Riscoprire Padova Città d'Acqua
Concorso fotografico ed esposizione multimediale "Padova tra acqua mura"
“L’acqua che tocchi de’ fiumi è l’ultima di quella che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente”. (Leonardo da Vinci)
Il concorso è la 1° tappa di una serie di eventi, correlati al tema, che coinvolgeranno i cittadini nell'esplorazione della Città fluviale.
Obiettivo del concorso era mettere in evidenza, attraverso le immagini, il particolare rapporto tra la città (e la provincia) e l’acqua, rilevando lo sviluppo urbano segnato dall’intreccio dei canali e le architetture che vi si relazionano, cogliendo aspetti suggestivi e curiosi di una Città ―riflessa, della vita lungo le rive.
Padova, di fatto, affonda le sue radici proprio in quel vitale intreccio di canali che la collegano alla Pedemontana e alla Laguna Veneta e che ne hanno favorito lo sviluppo commerciale e artigianale.
Le immagini raccolte durante il concorso sono esposte nell’ambito della mostra che allestita al Centro culturale Altinate San Gaetano dal 20 giugno al 5 luglio 2015, sul tema "Padova tra acqua e mura".Padova è sempre stata quindi una grande città d’acque, posta tra il fiume Brenta a nord e il Bacchiglione a sud. I due fiumi padovani formano un unico sistema, collegato attraverso due corsi d’acqua artificiali: il canale Piovego che va da Padova a Strà, completato nel 1209, e il Brentella , che va da Limena a Voltabrusegana, del 1314.
Obiettivo del concorso era mettere in evidenza, attraverso le immagini, il particolare rapporto tra la città (e la provincia) e l’acqua, rilevando lo sviluppo urbano segnato dall’intreccio dei canali e le architetture che vi si relazionano, cogliendo aspetti suggestivi e curiosi di una Città ―riflessa, della vita lungo le rive.
Padova, di fatto, affonda le sue radici proprio in quel vitale intreccio di canali che la collegano alla Pedemontana e alla Laguna Veneta e che ne hanno favorito lo sviluppo commerciale e artigianale.
Nel corso dei secoli molti dei tratti fluviali hanno subito varie deviazioni, assumendo così vari nomi, non solo, ma nel corso del ‘900, a seguito delle piene che sommergevano la città e del declino della navigazione commerciale, iniziò un processo di riequilibrio delle risorse acquee che portò ad un graduale interramento dei canali della città, culminato negli anni ’50 con l’interramento di parte del Naviglio Interno, utilizzando l’alveo come strada e sede del collettore fognario. In questi ultimi anni.
Si riscoprono a Padova i fiumi e i canali, facenti parte dell’antica “Città delle acque”, con iniziative che progressivamente hanno modificato la percezione che la cittadinanza ha del suo territorio, contribuendo a sviluppare una diversa consapevolezza del possibile utilizzo delle risorse ambientali in generale e dei corsi d’acqua in particolare.
Si riscoprono a Padova i fiumi e i canali, facenti parte dell’antica “Città delle acque”, con iniziative che progressivamente hanno modificato la percezione che la cittadinanza ha del suo territorio, contribuendo a sviluppare una diversa consapevolezza del possibile utilizzo delle risorse ambientali in generale e dei corsi d’acqua in particolare.
Mostra dell'Assessorato Cultura e Turismo, curata dalla Lega Navale Italiana-Sezione di Padova, in collaborazione con RCE Borgo e Associazioni Gruppo Fotografico Antenore, Comitato Mura, Lo Squero.
Informazioni
Ingresso libero
Ingresso libero
Orari: 10-19, lunedì chiuso
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
Tel. 040 8204553
cultura@comune.padova.it
Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
Tel. 040 8204553
cultura@comune.padova.it
Lega Navale Italiana-Sez. di Padova
tel. 3896565341
leganavalepadova@gmail.com
www.leganavalepadova.net
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