Sala IX-X Collezione egizia

Sala IX-X Collezione egizia

L'imponenza della civiltà  egizia appare in tutto il suo splendore nella collezione di oggetti custoditi in queste sale.
Ceramiche pre e protodinastiche, coperchi di vasi canopi, bronzetti raffiguranti divinità , collane, scarabei, amuleti, teste in basalto nero ci proiettano nella vita dell'affascinante popolo egizio.
I preziosi papiri esposti portano testi in lingua aramaica del V secolo a.C., provenienti dall'isola di Elefantina.
Al centro della stanza spicca con tutta la sua sacrale potenza la cassa di mummia antropoide di Meres-Imen (Mer-Amon), figlia del nobile Herua, XXVI dinastia saitica del 600 a.C. circa. Il sarcofago di provenienza tebana ha un coperchio ornato a policromia raffigurante la defunta.
Di epoca tolemaico-romana è il sarcofago antropoide bivalve a testa di sparviero.
Statua della dea Seckhmet. Molto belle sono le due statue in diorite della dea Sakmet in figura femminile con testa leonina, seduta su un seggio a spalliera bassa, con il capo ricoperto dalla parrucca ricadente con due bande sul petto. La probabile località  di provenienza è l'area del tempio della dea tebana Mut, che sorgeva nel complesso del grande tempio del dio nazionale Ammone, a Karnak (antica Tebe).

 

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