150 anni di Museo Bottacin

Non solo monete

Padova celebra il Museo Bottacin, istituto nato 150 anni fa quando Nicola Bottacin, facoltoso  commerciante nato a Vicenza nel 1805 ma da famiglia padovana, decise di legare la sua collezione d’arte e la sua biblioteca, ma soprattutto la personale raccolta numismatica alla città di Padova.

Alla proposta di tale donazione nel 1865 l’entità e il valore delle raccolte proposte convinsero l’amministrazione cittadina ad accogliere tutto il lascito, nonostante una lunga e complessa trattativa, che si concluse solamente nel 1871, trattativa durante la quale Nicola Bottacin impose un moderno e per allora davvero inusuale impianto amministrativo. Almeno quattro erano i punti essenziali dell’accordo: forme di autonomia dell’istituto dalle altre componenti del sistema museale, nomina di un conservatore specializzato in numismatica, creazione di un “fondo di conservazione” per gli incrementi e tutela delle raccolte e istituzione di una figura esterna di controllo, il “patrono”.
“Per tal modo mi lusingo di avere raggiunto il fine che mi ero sino da principio proposto, di rendere questa mia Istituzione degna di questa città alla quale l’ho dedicata, ed a cui la raccomando”. Con queste parole si esprimeva Bottacin a conclusione della sua Memoria scritta contestualmente all’atto formale di istituzione del Museo destinato a portare il suo nome e a conservare le sue amate raccolte.
Quando il suo fondatore morì nel 1876, il Museo Bottacin aveva già raggiunto una notevole fama tra i collezionisti e gli altri Istituti numismatici non solo italiani. Nel corso dei decenni la sua rilevanza è progressivamente cresciuta, al punto da essere considerato oggi uno dei primi dieci istituti europei per lo studio della storia della moneta e del suo collezionismo.
L’esposizione, ospitata al pianterreno di Palazzo Zuckermann, vede esposta una selezione di opere significative della collezione, impreziosita da particolari oggetti non presenti nel percorso espositivo permanente che ha sede al secondo piano del medesimo palazzo, oltre a documentazione di archivio che testimonia come l’Istituto sia sempre stato un centro di primaria importanza a livello internazionale per lo studio numismatico.
Nel percorso viene evidenziata la storia dell’Istituto, dando testimonianza delle differenti sedi e allestimenti dalla prima collocazione nel Museo al Santo passando per la sede ai Musei Civici Eremitani, sottolineando attraverso le immagini non solo le differenze delle modalità espositive, ma anche il fascino delle sistemazioni di concezione ottocentesca e novecentesca.

Il Ritratto di Nicola Bottacin, opera di Augusto Caratti del 1876, accoglie i visitatori e li introduce alle due differenti sezione dell’esposizione. La prima è storico-documentaria ed è volta a ripercorrere le vicende istituzionali del museo: attraverso i documenti originali vengono evidenziati i momenti salienti dei suoi 150 anni di attività con la presentazione delle figure dei conservatori succedutisi alla guida dell’istituto e lo sviluppo della biblioteca , una delle più importanti d’Europa in campo numismatico.
La seconda sezione invece è imperniata su pezzi di particolare rilevanza o non fruibili nell’esposizione permanente. Da segnalare in modo particolare la Dattilioteca, il Codicetto Bottacin con le famose miniature di figure padovane e venete del XVII secolo, la Coppa di Norimberga, opera di alta oreficeria tedesca del XVI secolo adornata con denari romani di età repubblicana e imperiale, la Ducale con bolla aurea del doge Michele Steno del 1409 attestante la dedizione della città di Zara a Venezia.
Presentate al pubblico solo in rare occasione nel corso della storia dell’Istituto sono presenti in questa sezione dell’esposizione le preziose Oselle veneziane di cui sono stati tratti esemplari di particolare rarità e bellezza dalla raccolta pressoché completa del Museo oltre alle cosiddette schiavone, spade utilizzate dalle truppe di origine slava della Repubblica di Venezia. A queste preziose opere si aggiunge una selezione di Acquerelli della raccolta artistica del Museo Bottacin che non è possibile esporre stabilmente per ragioni di conservazione e tutela. Completa l'esposizione una scelta di monete e medaglie provenienti dalle donazioni di collezionisti e di artisti, che nel corso della vita del museo hanno voluto arricchire le raccolte di proprietà della città di Padova.

Mostra promossa dal Comune di Padova. Assessorato alla Cultura, Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche.
Direzione della mostra Davide Banzato
Cura della mostra Valeria Vettorato  in collaborazione con Marco Callegari

Info
Palazzo Zuckermann, corso Garibaldi 33
da martedì a domenica 10:00-19:00
tel. +39 049 8205664
museo.bottacin@comune.padova.it
ingresso libero alla mostra
 

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