
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
 
 
Informazioni:
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
tel. 049 8204529 - donolatol@comune.padova.it

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