Pomeriggi d'Arte
I luoghi della solidarietà a Padova tra arte e storia
Ciclo di incontri rivolti ai cittadini a cura dell’Associazione Culturale Fantalica, nell'ambito della sesta edizione della Rassegna "Pomeriggi d'Arte".
“Pomeriggi d'arte” nasce per far riscoprire ai cittadini la propria città attraverso un percorso tematico che conduce il partecipante a conoscere luoghi più o meno conosciuti attraverso un taglio originale e insolito. Per l'anno sociale 2020-2021 è stato scelto come filo conduttore I luoghi della solidarietà a Padova tra arte e storia, che porterà i cittadini a visitare alcuni dei centri dell'accoglienza e della spiritualità della città nel corso dei secoli.
Il programma di quest'anno si inserisce nell'anno di Padova Capitale europea del volontariato 2020 e prevederà la visita alle bellissime scolette delle confraternite padovane e ad alcuni importanti centri di accoglienza e pellegrinaggio come: la Scuola della Carità e il complesso di San Francesco, La chiesa e la Scoletta del Carmine, La Scoletta del Santo e l'Oratorio di San Giorgio, La chiesa del Torresino e l'Oratorio di San Bovo, La chiesa di Santa Croce e la scuola del Redentore, La Basilica di Santa Giustina e l'antico Sacello di San Prosdocimo, Palazzo Papafava e l'Oratorio dei Colombini.
Un percorso che farà emergere l'importanza di Padova nel corso dei secoli come centro di accoglienza e di pellegrinaggio, in grado di confrontarsi non solo con realtà nazionali, ma anche internazionali.
POMERIGGI D'ARTE
Domenica 18 Ottobre 2020 ore 16.00
Scuola della Carità e complesso di San Francesco Grande
Il complesso della parrocchia di San Francesco fu realizzato grazie all’impegno economico dei coniugi Baldo da Piombino e Sibilla de’ Cetto all’inizio del XV secolo. Comprende accanto alla Chiesa, la sede dell’antico ospedale e la Scuola di Santa Maria della Carità. Una fra le più antiche ed importanti confraternite laicali di Padova attiva fino al 1798 ed impegnata principalmente nella raccolta e amministrazione di lasciti destinati al soccorso di malati e infermi.
Info: 13 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 16 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Sabato 14 Novembre 2020 ore 15.30
La chiesa e la scoletta del Carmine
Edificata nel secondo secolo del Trecento con l’arrivo dei frati Carmelitani, fu restaurata nel 1523 a seguito di una forte nevicata che ne distrusse il tetto. Oggi la Chiesa non è più amministrata dai frati Carmelitani ma nonostante ciò annualmente il 16 di luglio di ogni anno viene celebrata con grande solennità la festa della “Beata Vergine Maria del Monte Carmelo” che culmina in una processione per le vie del quartiere
A fianco della Chiesa sorgeva il convento che comprendeva due chiostri. Dal sagrato della basilica del Carmine si accede alla Scoletta, di origine medievale. Dal 1330 e per una buona parte del ‘400 questa cappella era aperta ad ogni ceto sociale come luogo di preghiera e sede di raccolta di fondi per le opere di misericordia, in cui la confraternita era molto impegnata.
Alle pareti troviamo gli affreschi con i fatti della storia di Maria dal suo concepimento all’assunzione al cielo. Gli artisti che vi lavorarono erano grandi nomi della Padova del Cinquecento: Girolamo dal Santo, Domenico Campagnola, Giulivo Campagnola, Stefano Dall’Arzere.
Info: 13 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 16 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entro il 06/11/2020
Sabato 5 dicembre 2020, ore 16.00
Visita guidata a Palazzo Moroni
Il Palazzo Comunale, oggi arbitrariamente chiamato Palazzo Moroni, è un imponente complesso edilizio composto da edifici di varie epoche tra loro collegati, dove dal XIII secolo trova sede l’amministrazione comunale della città di Padova. Il complesso prende il nome dall’architetto Andrea Moroni che nel XVI secolo progettò l’ala ancora oggi sede del Gabinetto del Sindaco e della Giunta.
