I Concerti del Centro d'Arte 2016
Due concerti in esclusiva nazionale
Il Centro d’Arte compie 70 anni e li festeggia con una stagione speciale, un cartellone che sempre di più brilla di sorprese, prime apparizioni, e tiene alta la vocazione alla scoperta della novità in musica, al di là dei generi e delle etichette.
Il programma per il mese di Maggio prevede due concerti in esclusiva nazionale per un focus su Giappone e Europa.
Domenica 22 maggio 2016 ore 21.00
Otomo Yoshihide & Paal Nilssen-Love
Unica data italiana in un tour che ne prevede solo cinque tra Europa e Russia.
Otomo Yoshihide, chitarra elettrica
Paal Nilssen-Love, batteria, percussioni
Incontro inevitabile quello tra Otomo Yoshihide e Paal Nilssen-Love, sulla base della comune passione per la tradizione del free e le spinte avanguardiste della nuova scena improvvisativa. Il progetto in duo è storia recente: pochissimi tour e un album registrato dal vivo a Copenhagen nel 2013 e uscito l’anno successivo per l’etichetta Jvtlandt. La performance immortalata su disco è una preziosa testimonianza di due maestri all’opera, un dialogo serrato su dinamiche in continua evoluzione.
Non mancano i passaggi più rumorosi, in cui la passione per il noise è evidente, ma le atmosfere si fanno spesso più rarefatte, dove l’esplorazione timbrica è in primo piano, con stralci melodico-ritmici appena accennati.
Otomo Yoshihide, classe 1959, è tra i musicisti più influenti degli ultimi 20 anni. Chitarrista elettrico di formazione (è stato allievo di una leggenda del free jazz giapponese come Masayuki Takayanagi), si è fatto conoscere in occidente dalla metà degli anni ’90 come esperto di campionamenti e performer al giradischi, collaborando assiduamente con i maggiori esponenti della scena improvvisativa di New York (tra cui John Zorn, Elliott Sharp, Christian Marclay, Glenn Branca), e come leader del gruppo rock sperimentale Ground Zero. In seguito ha lavorato in ambiti più vicini al jazz di ricerca con varie formazioni a suo nome, dal New Jazz Ensemble all’Otomo Yoshihide New Jazz Orchestra (poi anche trio, quartetto, quintetto), con numerosi ospiti internazionali tra cui Jim O’Rourke, Mats Gustafsson, Axel Dörner. È anche un prolifico compositore di musiche per cinema e TV.
Paal Nilssen-Love è nato a Molde, Norvegia nel 1974, ed è tra i batteristi più richiesti della scena contemporanea. Dall’inizio degli anni novanta ha iniziato a collaborare con altri musicisti emergenti della scena norvegese come Ingebrigt Håker Flaten e Håvard Wiik. In seguito si è trasferito in Svezia dove ha suonato nel trio di Frode Gjerstad e nei progetti di Sten Sandell e Mats Gustafsson. Nel 2000 insieme a Gustafsson e Håker Flaten ha fondato The Thing, che si è presto rivelato uno dei gruppi più importanti del nuovo jazz europeo, e che lo ha portato a collaborare con vecchi e nuovi maestri della free music come Peter Brötzmann, Joe McPhee, Akira Sakata, Ken Vandermark, John Butcher. Il suo progetto più recente come leader e compositore è Large Unit, formazione allargata che coinvolge numerosi nuovi musicisti di area scandinava.
Venerdì 27 maggio 2016 ore 21.00
KAZE
Esclusiva nazionale
Natsuki Tamura, tromba
Christian Pruvost, tromba
Satoko Fujii, piano
Peter Orins, batteria
Kaze nasce nel 2010 dall’incontro tra i giapponesi Satoko Fujii e Natsuki Tamura con i francesi Peter Orins e Christian Pruvost. La frontline è inusuale, con le due trombe a costituire un formidabile modulo d’attacco. Diverse e complementari nella voce strumentale, utilizzano entrambe un vasto vocabolario di tecniche eterodosse, assumendo di volta in volta caratteri di appassionato lirismo o umorismo spiazzante, mentre la ritmica affidata a piano e batteria fornisce una base mobile, eterogenea, imprevedibile. Il risultato è una miscela esplosiva, con dinamiche mozzafiato e una ricchezza di situazioni e soluzioni strutturali sorprendente. Il gruppo ha da poco pubblicato il suo terzo CD, Uminari, in cui ogni elemento della band ha contribuito con composizioni originali.
Satoko Fujii e Natsuki Tamura, compagni nella vita, condividono da oltre vent’anni decine di progetti in comune, che di volta in volta portano il nome di uno o dell’altro, ma in cui l’impronta di entrambi è sempre evidente. Tra i due Fujii è la più prolifica, con decine di dischi come leader, in particolare con le numerose orchestre internazionali di sua creazione – da New York a Tokyo, da Kobe a Berlino. Tra i progetti firmati Tamura, di particolare pregio Gato Libre, un raffinato ensemble da camera che a partire da suggestioni folk esplora enigmatici mondi sonori.
Christian Pruvost è tra i più originali nuovi trombettisti del jazz europeo. Dotato di un suono cristallino, è un esperto manipolatore del suo strumento, grazie ad un vasto assortimento di tecniche alternative. Ha collaborato, tra gli altri, con Axel Dörner, Otomo Yoshihide, Benjamin Duboc, John Edwards, Tony Buck.
Peter Orins, percussionista di formazione classica, approda presto al jazz di ricerca, suo principale campo di interesse attuale, studiando tra gli altri con Fred Van Hove. Tra le numerose collaborazioni: Radu Malfatti, Andrew D’Angelo, Joe Morris, Frank London, Nate Wooley, Ernest Dawkins, Dave Rempis, Jeb Bishop, Michael Zerang. (Nicola Negri)
Informazioni e prenotazioni
Biglietti Interi € 12 Ridotti € 10 Studenti € 5 Studenti Università di Padova € 1
Centro d'Arte degli Studenti dell'Università di Padova
tel. 049 8071370 - fax 049 8070068
info@centrodarte.it - www.centrodarte.it
Prenotazioni: book@centrodarte.it
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