Gabinetto Fotografico
All'inizio degli anni Venti il professor Andrea Moschetti, allora direttore del Museo Civico, intuì la necessità di attrezzare un laboratorio fotografico che potesse soddisfare le sempre più frequenti richieste di documentazione visiva, a scopo scientifico-divulgativo, del materiale fotografico.
La prima fotografia documentata risale al 1° maggio 1924, come si ricava dal diario fotografico che riporta, in ordine cronologico, informazioni sul giorno, il mese, l'ora dello scatto, così come sulla qualità della lastra, la sua marca, il tempo di posa, l'apertura del diaframma, la quantità di luce dovuta alle condizioni del tempo ed un breve commento sull'esito finale.
Il passo successivo fu la creazione nel 1928 di un vero e proprio Gabinetto Fotografico.
Andrea Moschetti, nella monografia dedicata nel 1938 al Museo, sottolineava come il laboratorio possedesse " già più di 3.600 negativi [...] e un numero più che doppio di corrispondenti positivi, nonchè 1.500 clichè zincotipici, tutto di materiale artistico o archeologico o storico locale".
I soggetti fotografati riguardano prevalentemente riproduzioni di opere dei Musei Civici, cui si aggiunge l'ampia documentazione di collezioni, chiese, monumenti di Padova e del Triveneto. Il fondo si è poi arricchito del lascito Danesin e della donazione Miotti, comprendente lastre del laboratorio fotografico Turola. Si conservano anche lastre ottocentesche.
Il materiale è archiviato per formato: 12.800 sono i negativi del formato 13x18 cm, di cui circa 4.500 su lastra; 16.950 i 9x12 cm, di cui circa 400 su lastra; tutti su lastra sono i 6.300 negativi 18x24 cm; 25.500, di cui 2.500 lastre, sono i negativi 6x9 cm e infine più di 2.000 le diapositive.
Tra i positivi si segnalano quelli acquistati dai fratelli Alinari all'inizio del Novecento, riguardanti la città di Padova. E' in corso la catalogazione informatizzata dei materiali d'archivio.
Musei Civici agli Eremitani
piazza Eremitani 8