Serate speciali al Planetario di Padova

Notturni d'Arte 2014

In occasione dell'edizione 2014 dei Notturni d'Arte, il Comune di Padova-Assessorato alla Cultura e turismo e il Planetario di Padova propongono due serate speciali tra arte e scienza.

Martedì 5 Agosto
ore 20.00 - Il Cielo medievale e l'orologio di Giovanni Dondi
ore 21,00 - Il Cielo medievale e l'orologio di Giovanni Dondi

Replica spettacolo: 1 settembre 2014, ore 21.00

A Padova, Piazza dei Signori è dominata da un grande orologio. Realizzato nel XIV secolo dal medico e astronomo Jacopo Dondi, distrutto e poi ricostruito, il suo quadrante non ci mostra solo le ore ma anche le costellazioni dello Zodiaco, il Sole e la Luna. Quale era la sua vera funzione? Perché tra i segni dello Zodiaco curiosamente manca la Bilancia? In che modo è legato alle stelle?
In occasione dei Notturni d'Arte 2014, in collaborazione con il Comune di Padova, il Planetario di Padova propone un suggestivo viaggio indietro nel tempo che dal cielo del Medioevo ci porterà nello spazio alla scoperta dei segreti dell'orologio di Dondi.

Medico, astronomo e professore dell'Università di Padova, Jacopo Dondi dell'Orologio, su commissione di Ubertino da Carrara nel 1344 progetta e realizza un orologio astronomico da collocare nella porte-torre di accesso a sud della reggia carrarese; l'orologio si rifaceva alle teorie dell'astronomo Tolomeo, con le ore, i giorni, i mesi ed anche le fasi lunari, le costellazioni zodiacali e la posizione del Sole rispetto ad esse. Questo orologio viene distrutto nella lotta tra Padova e i Visconti; nel 1423, nell'ambito di un progetto di riordino dell'assetto edilizio-urbanistico di piazza dei Signori, il Consiglio Civico di Padova decreta la costruzione sulla ex porta-torre carrarese della piazza, di un nuovo orologio-astrario, in luogo e memoria di quello di Jacopo Dondi. La ristrutturazione della torre, iniziata nel 1426, fu portata a termine nel 1430, mentre l'installazione dell'orologio, iniziata nel 1427, si concluse nel 1436, con la decorazione pittorica e la doratura del quadrante e del leone marciano ad opera di Giorgio da Treviso. L'inaugurazione ufficiale avvenne nel 1437 in occasione dell'annuale Festa del Santo.
Nel corso dei secoli l'orologio subì delle modifiche compresa l'eliminazione del segno della bilancia, durante un intervento di modifica operato dall'abate Bartolomeo Toffoli di Calalzo di Cadore tra il 1787 e il 1792, che, credendo che l’astronomia egizia si fondasse su undici simboli zodiacali, aveva ritenuto un errore la presenza della bilancia nella sfera planetaria e zodiacale dell'orologio.
Il figlio di Jacopo, Giovanni Dondi (1318-1389), spirito altrettanto versatile ed eclettico, medico, filosofo e astronomo, probabilmente tra il 1350 e il 1365 costruisce l'orologio Astrario. Si tratta di uno strumento unico nel suo genere, un capolavoro di scienza e tecnica, connubio tra perfette nozioni di meccanica e precise conoscenze di astronomia tolemaica. Questo orologio, azionato da un meccanismo a peso, oltre a dare l'indicazione dell'ora, del giorno e dei mesi, raffigura meccanicamente, su sette quadranti differenti, il moto della Luna, del Sole, di Mercurio, di Venere, di Marte, di Giove e di Saturno. L'Astrario si propone una duplice finalità: da una parte scandire il tempo e fornire i dati necessari per la compilazione di oroscopi e previsioni astrologiche tipiche dell'epoca e dall'altra, intenzione espressa dal suo stesso autore nel trattato, dimostrare la veridicità dell'astronomia tolemaica tentando di appianare dunque le incongruenze tra la fisica aristotelica e l'astronomia di Tolomeo.

Informazioni: dato il numero limitato di posti consigliamo di prenotare con anticipo: telefonando al 049773677 oppure vai e-mail scrivendo a segreteria@planetariopadova.it.

Sabato 30 Agosto
Gli anni padovani di Galileo
ore 18.00: Speciale Notturno d'Arte Scopri il Cielo con Galileo, il Cielo per i più piccoli (dagli 8 anni in su)
ore 21.00: Speciale Il nuovo Cielo di Galileo Galilei

Nella serara sarà possibile ripercorrere le principali scoperte di Galileo Galilei (1564-1642), che insegnò per ben 18 anni all'Ateneo patavino (1592-1610), definendoli “Li diciotto anni migliori di tutta la mia età”: alle 18 si tiene lo spettacolo per ragazzi dagli 8 ai 15 anni, alle 21 spettacolo Il nuovo cielo di Galileo e osservazione guidata del cielo stellato (prenotazione e acquisto biglietto euro 4 e 5 presso il Planetario tel. 049 773677 ore 9-12 /16.30-19.30).
Gli anni trascorsi a Padova non furono comunque per Galileo anni facili. La morte del padre nel 1591 aveva significato per lui pesanti responsabilità per mantenere la madre, tre sorelle e due fratelli. E questioni di emolumenti non corrisposti alla famiglia furono all’origine della prima denuncia di Galileo all’Inquisizione di Padova nel 1604, riconducibile a sua madre, che poi non ebbe corso. Tuttavia nel corso degli anni trascorsi a Padova Galileo inventò o migliorò strumenti e sviluppò ricerche essenziali per la stesura dei suoi capolavori: il Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo (1632), e i Discorsi e le dimostrazioni intorno a due nuove scienze (1638).

Informazioni
Prenotazioni: da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 12.00; da martedì a sabato (dalle ore 16.30 alle ore 19.30)
Tel. 049/773677
segreteria@planetariopadova.it
www.planetariopadova.it

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