Sale XVI-XX Pittura secolo XVII
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I dipinti del secolo XVII costituiscono uno dei nuclei più importanti dell'intera collezione della Pinacoteca.Tra la fine del secolo XVI e l'inizio del successivo si assiste ad un rinnovamento del fare artistico, dove il Barocco abbandona la rigida idea rinascimentale dell'arte e afferma un nuovo rapporto emozionale tra uomo e natura, mediante spettacolari ed esuberanti effetti scenografici.
L'arte veneta, invece, in questo periodo è caratterizzata da una certa stanchezza nei confronti delle composizioni tardomanieristiche e da un ritorno alla semplicità compositiva dei maestri del maturo Cinquecento. A Padova tuttavia nella prima parte del secolo si riafferma un gusto tardomanieristico, di derivazione veneziana, che trova un largo consenso tra i collezionisti.
Pietro Damini (1592-1631) è forse l'artista che meglio caratterizza la pittura in città del primo Seicento, quale interprete di un ritorno alla semplicità rappresentativa e alla chiarezza del'immagine.
La notevole presenza in Veneto di paesaggisti nordici favorisce la diffusione del genere paesaggio, caratterizzato da elementi di fantasia, caricati di effetti scenografici
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