Essa conserva ancora affreschi e decorazioni di pregio come la preziosa cappella del collegio dei Nodari, con dipinti di Domenico Campagnola e Pietro Damini.
Info: 12 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 15 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entroil 27/11/2020
Sabato 12 Dicembre 2020 ore 15.00
Tra carità e guerra.
La Scoletta del Santo e l’Oratorio di San Giorgio
La Scoletta del Santo e L’Oratorio di San Giorgio sono due luoghi di estrema importanza artistica, che hanno sancito la centralità di Padova nel panorama pittorico tardo gotico e rinascimentale.
Entrambi i luoghi hanno subito il meraviglioso intervento di due tra i pittori più iconici mai giunti in città.
Nel particolare la Scoletta del Santo, sede dell’omonima Arciconfraternita, ha visto il giovanile intervento del genio pittorico di Tiziano, poi massimo esponente della pittura veneziana del colore durante tutto il ‘500.
Mentre l’Oratorio di San Giorgio, affrescato dall’Altichiero, è uno straordinario esempio di come gli artisti che operavano in città, verso la fine del ‘300, avessero recepito le innovazioni giottesche nella Cappella degli Scrovegni.
Info: 15 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 18 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entro il 04/12/2020
Sabato 16 Gennaio 2021 ore 15.30
La chiesa del Torresino e l’oratorio di San Bovo
La chiesa fu edificata nel 1718 con il nome originario di Santa Maria del Pianto, secondo progetto di Gerolamo Frigimelica.
Essa è detta del “Torresino” per la torretta che corona la cupola e che deriva, pare, da una torre simile che sorgeva sulle antiche mura della città nel luogo stesso in cui fu fondata la chiesa. In essa si conserva un’immagine miracolosa della Vergine Addolorata,che cominciò a divenire operatrice di miracoli nel 1450.
L’edificio è a pianta centrale presenta un frontone triangolare, spezzato inferiormente e pittoricamente mosso per mezzo di un bassorilievo che termina con varie statue ed angeli nella parte superiore realizzate da Francesco Bonazza, scultore padovano.
Info: 13 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 16 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entro il 08/01/2021
Domenica 21 Febbraio 2021 ore 16.00
La chiesa di Santa Croce e la Scoletta del Redentore
Le prime documentazioni a riguardo di un edificio religioso nell’odierno quartiere di Santa Croce risalgono al 1181. In seguito alla nascita del canale che collegava Padova a Monselice (fine del XII secolo) si andava creando un piccolo borgo, dove in prossimità delle acque del Bacchiglione e lontano dall’insediamento abitato, era presente un lebbrosario per i malsani o i martiri di Cristo, poi riconvertito in ospedale e ospizio per poveri.
Con l’ampliamento delle mura cittadine anche la chiesa, nata come oratorio del lebbrosario, si vede accrescere di importanza, tanto che viene riconosciuta come parrocchia nel 1303.
Nel 1606 a reggere la parrocchia giungono i Chierici Regolari Somaschi, un ordine religioso le cui missioni principali sono di assistenza agli orfani, di cura alle anime e di educazione verso i giovani. I Somaschi, nel corso del’700, decidono di abbattere l’antica costruzione, ritenuta inadatta alle loro esigenze e al loro prestigio. Per la riedificazione della chiesa venne chimato il confratello Francesco Vecelli, nonché architetto, letterato e uomo particolarmente influente nel panorama padovano dell’epoca.
Adiacente alla Chiesa di Santa Croce sorge l’Oratorio del Redentore o del Santissimo Sacramento. Si tratta di un edificio risalente al ‘400 caratterizzato originariamente da due aule sovrapposte. L’aula inferiore, l’unica giunta sino a noi integra, venne affrescata a partire dal 1537 con delle scene narranti la vita di Cristo.
La Confraternita, istituita per il culto dell’Eucaristia, aveva in custodia una reliquia della Vera Croce proveniente da Gerusalemme e si occupava di fornire assistenza a malati e poveri.
