Concerto di Primavera dei Solisti Veneti 2009

Padova, Auditorium Pollini
8 marzo 2009, ore 17

Tradizionale e atteso Concerto di Primavera dei Solisti Veneti di Claudio Scimone, intitolato anche quest'anno alle donne compositrici. L'evento si inserisce nell'ambito di un più ampio ciclo di concerti primaverili che I Solisti Veneti organizzano ogni anno sotto il filo comune di un esplicito richiamo al significato della primavera e ai correlati concetti filosofici di "rigenerazione" e "rinascita" e a quello cristiano di "resurrezione".
Il concerto sarà  dedicato quest'anno all'avocatessa iraniana Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003 e militante per i diritti delle donne e dei bambini.
Per un emozionante messaggio di speranza.


I SOLISTI VENETI diretti da CLAUDIO SCIMONE
presentano

IL CONCERTO DI PRIMAVERA
Donne compositrici in occasione della "Festa della donna"



Il CONCERTO DI PRIMAVERA 2009 si concentrerà  su un aspetto straordinario della cultura musicale occidentale: la presenza delle donne nella musica, con un programma che comprende esclusivamente splendide pagine musicali nate dalla vivace sensibilità  e dalla penna ispirata di donne compositrici.

Programma

Maddalena LOMBARDINI
(1745 - 1818) Concerto in do maggiore op. 3 n. 6 per violino e orchestra (Allegro; Andante; Rondò)
Solista: Lucio DEGANI, violino

Regina STRINASACCHI
(1764 - 1839) Concerto in si bemolle maggiore per violino e orchestra (Allegro moderato; Andante; Rondò)
Solista: Chiara PARRINI, violino

Clara WIECK SCHUMANN
(1819 - 1896) Concerto op. 6 in la minore per pianoforte e orchestra

"I SOLISTI VENETI" diretti da CLAUDIO SCIMONE

Maddalena Lombardini Sirmen fu allieva di Tartini che le inviò la famosa "Lettera a Maddalena Lombardini" contenete i fondamentali precetti didattici della scuola tartiniana. Era ben nota a Mozart e le si attribuisce un'influenza importante sull'ispirazione mozartiana

Regina Strinasacchi era nota a Mozart in veste di violinista. Wolfgang Amadeus le dedicò la Sonata in si bemolle maggiore per violino e pianoforte. Leopold Mozart a propria volte gli dedicò in una sua lettera elogi mirabili.

Clara JosephineWieck Schumann fu pianista e compositrice; allieva del padre a Lipsia, debuttò come concertista a nove anni, e iniziò subito un"€™intensa carriera come pianista in tutta Europa.
Nel 1840, nonostante l"€™opposizione paterna, sposò Robert Schumann, e, nel corso di tutta la sua vita, ella si adoperò senza tregua per diffonderne le opere; fu intima amica di Brahms, il quale ebbe per lei un"€™amorevole dedizione. Dal 1878 al 1892 insegnò al Conservatorio di Francoforte; curò la pubblicazione delle opere pianistiche del marito e compose un concerto e molta musica per

La storia della musica è costellata di donne sommamente significative nell'arte dei suoni: talora abili virtuose, talora eccellenti compositrici, talora l'uno e l'altro. E' infatti comunemente noto che nei celebri ospedali veneziani prima di tutto le fanciulle venivano educate alla musica, e i loro maestri (spesso i migliori del tempo, basti pensare a Vivaldi) insegnavano le più sottili finezze del canto, ma soprattutto fornivano un'accurata e davvero completa formazione musicale. Ed è così che la storia ricorda ancor oggi i nomi di tante famose cantanti come anche quelli di infinite donne che grandemente brillarono come strumentiste e come compositrici.
Prima fra tutte la grande Maddalena Lombardini Sirmen, clavicembalista e cantante, ma soprattutto eccezionale violinista che, grazie alle sue straordinarie doti musicali, ebbe la fortuna di perfezionare la propria tecnica violinistica a Padova sotto la guida di Giuseppe Tartini. A lei Tartini indirizzò, nel marzo 1760, una lettera oggi universalmente famosa racchiudendovi alcuni consigli sulla tecnica dell'arco: indicazioni fra le più preziose fra quante oggi ne possediamo sulla tecnica violinistica del secolo XVIII.
Certo la Lombardini non è che un esempio tutt'altro che raro del ruolo di primaria importanza che le donne hanno da sempre avuto nella musica: infatti dagli archivi di tutt'Europa, accanto a quello di Maddalena Lombardini è emersa un'infinità  di nomi (tra i quali quello di Regina Strinasacchi, eccellente violinista cui Wolfgang Amadeus Mozart dedicò la bellissima Sonata per violino in si bemolle maggiore) e chissÍ  quanti altri ancora se ne scopriranno nel corso delle mai finite ricerche sul passato musicale del continente.
"I Solisti Veneti" di questi nomi ne hanno raccolti moltissimi e ne hanno selezionato alcuni fra i più significativi per celebrare l'8 marzo: gioioso ed imperdibile omaggio alla musicalità  della donna.


CHI E' SHRIN EBADI - Shrin Ebadi, 56 anni, è stata la prima donna a divenire giudice in Iran (1974). Ma cinque anni dopo, con la vittoria della rivoluzione khomeinista e l'avvento della repubblica islamica, fu costretta a lasciare l'incarico in quanto gli imam sciiti decretarono che «le donne sono troppo emotive per dirigere un tribunale».
͈ stata tra i fondatori dell'associazione per la protezione dei diritti dei bambini in Iran, di cui è ancora una dirigente. ͈ stata avvocato di parte civile nel processo ad alcuni agenti dei servizi segreti, poi condannati per aver ucciso, nel 1998, il dissidente Dariush Forouhar e sua moglie. Nel 2000 ha partecipato a una conferenza a Berlino sul processo di democratizzazione in Iran, organizzata da una fondazione vicina ai Verdi tedeschi, che provocò grande clamore e la pronta reazione dei poteri conservatori a Tehran, che arrestarono diversi dei partecipanti al loro ritorno in Iran.
Nello dicembre 2008, la polizia iraniana ha fatto irruzione e chiuso d'autorità  il quartier generale del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, organizzazione non governativa guidata appunto da Shirin Ebadi.
Fondato dalla battagliera avvocatessa insieme a quattro colleghi lo stesso anno in cui le fu conferito il Nobel, il Centro dei Difensori dei Diritti Umani è considerato la principale entità  per la tutela delle libertà  civili esistente nella Repubblica Islamica. Ha difeso sistematicamente innumerevoli oppositori, prigionieri politici, dirigenti dei movimenti studenteschi e personalità  perseguitate per la loro lotta a favore della libertà  di coscienza. Di recente si è distinto in particolare per l'appello, rivolto al regime degli ayatollah, affinché siano bloccate le continue esecuzioni di condannati per reati di minore gravità . In novembre 2008, durante un raduno dell'organizzazione, Ebadi attaccò il nuovo codice penale iraniano, sottolineandone il mantenimento delle discriminazioni a danno delle donne e l'interpretazione a suo dire "scorretta" dei principi dell'Islam.

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Tel. ++39 49 666128