JASENOVAC 1945/SREBRENICA 1995

Mostra fotografica di Bruno Maran

Mostra prorogata fino al 12 aprile 2015

La mostra fotografica di Bruno Maran dal titolo Jasenovac 1945 / Srebrenica 1995 è un viaggio nella memoria, per riportare alla lucee due drammi poco conosciuti del Novecento europeo, di cui quest'anno ricorrono gli anniversari.
Jasenovac fu il terzo campo di concentramento per dimensioni, dopo Auschwitz e Buchenwald, di tutta la seconda guerra mondiale. La controversia tra storiografia croata e serba e il disinteresse delle altre storiografie europee non ha permesso di fare chiarezza sul numero delle vittime, alcune stime parlano di circa 90mila morti, altre arrivano a quantificare in 400-500mila i civili uccisi tra serbi, rom, ebrei e antifascisti. Una pagina nera della storia del XX secolo, oggetto di strumentalizzazioni politiche sia durante, sia dopo i confitti degli anni novanta nei Balcani. Il memoriale di Jesenovac progettato dall'architetto belgradese Bogdan Bogdanovic tra il 1959 e il 1968 è uno struggente “fiore-memoria”, che vuole essere allo stesso tempo simbolo visionario di speranza. Nel 2007 il complesso si è aggiudicato il diciottesimo "Premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino".
Srebrenica, cittadina nell’est della Bosnia-Erzegovina, nel 1993 dichiarata “zona protetta” dalle Nazioni Unite, l’11 luglio 1995 cadde nelle mani dei miliziani serbo bosniaci capeggiati dal generale Ratko Mladić e fu teatro del più vasto massacro di civili sul territorio europeo dopo la Seconda guerra mondiale. Provvisorio rifugio per migliaia di bosniaci mussulmani, Srebrenica è diventata la tomba di una parte di essi. Nel cimitero-memoriale di Potoçari, sulla strada che congiunge Bratunac a Srebrenica, un grosso masso accoglie il visitatore con inciso 8.372…, i tre puntini di sospensione indicano che la cifra delle vittime è ancora provvisoria. A ricordo del massacro sono state scolpite migliaia di lapidi con i nomi degli scomparsi. Altre centinaia di corpi aspettano ancora il riconoscimento a Tuzla, in celle frigorifere.
Durante il periodo della mostra sarà proiettato anche un video, realizzato sempre da Bruno Maran.

Bruno Maran sarà presente nella sede espositiva giovedì 12 e 26 marzo dalle ore 17 alle 19.
Nato a Padova dove vive e lavora. Inizia a fotografare nel 1969, collaborando con agenzie  fotografiche specializzate nell’automobilismo sportivo. Si è occupato poi di pubblicità.
Dopo anni di lontananza rientra nel mondo fotografico con la raccolta Riflessi.
Attualmente si occupa di reportage e fotografia sociale. Dal 2001 è fotoreporter dell’agenzia Stampa Alternativa. Nel 2004 fonda con altri fotografi il Gruppo Controluce.

Informazioni
Ingresso libero
Settore Attività Culturali, Servizio Mostre
tel. +39 049 8204547, fax +39 049 8204503
infocultura@comune.padova.it
 

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