Poeti a maggio 2015

Quarta edizione

La quarta edizione della rassegna Poeti a maggio non si allontana dallo schema delle tre precedenti.
Come nel 2012, nel 2013 e nel 2014, infatti, al poeta invitato si richiede non solo, com’è ovvio, di leggere e commentare testi propri ma di soffermarsi anche su quelli di un autore, antico o moderno, la cui opera abbia avuto su di lui un particolare influsso.
Sono vent’anni esatti da quando, con "Padova incontra la poesia", cominciava nella nostra città una bella tradizione: il passaggio di poeti ormai entrati o destinati a entrare nel canone della letteratura novecentesca: da Luzi a Raboni, da Zanzotto a Giudici, da Erba a Loi, da Bigongiari alla Spaziani, da Parronchi a Sanguineti, da Risi a Bandini, da Orelli alla Bemporad, fino ad altri di successive generazioni: Conte e Magrelli, De Angelis e la Valduga.
Poeti a maggio
si rifà a quella fortunata esperienza di letture in pubblico, semplificando la formula degli inviti, che allora erano a coppie, ma sollecitando in compenso ciascuno dei quattro ospiti a presentarsi in compagnia di un suo "poeta-ombra" (antico o moderno, vivente o no) al quale sia particolarmente legato e del quale, nella circostanza, leggerà e commenterà alcuni testi.
Cura scientifica di Silvio Ramat, docente di Letteratura italiana contemporanea presso Università degli Studi di Padova.
 
Programma incontri
Inizio: ore 17.30
 
Giovedì 7 maggio
ALBA DONATI
Nata a Lucca nel 1961, vive tra Firenze e Lucignana, alle porte della sua città natale. Titoli di poesia: La repubblica contadina (City Lights Italia 1997); Non in mio nome (Marietti 2004); Idillio con cagnolino (Fazi 2013). Ha curato Costellazioni italiane 1945-1999. Libri e autori del secondo Novecento (Le Lettere 1999); Poeti e scrittori contro la pena di morte (Le Lettere 2001) e, insieme a Paolo Fabrizio Iacuzzi, il Dizionario della libertà (Passigli 2002). Con l’orchestra regionale toscana ha messo in scena il poema Pianto sulla distruzione di Beslan (musiche di F. J. Haydn).
"Alba Donati possiede la cifra infrequente di una parola lirica, epica e proletaria, capace di evocare la sua Garfagnana aspra e luminosa, la sua repubblica dove un antico legame di pietà e di amore, ma anche di resistenza e di lotta, tiene insieme oscure esistenze" (Roberto Carifi, La Repubblica)
 
Giovedì 14 maggio
LUIGI BRESSAN
Nato ad Agna (Padova) nel 1941, vive a Codroipo. Nel dialetto del suo paese di origine ha pubblicato: El canto del tilio (Campanotto 1986); El zharvelo e le mosche (Boetti & C. 1990); Che ’fa la vita fadiga (Edizioni del Leone 1992); Maraeja (Grafiche Campioli 1992); Data (Biblioteca Cominiana 1994); Vose par S. (Centro Stampa 2000). Il corpus integrale della sua poesia in dialetto è adesso riunito in El paradiso brusà (Il Ponte del Sale 2014). Due le raccolte di versi in italiano: Quando sarà stato l’addio? (Il Ponte del Sale 2007); Oggi ho fatto la pace (L’Officina 2011).
La maggior parte dei suoi componimenti è frutto della lucida riflessione del poeta sulla condizione umana, e sugli echi che il vivere suscita in lui. Egli vede gli esseri umani come « … facje stranie/ tajà dal vento/ omani vistii de carbon/ so ‘a strada nuda/ so ‘a canpagna nuda » ; vede il mondo e i suoi abitanti come: Case romai de vento/paese de case che no fazha/pi nessun, strade de ‘ndare/senzha strada, passajo/de gnanche matina co dosso/tuto ‘l fredo del viajo/tra ‘l sono drento de ‘a zente/e ‘l pèrdarse di’ camini …
 
Giovedì 21 maggio
Vive ad Ancona, dove è nato nel 1951. Opere di poesia: La porta murata (Residenza 1982); Il viale d’inverno (L’Obliquo 1989), Il prato bianco (L’Obliquo 1997), poi antologizzati in Il cancello 1980-1999 (peQuod 2001); L’esperienza della neve (Donzelli 2003), Il segreto (L’Obliquo 2007); L’ora felice (Donzelli 2010); Frammenti dei dodici mesi (L’Obliquo 2010); Nevicata (liberi libri 2013); con ogni mio saper e diligentia. Stanze per Lorenzo Lotto (liberi libri 2013). Ha tradotto da Machado e da Lorca, raccogliendo tutte le sue versioni in Non domandarmi nulla (Marcos y Marcos 2015).
 
Mercoledì 27 maggio
MARIO SANTAGOSTINI
Vive a Milano, dove è nato nel 1951. Tra le sue raccolte: Uscire di città (Ghisoni 1972; Stampa 2012); Come rosata linea (Società di poesia 1981), L’Olimpiade del ’40 (Mondadori 1994); Nuove poesie (Magenta 1999); L’idea del bene (Guanda 2001); La vita (Lietocolle 2004); Versi del malanimo (Mondadori 2007); A. (Lietocolle 2010); Felicità senza soggetto (Mondadori 2014). Autore del saggio Manuale del poeta (Mondadori 1986), ha curato inoltre l’antologia I poeti di vent’anni (Stampa 2000) e tradotto dal latino (Inni Ambrosiani, Inni Cistercensi) e dal tedesco (Chamisso, Goethe, Kleist).
 
Informazioni
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