CENTRODARTE19

I Concerti 2019 del Centro d'Arte-IIa parte

Il Centro d’Arte conclude nei mesi autunnali la rassegna del 2019, che ha ripreso la formula e l’indirizzo di quelle delle scorse edizioni, una rassegna premiata da un grande successo di pubblico in costante crescita, a dimostrazione che musica di ricerca non significa musica "di nicchia".
Per tutto il 2019 non sono mancate le occasioni di ascolto che hanno sfidato i generi e le etichette; le serate di musica che hanno illustrato i molteplici linguaggi della contemporaneità, dal jazz alla composizione, dall’improvvisazione sperimentale alla ricerca elettroacustica.
Radicato in una storia che si intreccia fin dalle sue origini a quella dell’Università, ma anche della vita musicale di una Padova sempre aperta sulle più vivaci esperienze internazionali, il Centro d’Arte propone progetti originali, in dialogo con gli artisti e intrecciando collaborazioni dentro e fuori la città, con festival e rassegne affini e strutture di produzione attrezzate come il Conservatorio.

Vengono inoltre proposti una serie di aperitivi musicali, intitolati Radia, dedicati alla musica acusmatica.

Programma

4 ottobre 2019, ore 21.00
Teatro Torresino
PIERO BITTOLO BON'S BREAD & FOX

Piero Bittolo Bon, sax alto, clarinetto, flauto basso; Filippo Vignato, trombone; Glauco Benedetti, tuba; Alfonso Santimone, pianoforte; Andrea Grillini, batteria
In Bread & Fox, Piero Bittolo Bon raccoglie alcuni tra i maggiori musicisti della scena italiana del jazz di ricerca.
Piero Bittolo Bon è tra le voci più originali del jazz contemporaneo, non solo italiano. Compositore raffinato e polistrumentista di talento (oltre alla famiglia dei sassofoni suona anche clarinetti e basso elettrico), forte di un suono ed un fraseggio estremamente personali, affianca da sempre un’intensa attività solistica a molteplici collaborazioni.

16 ottobre 2019, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA: nell'ombra
Aperitivi acusmatici

Il termine “acusmatico” riguarda tutte le esperienze dell’ascolto in cui la fonte del suono percepito è celata alla vista. Deriva dal greco (akusma, “ciò che si ode”) e si ricorda come nella scuola dei Pitagorici si praticasse l’akusmatikoi, l’ascolto della sola voce del maestro, il quale parlava agli allievi nascosto dietro a un velo. Con RADIA cerchiamo di indagare le innumerevoli modalità con cui questa dimensione dell’ascolto possa diventare arte, musica e racconto.
In questo appuntamento spingiamo il concetto di acusmatico fino alle sue più estreme conseguenze. Non più solo ascoltare la voce ma, addirittura, sentire le voci. Attraverso una selezione di composizioni musicali, opere di sound art e documenti sonori, tentiamo di avventurarci nei territori più periferici e liminari dell’ascolto, il suono contemporaneamente dentro di noi e dietro di noi, dove la percezione acustica si confonde con l’allucinazione uditiva, il materiale con l’ultraterreno, l’ambientazione sonora di un paesaggio con quella di un sogno.

20 ottobre 2019, ore 21.00
Teatro Torresino
FRED FRITH TRIO

Fred Frith, chitarra elettrica, voce; Jason Hoopes, basso elettrico; Jordan Glenn, batteria, percussioni
Quest’anno Fred Frith festeggia i suoi 70 anni. L'ultima volta di un suo concerto a Padova risale al 1984, quando all’interno di “Musica Oggi” si era esibito lo straordinario duo Skeleton Crew, formato appunto da Frith e dal compianto Tom Cora. Da allora il chitarrista inglese ha mutato pelle diverse volte pur rimanendo fedele all’idea dell’oggetto sonoro quale fonte di inesauribile sorpresa, frutto di un rifiuto quasi biologico della ripetizione di uno schema.
Il trio con Hoopes e Glenn – musicisti molto attivi nell’area californiana – cerca di sintetizzare l’anima musicale inquieta ma anche ironica e disincantata di Frith, il suo gioco in parte dadaista, che nega il senso logico-discorsivo, in parte invece serissimo e attento alle sfumature e alle risonanze più intime.

25  Ottobre  2019, ore 20.30
Teatro della Chiesa di San Bellino
NINE BELLS di Tom Johnson

Simone Beneventi, campane
Tom Johnson, ormai da molti anni expat a Parigi, sul finire degli anni 70 è stata una figura-chiave della nuova musica a New York.
Appassionato sostenitore di ogni musica radicale, come artista costruiva una musica perfettamente minimalista che si distanziava da quella di coloro che sarebbero divenuti presto popolari, come Philip Glass e Steve Reich. La sua era una musica più concettuale, e spesso umoristica, ma con una grande capacità di coinvolgimento, per via dei processi deduttivi e spesso autoreferenziali in cui l’ascoltatore è in grado di immergersi immediatamente, diventando per così dire parte della performance.
Nine Bells, del 1979, è l’esempio perfetto.
La performance del 2019 è curata e realizzata da Simone Beneventi, uno dei più brillanti percussionisti di oggi, attivo con i principali ensemble europei. Beneventi impiega un nuovo set di campane intonate e ha preparato la performance in stretta collaborazione con il compositore.