Info: 13 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 16 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entro il 12/02/2021
Sabato 20 Marzo 2021 ore 16.00
La Basilica di Santa Giustina e l’antico Sacello di San Prosdocimo
La storia della Basilica di Santa Giustina si lega indissolubilmente all’omonima martire cristiana, giustiziata dall’imperatore romano Massimiano nel corso del 304 d.C. e nello stesso sito deposta.
L’evoluzione architettonica dell’importante Basilica coinvolge qualsiasi periodo storico tra gli anni dell’alto medioevo sino al XVII sec. Nonché periodo della consacrazione.
Il primo corpo di fabbrica nel sito del martirio di Santa Giustina risale all’incirca al 520, quando il prefetto del pretorio italiano Opilione fece innalzare una basilica dalle importanti dimensioni con il relativo oratorio, consacrato al primo vescovo di Padova San Prosdocimo. Ancora oggi presente all’interno del complesso architettonico di Santa Giustina, questo oratorio è un eccezionale testimonianza di arte paleocristiana.
L’originaria Basilica Paleocristiana, già affiancata da un monastero benedettino, venne in parte distrutta da un terremoto nel 1117. La Basilica venne poi ricostruita con il materiale crollato e divenne un cantiere costantemente aperto per vari secoli.
A partire dal 1501 i lavori per la costruzione della Basilica acquisirono una nuova forza propulsiva, tant’è che il progetto venne affidato ad Andrea Briosco, dalla morte di quest’ultimo la committenza passò ad Andrea Moroni ed infine ad Andrea da Valle, nipote di Matteo da Valle che già aveva messo mani al progetto. Dopo circa un secolo di lavoro e di progetti la fabbrica di Santa Giustina venne consacrata nel 1606.
Il coro della Basilica, tra i più belli al mondo, accoglie “Il Martirio di Santa Giustina” tela realizzata dal celebre artista rinascimentale Paolo Veronese, firmata e data al 1575.
Info: 13 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 16 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entro il 12/03/2021
Sabato 17 aprile 2021, ore 16.00
Palazzo Papavava e l'Oratorio dei Colombini
Palazzo Papafava de’ Carraresi venne innalzato tra il 1750 ed il 1763 da Giovan Battista Novello, su commissione del conte Giambattista Trento, il fatiscente edificio neoclassico venne in seguito acquisito dalla nobiliare famiglia padovana Papafava nel 1805 per via ereditaria.
Il palazzo durante l’evolversi della storia è stato un centro molto importante per la città di Padova, durante la Prima Guerra Mondiale diviene sede della Missione militare francese al Comando Supremo, mentre il salone viene allestito per ospitare un laboratorio di cucito dove numerose volontarie realizzavano le divise militari.
L’oratorio dei Colombini, sede dell’omonima confraternita, è divenuto proprietà della famiglia Papafava, a partire dal 1810, la quale avvia i lavori per restaurare l’oratorio nell’aspetto odierno.
La struttura dell’edificio risale al XIV secolo, dove secondo la tradizione si riuniva la confraternita dei Colombini, un’istituzione laica padovana creata dal 1227 da Sant’Antonio in seguito alla conversione di un gruppo di spietati ladroni in persone dall’animo docile e mite.
Info: 18 € soci Fantalica / Villeggiare / Pr. Portello / soci ACLI Teatro 21 € non soci / gratis fino a 6 anni 10 € bambini dai 6 ai 15 anni
Minimo 15 massimo 30 partecipanti
Chiusura iscrizioni entro il 19/4/2021
PORTELLO SEGRETO
Le diverse facce del potere
Dal 31 ottobre al 21 novembre 2020 visite guidate ai principali monumenti che si affacciano lungo via Belzoni e via Ognissanti, l'antico asse viario della Via Annia.
