Studi d'artista. Padova e il Veneto nel Novecento.

La rassegna, che si inserisce nel Progetto "€œAttività  di studio, documentazione e valorizzazione delle arti nel Novecento a Padova e nel Veneto"€, intende ricreare, mediante apparati fotografici di ambientazione e un"€™accurata selezione di oggetti e di opere originali, la suggestione di questi luoghi di produzione artistica ricchi di fascino e di memorie.
Alcuni studi esistono ancora ma sono difficilmente accessibili al grande pubblico, altri sono stati smantellati nel tempo ma ricostruiti, per l"€™occasione, tramite fotografie e testimonianze scritte. Il risultato è una mostra di grande suggestione che ripercorre alcune tappe fondamentali della produzione artistica del Novecento nella città  di Padova e nel più ampio territorio veneto.

La rassegna è suddivisa in tre diverse sezioni per aree geografiche: quella padovana - che costituisce il fulcro della esposizione presentando alcune delle personalità  più interessanti della scena artistica locale durante il Novecento - quella veneziana che si concentra su un"€™altra area di grande fermento artistico-culturale e, infine, quella veneta, che offre una panoramica degli studi d"€™artista nella regione, includendo esempi significativi di atelier di Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Belluno e Rovigo.

Per Padova sono stati individuati cinque maestri di cui si ripercorre il cammino. La selezione è stata condotta in base all'€™esistenza a tutt"€™oggi di alcuni studi o sulla presenza di una adeguata documentazione fotografica, sia tenendo conto della rappresentatività  degli artisti rispetto al valore della ricerca personale, al contesto dell'€™epoca e alla loro rilevanza sulla scena locale e regionale.

Il percorso espositivo si apre con l"€™illustre maestro dello smalto Paolo De Poli (1905-1996), che ha rivestito un ruolo di rilievo a livello nazionale sia nella storia delle arti applicate, sia come punto di riferimento per artisti e collezionisti. Il suo studio è stato un"€™officina sia tecnica che culturale e un luogo di confronto per altri artisti e di frequentazione per chi era interessato a conoscere le sue opere ed eventualmente acquisirle.

Enrico Parnigotto (1908-2000), invece, si presentava come un incessante sperimentatore linguistico. Nato come scultore egli si è misurato nel corso della sua biografia artistica con diversi linguaggi, dal versatile naturalismo (ora encomiastico, ora essenziale, ora inquietamente martiniano), che praticava agli esordi negli anni trenta, fino all'€™astrattismo. Il suo studio, tuttora intatto, rispecchia la vitalità  creativa di questa brama di ricerca.

Stefano Baschierato (1922-2000) ha rappresentato la figura dello scultore in senso tradizionale. Il suo studio era cantiere e officina, dove si trovavano il tornio, il tavolo da meccanico per l"€™anima di ferro per i gessi, ma anche una serie di modelli da sculture del passato da cui trarre ispirazione. Lo studio-officina si prolungava nella casa adiacente che egli concepì e realizzò come continuità  artistica e come museo.

Enrico Schiavinato (1925-2003) era un pittore fortemente impegnato, capace di testimoniare e denunciare le ingiustizie sociali ma anche di condurre una ricerca espressiva colta e autonoma. Il suo era uno studio-biblioteca, ancora esistente. La pratica della pittura si legava, infatti, alla musica e alla storia dell'€™arte della quale privilegiಠil realismo interpretato con forti accenti espressionisti.

Gianni Longinotti (1927-2007), infine, è stato pittore dalla soggettività  introspettiva. La sua concezione dello studio (che cambiò sede nel tempo e si sdoppiò in un buen retiro montano) era rappresentata da un ambiente raccolto e familiare, teatro di fantasie e di visioni che condivideva con chi poteva far avvicinare senza turbare i delicati stati d"€™animo dai quali nasceva la sua opera.

Il resto della mostra è, come detto, un viaggio nella produzione artistica di maestri che hanno lavorato e avuto il loro studio in Veneto durante il Novecento, rendendo questa regione una delle più culturalmente attive di tutta la penisola.

Catalogo
Il Poligrafo

Info:
Musei Civici, piazza Eremitani 8
tel. +39 049 8204551
fax +39 049 8204585
orario: tutto l'anno 09:00 - 19:00
chiusura: tutti i lunedì non festivi, Natale, S.Stefano, Capodanno, I Maggio
la Cappella degli Scrovegni resta aperta anche il lunedì
biglietti: intero (mostra, Musei Eremitani e Palazzo Zuckermann) euro 10,00; cumulativo intero (mostra, Musei Eremitani, Palazzo Zuckermann e Cappella degli Scrovegni) euro 13,00; ridotto euro 8,00, ridotto speciale euro 6,00; gratuito bambini fino ai 6 anni,disabili

Visite guidate su prenotazione:
- Gruppi, "‚€ 70 (max 25 pers.)
- Scuole, "‚€ 50

Per informazioni e prenotazioni:
ImmaginArte - Studi e progetti per la cultura
Tel. +39 049 8719255
www.immaginarte.pd.it - info@immaginarte.pd.it