La bicicletta dei bersaglieri ciclisti

1915-1918

Nel Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea presso lo Stabilimento Pedrocchi è conservata una bicicletta che veniva dal corpo dei Bersaglieri durante la I Guerra Mondiale: all’inizio venivano utilizzate delle normali biciclette da civili, modificate.
Poi la storica ditta di biciclette italiana Bianchi creò la BIANCHI modello 1912 che pesava solo 14 kg, era di piccole dimensioni e pieghevole per poter essere facilmente trasportata sullo zaino e per questo era dotata di cinghie in cuoio.
Le ruote erano piene, per non forarle sui terreni rocciosi delle montagne, avevano solo il freno anteriore a bacchetta, l’ammortizzatore sulla ruota anteriore per attenuare i sobbalzi della montagna.

Il colore era mimetico per non farle notare dal nemico, erano senza rifiniture come i parafanghi, ma con un grande portapacchi per il trasporto di cibo, munizioni, zaini che all’occasione poteva trasformarsi in una base per la mitragliatrice o il fucile. Sui pedali ci sono le punte dei ramponi perché ai piedi i soldati indossavano scarponi con la suola “a carro armato”. Questa bicicletta è stata donata al Comune di Padova dall'Associazione Nazionale Bersaglieri nel maggio 2003.

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