I polacchi e Padova

I polacchi e Padova

Il 3 maggio 1791 il Grande Sejm proclamò la Costituzione del Tre Maggio - la prima Costituzione in Europa e la seconda al mondo, dopo quella americana. Il documento, tra l'altro aboliva il "liberum veto" introducendo come regola il voto di maggioranza e garantiva la libertà  personale a tutti. Il nuovo atto politico polacco fu molto apprezzato e applaudito dagli Stati Uniti e dalla Francia ma contemporaneamente considerato come una grande minaccia dalla Prussia e Austria e provocò una furiosa reazione dell'Imperatrice Russa, Caterina II, che invio le truppe in Polonia.

Nel 1763 il partito dei Czartoryski, che governava allora in Polonia, concordò con la Russia la candidatura al trono reale di Stanislao Augusto Poniatowski (1764-1795).
I primi anni del suo regno furono dedicati alle riforme scolastiche, militari e finanziarie; ciò riscontrava però una forte obiezione da parte della zarina Caterina II, senza il consenso della quale non era possibile una riforma efficace dello Stato.
La brutalità  dell'intervento politico e militare russo provocò una resistenza armata dei nobili sotto forma di combattimenti di carattere partigiano che durarono 4 anni. La confederazione di Bar (1768-1772), in cui si manifestò la prima insurrezione polacca, fu soffocata, e, per la prima volta nella storia, migliaia di polacchi furono deportati in Siberia. Tra coloro che riuscirono a fuggire ci fu il generale Kazimierz Pulaski, comandante della Confederazione. Pulaski emigrò in America dove svolse un ruolo importante nella guerra per l'indipendenza come comandante generale della cavalleria americana. Ancora oggi "Pulaski Day" è una grande festa negli Stati Uniti.
L'accordo delle tre potenze: Russia, Prussia ed Austria a scapito dell'indifesa Repubblica Polacca, venne raggiunto nel 1772.Nella prima spartizione la Polonia perdette 211 mila kmq e 4,5 milioni di abitanti, rispetto ai 733 mila kmq e 14 milioni di abitanti che vi risiedevano prima della spartizione.
Nonostante la prima spartizione, la Polonia riuscì a perseguire la via delle riforme e di una ripresa nazionale, grazie agli sforzi dei patrioti e del Re, Stanislaw August Poniatowski. Il primo passo fu la creazione del Comitato Nazionale per l'Istruzione (Komisja Edukacji Narodowej), il primo ministero della pubblica istruzione in Europa. Furono fondate inoltre centinaia di scuole e il livello di istruzione crebbe notevolmente. Numerosi scrittori, poeti, artisti e studiosi furono incoraggiati e finanziati dal Re che in questo modo metteva in pratica le idee diffuse dall'Illuminismo. Questo fu il momento di Adam Naruszewicz, storico, Ignacy Krasicki, poeta e satirico, Wojciech Boguslawski, il "padre" del teatro polacco e di Franciszek Karpinski, compositore i cui inni sono cantati in Polonia ancora oggi.
Approfittando del coinvolgimento della Russia nella guerra contro la Turchia, Stanislaw August Poniatowski lanciò un nuovo programma di riforme affidandone l'attuazione al Sejm, noto nella storia come la "Grande Dieta" o la "Dieta dei Quattro Anni" (1788-1792). Il 3 maggio 1791 il Grande Sejm proclamò la Costituzione del Tre Maggio - la prima Costituzione in Europa e la seconda al mondo, dopo quella americana. Il documento, tra l'altro aboliva il "liberum veto" introducendo come regola il voto di maggioranza e garantiva la libertà  personale a tutti. Il nuovo atto politico polacco fu molto apprezzato e applaudito dagli Stati Uniti e dalla Francia ma contemporaneamente considerato come una grande minaccia dalla Prussia e Austria e provocò una furiosa reazione dell'Imperatrice Russa, Caterina II, che invio le truppe in Polonia.
La guerra del 1792 si concluse con la sconfitta,con l'abolizione della Costituzione e con la seconda spartizione della Polonia (1793), alla quale parteciparono la Russia e la Prussia. Il rimanente territorio polacco - circa 200 mila kmq con 4 milioni di abitanti, si venne a trovare sotto il protettorato della Russia.
Nel 1794, sotto la guida di Tadeusz Kosciuszko scoppiò un'insurrezione per tentare di sovvertire la spartizione della Polonia. Anch’essa si concluse con una sconfitta, con l'entrata delle truppe russe a Varsavia e con la terza spartizione del Paese (1795) fra la Russia, la Prussia e l'Austria. La Polonia fu cancellata dalla mappa dell’Europa. Soltanto 123 anni dopo, nel 1918, la Res Pubblica di Polonia rinacque come uno stato indipendente.
1997- Polonia entra nella NATO
1 maggio 2004 – entrata della Polonia nella Comunità  Europea.

