Novecento al Museo.

Per una Galleria d'Arte Contemporanea



Viene presentata al pubblico nella sede della Galleria Cavour una selezione di opere pittoriche e scultoree, provenienti dalle collezioni civiche del Museo d"€™Arte, accanto ad alcune opere inedite di nuova acquisizione tra cui quelle di Luciano Giaretta, Renato Meneghetti, Paolo De Poli, Fulvio Pendini, Franco Meneguzzo.


L"€™intento è quello di offrire un contributo alla discussione, studio e analisi del linguaggio delle recenti espressioni d"€™arte contemporanea, per lo più locali, e di fornire al pubblico padovano la possibilità  di ricordare o riscoprire gli autori entrati a far parte in modo significativo della storia cittadina.
Nel percorso espositivo si inseriscono anche alcune opere di recente acquisizione tra cui quelle di Luciano Giaretta, Renato Meneghetti, Paolo De Poli, Fulvio Pendini, Franco Meneguzzo.
L"€™occasione è favorevole ad un"€™attenta riflessione sulla ricchezza del patrimonio di pittura e scultura dei secoli XIX"€“XXI appartenenti alle collezioni civiche.

Il percorso, che segue un criterio tematico nella suddivisione dei dipinti, inizia con alcuni frammenti delle decorazioni che l"€™artista Cesare Laurenti aveva creato, all'€™inizio del Novecento, per il soffitto e le pareti della sala da pranzo dell'€™Albergo Storione. L"€™intera opera, andata perduta per la demolizione del palazzo e per l"€™errata procedura di stacco, rappresenta un esempio di decoro liberty nella personale interpretazione dell'€™artista degli stilemi dell'€™Art Nouveau.
Dipinti quali La giovane sposa di Ubaldo Oppi testimoniano il rinnovato interesse per una resa stilistica più definita e in apparenza leggibile, che si accompagna ad un atteggiamento che vuole cogliere gli aspetti solitamente nascosti della realtà .
Anche l"€™eco impressionista si trova in alcune delle opere esposte: in alcuni artisti lo sfaldarsi della pennellata si discosta dai propositi originari; altri pittori, come Alessandro Lupo, al contrario restano più fedeli alle istanze impressioniste.
Nel secondo dopoguerra molti artisti italiani, che si confrontano con linguaggi internazionali, risentono del fascino di una sfaccettatura geometrizzante, elemento più riprodotto del cubismo di Picasso e di Braque.
Negli anni Ottanta e soprattutto Novanta si avverte a Padova l"€™imporsi di una Babele stilistica, in cui confluiscono le tendenze delle decadi precedenti, le nuove sperimentazioni e le riletture di insegnamenti ormai legati ad un lontano passato.

La sezione della piccola scultura ha una suddivisione cronologica, per sottolineare l'importanza delle storiche Biennali del Bronzetto. Le Esposizioni d"€™Arte Triveneta nascono nel 1919 con l"€™intento di accogliere i migliori talenti locali in vista del confronto con le proposte internazionali della Biennale di Venezia.
Nel 1955 la Biennale d"€™Arte Triveneta ritaglia al suo interno un posto di rilievo per gli scultori e crea un evento collaterale, dedicato alla piccola scultura: nasce così I Concorso Nazionale del Bronzetto.

Nel 1961 il Bronzetto realizza un catalogo indipendente dalla Biennale dell'€™Arte Triveneta e nel 1975 muta il proprio nome in Biennale del Bronzetto e della Piccola Scultura.
La rassegna nelle ultime edizioni dedica una mostra in omaggio ad artisti quali Max Bill o César e dopo la manifestazione del 1991 e del 1995 chiude i battenti.

scariaca il comunciato stampa

Info
orario: 10:00 - 19:00
chiusura: tutti i lunedì
ingresso gratuito con biglietto Musei Civici, scolaresche
intero euro 5,00
ridotto euro 3,00

tel. +39 049 8752747