Domeniche in Famiglia al Teatro Verdi 2014-2015

Rassegna di spettacoli

Rassegna teatrale rivolta alle famiglie. Saranno quattro gli appuntamenti in cartellone. Apertura il 23 novembre con lo spettacolo "Il giro del mondo 80 giorni" della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani.

23 novembre 2014
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani
Il giro del mondo in 80 giorni
liberamente ispirato al romanzo di Jules Verne
regia di Luigina Dagostino
con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore
Fascia d'età 5 - 11 anni

“Un buon inglese non scherza mai, quando si tratta di una cosa seria come una scommessa” (J. Verne)

Il giro del mondo in 80 giorni è un romanzo avventuroso pubblicato per la prima volta nel 1873. Il londinese Phileas Fogg ed il suo cameriere francese Passepartout tentano di circumnavigare il globo terrestre in soli 80 giorni, utilizzando ogni mezzo di trasporto, antico e moderno, per vincere una scommessa di 20.000 sterline fatta con i compagni del Reform Club.
Uno spettacolo dinamico, ricco di suggestioni gestuali e musicali, provenienti da vari continenti. Gli spettatori verranno coinvolti in una grande favola moderna: Phileas Fogg e Passepartout accompagneranno grandi e piccini attraverso terre lontane e luoghi misteriosi. Ma non sarà un viaggio tranquillo... chissà quali trabocchetti studierà l'ispettore Fix per ostacolare l'incredibile impresa!
Gli spettatori saranno accolti in teatro dai personaggi dello spettacolo e, prima ancora dell'ingresso in sala, ogni bambino riceverà il proprio personale passaporto, utile a muoversi con disinvoltura nel corso del viaggio.

7 dicembre 2014
Centro Teatrale Animazione e Figura (Gorizia)
Cenerentola all'opera
regia di Antonella Caruzzi
con Serena Di Biasio
Fascia d'età 6 - 11 anni
Liberamente tratto da “La Cenerentola” di Giacchino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti

L’opera viene proposta non solo raccontando la storia di Cenerentola, ma anche tentando di spiegare questo genere di teatro, e il mondo che gli ruota intorno: dati storici, ma anche manie, mode, aneddoti divertenti che hanno accompagnato il successo dell’opera.
 Entriamo nella sartoria di un teatro d’opera. Da qualche parte si sta provando “La Cenerentola” di Rossini, e Angela, mentre lavora ai costumi per i cantanti, ascolta... L’opera le piace, le piace immensamente... E Angela, presa dall’entusiasmo, ce la racconta lei, mettendola in scena sul suo tavolo di lavoro, con quello che ha a disposizione: manichini, stoffe, scatole, bozzetti, modelli.
 Angela la conosce bene l’opera... ha sentito tutte le prove... la sa praticamente a memoria... E sembra conoscere bene anche questo genere di spettacolo, e la sua storia... Così, a modo suo, ce la introduce.
 E ce la fa “leggere” attraverso il gioco leggero, divertente e divertito, di un raccontare per i bambini così come fanno i bambini, utilizzando le cose con le quali hanno un rapporto quotidiano e che conoscono bene. E qui si racconta il gioco comico e gioioso, e insieme struggente, di arie, duetti, quintetti, recitativi, cavatine...

11 gennaio 2015
Teatro Gioco Vita
Il cielo degli orsi
Dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch
regia di Fabrizio Montecchi
con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone
Fascia d'età 3 - 7 anni
 
Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo, e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca...
Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indifferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se non già dentro di noi.

22 febbraio 2015
I fratelli Caproni
L'omino del pane e l'omino della mela
con Alessandro Larocco, Andrea Ruberti
Fascia d'età 3 - 10 anni

Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione.
Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela… come faranno i nostri cuochi a preparare un pasto per tutti?
Così, tra una ricetta un po’ speciale e divertentissimi numeri di clownerie, i due iniziano un viaggio fantasioso all’interno dei cibi, fino ad entrare nel pane dove incontrano un buffo omino - l’Omino del pane appunto - che abita nella pagnotta e che non vuole saperne di farsi affettare.
Tra gag e pantomime, musiche divertenti e interazioni con il piccolo pubblico, i due cuochi-clown scoprono che questi magici omini abitano anche nelle mele, nelle banane, in tutti i frutti, in tutti i cibi più strani e accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
Uno spettacolo delicato e divertente, pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese con i primi “pasti fuori casa” tra le mura della scuola materna, per insegnare loro ad apprezzare i pasti sani, i cibi genuini e le ricette di una volta… come il pane con la marmellata!

15 marzo 2015
Teatro d’Aosta
Pippi Calzelunghe amica libertà
regia di Livio Viano
con Stefania Ventura
Fascia d'età 5 - 11 anni
Liberamente ispirato al romanzo di Astrid Lindgren

Pippi non si nasconde. Non è un'eroina dalla doppia vita, bimbetta carina e delicata di giorno, mostriciattolo lentigginoso e agitato di sera. Lei è sempre così; non nasconde la sua forza, la sua magia, così come non nasconde la sua ignoranza. Non nasconde il suo difficile rapporto con le autorità, la sua immensa libertà e indipendenza. Questa sua trasparenza spesso non le rende la vita facile: le suddette “autorità” vogliono imbrigliarla perchè non possono ammettere l'esistenza di un individuo che non ha bisogno di strutture sociali per vivere, e vivere bene per giunta. Pippi, in barba a tutti quanti, se la cava sempre e comunque, anzi è sempre pronta ad aiutare, seguendo un codice comportamentale tutto suo che di certo non la trasformerà mai in un avvocato o una commessa, ma nemmeno una poco di buono. Perchè la libertà in Pippi porta sempre alla generosità.
Non c'è solo l'emozione dell'azione, non c'è solo la risata: Pippi passa da una cosa all'altra saltando a modo suo, e così noi, ma dentro di lei c'è sempre un filo logico che unisce tutto perchè come tutti i bambini ha una unità logica-razionale-emotiva che riassume tutto quanto vive. E lo esprime in tanti modi : cantando, danzando, giocando, recitando, interagendo con i personaggi animati. La sfida del pubblico è ... riuscire a starle dietro.

Informazioni
Teatro Verdi - Teatro Stabile del Veneto
via dei Livello, 32 - 35139 Padova
telefono 049 8777011 - biglietteria 049 87770213
email info@teatrostabileveneto.it
sito www.teatrostabileveneto.it

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