Presenza dei polacchi a Padova
La morte di S. Antonio nel 1231 e la sua sepoltura nella nuovo costruita basilica ha attirato a Padova molti pellegrini da tutta l’Europa. Fra questi non mancavano i pellegrini polacchi, che andando a Roma si fermavano a Padova per visitare la tomba di S. Antonio.
Anche la fondazione dell’Università  patavina nel 1222, che subito divenne famosa per la sua struttura libera e per la qualità  dell’insegnamento, attrasse molti studenti polacchi, che arrivavano a Padova in massa per studiare la legge o scienze artistiche (filosofia, medicina o teologia). L’istituzione della cattedra della medicina ha reso Padova subito famosa nel mondo ( primo teatro anatomico). Proprio per studiare la medicina, nell’autunno del 1501, arrivò a Padova Niccolò Copernico, che probabilmente frequentò i corsi del Pietro Tripolina, professore di medicina e contemporaneamente eccellente matematico e filosofo. L’insegnamento della filosofia aristotelica e del metodo comparato che metteva a confronto diverse scienze ( matematica, filosofia e medicina) sicuramente ha avuto un enorme influenza sulla formazione del giovane scienziato. Copernico infatti ha frequentato i corsi del famoso docente Pietro Pompanazzi che analizzava le opere di Aristotele Phisica e De cielo et mundi, opere che senza dubbio potevano ispirare alcuni concetti della nuova teoria, che maturavano nella mente di Copernico. Il corpo docente patavino, essendo di formazione aristotelica e quindi non accettante il movimento della Terra, non poteva influenzare in modo diretto la cosmologia ed astronomia copernicana, però gli ha indubbiamente fatto conoscere la ricchezza della filosofia classica. Quanto l’Università  di Bologna, dove prima studiò Copernico, e in particolare l’insegnamento di Domenico Maria Novarra, costituiva per lo scienziato una scuola pratica di osservazione del cielo, tanto l’esperienza patavina gli ha offerto i mezzi logici e razionali per contrapporsi alle dottrine tradizionali del pensiero.E’ stato proprio Pompanazzi ha dire: “ per poter cercare la verità , il filosofo deve essere l’eretico”.
All’Universita di Padova Copernico imparò anche il greco, che gli servì per operare liberamente la terminologia greca nella stesura della rivoluzionaria teoria eliocentrica “De Rivoluzionibus orbium coelestium”
Niccolo Copernico ha vissuto in Italia sette anni e tutto quello che imparò nelle università  italiane ha consolidato la sua istruzione. Possiamo allora affermare che la figura di questo geniale scienziato occupa il primo posto nella storia delle relazioni italo-polacche.

Durante il soggiorno patavino di Copernico, l’università  di Padova ha frequentato anche un altro scienziato polacco – Josef Strus ( o Struthius), autore dell’opera Ars sphygmica e fondatore della sfigmologia, misurazione della pressione arteriosa.

Nel XVI secolo l’Università  di Padova hanno finito migliaia di studenti polacchi. Negli anni 1542-1687 la memoria di quelli più famosi è stata perpetuata nelle iscrizioni e sui stemmi sulle mura delle aule e corridoi.

Gallileo Gallilei che insegnò a Padova per 18 anni divenne un amico di molti Polacchi, che spesso venivano a casa sua. Quando nel 1592 prese la cattedra dell’astronomia ed astrologia, all’università  si formò ufficialmente la Confraternita Polacca, il membro della quale divenne Jan Kochanowski, il padre della letteratura polacca, che raggruppava i confratelli nella biblioteca accademica o nella chiesa degli Eremitani ( attualmente si sta portando al termine il progetto di una tabella commemorativa nell’atrio della Chiesa).
Molti studenti polacchi sono stati raffigurati sulle mura della sala Dei Quaranta: Vitello (Ciolek), Copernico, Janicki, Kochanowski, Batory ( re polacco o suo zio). Nella Aula Magna si trovano i busti di marmo di Copernico e Zamoyski, invece le statue di Batory e Sobieski si trovano nel cerchio dei grandi al Prato della Valle.

Il legame dell’Università  di Padova con la Polonia esiste ancora, anche se in maniera meno importante. In occasione della visita del pontefice a Padova, sono stati restaurati i stemmi delle famiglie polacche e preparato un loro album, come regalo per Giovanni Paolo II.
Nel 1994 è ritornata anche la cattedra della lingua e letteratura polacca, che dal 1996 è diretta dall’eccellente polonista dell’Università  di Varsavia, prof. Jan Slaski.

Nella Basilica del Santo si trova anche la cappella polacca.