31 ottobre, ore 15.00 - Le Necropoli preromane del Portello: il potere delle aristocrazie
Passeggiata archeologica con l’archeologa Maria Angela Ruta
Passeggiata archeologica al Portello per riscoprire l’antica area funebre di epoca preromana nella zona orientale della città, con i suoi riti e luoghi di culto, da cui sono emersi reperti di grande rilievo datati tra VIII al III secolo a.C., ora custoditi presso i Musei Civici di Padova. Il percorso toccherà i principali siti di ritrovamento nelle vie Sant’Eufemia, San Massimo, Tiepolo.
Le più antiche notizie relative alla zona Portello riferiscono che il luogo fu utilizzato come area cimiteriale dai più antichi abitatori di Padova, conosciuti come “Paleoveneti” (I millennio a.C.).
A quei tempi Padova non aveva mura di difesa, né case o strade o porte monumentali, quindi la zona era del tutto disabitata, incolta e periferica al nucleo abitativo paleoveneto.
Le tombe, scoperte a seguito degli scavi effettuati durante la costruzione degli Istituti universitari, sono risultate di un periodo che va dal IX – VIII secolo a.C. al I secolo a.C.
Vere testimonianze di un mondo civile e dedito al culto dei propri morti, le tombe della necropoli del Portello ora si trovano al Museo Eremitani.
13 novembre, ore 17.00 - Con la testa tra le..stelle. Come l’astronomia ha cambiato la storia
Visita per bambini e famiglie al Planetario di Padova
Il Planetario di Padova viene inaugurato durante l’anno mondiale dell’astronomia, nel 2009, in cui si celebravano i quattrocento anni dalle scoperte Galileiane che hanno rivoluzionato l’astronomia e la scienza. I visitatori possono osservare, sotto la cupola emisferica di ben nove metri, la riproduzione fedele del cielo stellato, dei corpi celesti ed i fenomeni astronomici. Il Planetario offre uno spettacolo unico, mettendo a disposizione la conoscenza di esperti planetaristi e divulgatori scientifici capaci di accompagnare sia adulti che bambini alla scoperta dell’Universo.
Il percorso previsto è pensato per le famiglie e in particolare per i bambini/ragazzi dai 7 ai 12 anni ed è incentrato sulle grandi scoperte astronomiche e di come esse abbiano influito sulla storia del nostro Pianeta.
21 novembre, ore 16.00 - La chiesa di San Massimo. Un piccolo gioiello d’arte e storia
Visita guidata alla scoperta dei tesori segreti del Portello
La chiesa di San Massimo fiorì quando la zona del Portello era resa vivace dal porto di Ognissanti “del Sale” su un sito interessato, in età antica, da estese necropoli. La chiesa già nel XIII secolo faceva parte della liturgia stazionale del vescovo di Padova e, godendo di una particolare rilevanza, assunse il titolo parrocchiale nel 1308. La costruzione, inserita in un importante snodo commerciale, era affiancata da uno xenodochio (a settentrione) e da un portico (a meridione), offerta di riparo per viaggiatori e pellegrini.
L’edificio medievale, di piccole dimensioni, tra il Cinquecento ed il Settecento subì lavori di adeguamento ed ampliamento, favoriti dalla vicinanza di importanti abitazioni patrizie e dalla carismatica figura del parroco don Giuseppe Cogolo a cui si deve l’importante committenza (tra 1742 e 1745) delle tele di Giovanbattista Tiepolo, all’epoca nel pieno della popolarità.
La chiesa, a seguito delle soppressioni napoleoniche, perse il titolo di parrocchia (1807) e venne chiusa al culto; durante la seconda guerra mondiale colpita da una bomba durante il bombardamento del 30 dicembre 1943.
Venne riaperta definitivamente come chiesa dipendente di Ognissanti e officiata come “cappella universitaria” dopo un’importante campagna di restauri verso gli anni ’90 dello scorso secolo.
Info: 10 € soci Fantalica / Villeggiare / Progetto Portello / soci ACLI Teatro; 13 € non soci / gratis fino a 6 anni 8 € bambini dai 6 ai 15 anni.
Informazioni
Ogni incontro è a pagamento su prenotazione obbligatoria.
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