29 ottobre 2019, ore 20.30
Auditorium Pollini
VIOLA & ELECTRONICS

Christophe Desjardins, viola; Aldo Orvieto, pianoforte; Alvise Vidolin, regia sonora e live electronics
Christophe Desjardins si è guadagnato da tempo la posizione del violista ‘contemporaneo’ per eccellenza. È da vent’anni una delle colonne portanti del prestigioso Ensemble Intercontemporain fondato da Pierre Boulez nel 1976, un’orchestra in cui si sono da sempre avvicendati solisti di eccezionale caratura. Le qualità di Desjardins, per la prima volta a Padova, sono state lo stimolo per molti compositori ad arricchire il repertorio contemporaneo della viola. Il solo elenco è impressionante: Luciano Berio, Pierre Boulez, Wolfgang Rihm, Jonathan Harvey, Emmanuel Nunes, Michaël Levinas, Marco Stroppa e ancora tanti altri hanno scritto nuove opere per lui.

19 novembre 2019, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA. NUOVE CONSONANZE.
Per musica acusmatica solitamente si intende un genere musicale di musica elettronica di ricerca, musica scritta da compositori, distinta, per la profondità del pensiero musicale come per i mezzi utilizzati, dalle diverse forme di musica elettronica “popular”, o “commerciale”.
Ma esiste davvero una divisione così netta, tra musica “colta” e musica “popular”? O perfino, esistono davvero queste categorie? A ben vedere, tutto ciò viene meno immediatamente, solo da una rapida osservazione di come si sia da sempre sviluppata la musica elettronica, qui in Italia.
RADIA esplora le dimensioni percettive, immaginifiche, evocative, narrative e tecniche del suono acusmatico, l’esperienza del solo ascolto slegato dalla visione. Traccia percorsi tematici all’interno del territorio sconfinato dell’arte sonora, dalla musica elettroacustica alla fonografia, dalla soundscape al documentario sonoro al radiodramma.
Non ci sono musicisti sul palco né proiezioni video, ma i multiformi spazi acustici di un impianto immersivo a otto canali.

26 novembre 2019, ore 20.30
Auditorium Pollini
ALVISE VIDOLIN: 70 DB

Sophie Klussmann, soprano; Roberto Fabbriciani, flauto; Maria Grazia Bellocchio-Anna D’Errico-Aldo Orvieto, pianoforti; Alvise Vidolin, regia sonora e live electronics
In questo autunno particolarmente ricco di anniversari e celebrazioni, cade un compleanno a cifra tonda per Alvise Vidolin.
La serata in suo onore raccoglie attorno a lui compositori che gli hanno dedicato i loro lavori, anche non elettroacustici, come il pezzo pianistico ‘veneziano’ di Sciarrino, e con cui ha avuto un fertile e duraturo rapporto di collaborazione. Tutt’altro che un omaggio retrospettivo, la serata, presenta l’occasione di ascoltare tre nuovissime composizioni realizzate per l’occasione da Stefano Gervasoni e Claudio Ambrosini, e Adriano Guarnieri, che continua la ‘tradizione’ tutta SaMPL/Centro d’Arte di presentare musiche per un numero inconsueto di pianoforti. Il programma è suggellato da uno storico brano di Luigi Nono del 1981, eseguito dal suo primo interprete, Roberto Fabbriciani: Das atmende Klarsein segnò una svolta per Nono, che utilizzava per la prima volta il live processing, e iniziava la sua quasi decennale collaborazione con Alvise Vidolin.

12 dicembre 2019, ore 20.30
Auditorium Pollini
FURT

Arriva per la prima volta a Padova FURT, il duo formato a Londra nel lontano 1986 da Richard Barrett e Paul Obermayer. Come dicono loro stessi, le forme musicali dense e intricate prodotte dal duo nascono, a ogni livello, da un’interpenetrazione tra improvvisazione libera e composizione sistematica, che si sviluppa a partire soprattutto da materiali campionati e manipolati: il nome stesso FURT, in definitiva, deriva da ‘furto’.
L’identità del duo è ormai talmente inscindibile da rappresentare ormai da anni un’unità che, come tale, entra nella formazione di altri gruppi basati sulla libera improvvisazione, come l’Electroacoustic Ensemble di Evan Parker e il progetto fORCH (Phil Minton, Ute Wassermann, Paul Lovens, John Butcher, Rhodri Davis, Wolfgang Mitterer).

20 dicembre 2019, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA: PADOVA. Campi magnetici

Alvise Vidolin, regia del suono
Per l’ultimo appuntamento della stagione, RADIA festeggia i primi 40 anni di storia del Centro di Sonologia Computazionale: il centro di ricerca dell’Università di Padova che fin dagli anni settanta è stato uno dei poli fondamentali, a livello mondiale, nella sperimentazione dell’uso artistico e musicale delle nascenti tecnologie digitali e del computer. Pioniere dell’elaborazione del suono in tempo reale e del live electronics, al CSC sono state ideate, tra le tante, le tecnologie elettroniche utilizzate per il Prometeo di Luigi Nono e Il Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino.
Con una selezione di composizioni acusmatiche, scelte da Centro d’Arte insieme a SaMPL, si coglie l’occasione della ricorrenza per percorrere, ripercorrere, scoprire e riscoprire non solo la storia del CSC ma di quella intricata mappa di tragitti di sperimentazione, ricerca scientifica, produzione artistica e musicale che attraversa la città di Padova dai primi anni ’60 fino ad oggi.

Informazioni
CONCERTI
Biglietto intero 12 euro, ridotto 5 euro, ridotto per gli studenti dell'Università di Padova 1 euro

APERITIVI MUSICALI "Radia"
Biglietto intero 3 euro; ridotto per gli studenti dell'Università di Padova 1 euro

CENTRO D’ARTE DEGLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA
via S. Massimo, 37 35128 Padova
tel. 049 8071370 - fax 049 8070068
info@centrodarte.it
www.centrodarte.it

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