Per chi splende questo lume
La vita di Virginia Gattegno, giovane donna ebrea sopravvissuta alla Shoah
In occasione della Giornata della memoria che, il 27 gennaio di ogni anno, commemora le vittime dell’Olocausto, l’Università di Padova organizza uno spettacolo che vuole ricordare e raccontare l’esperienza di una vita, quella di Virginia Gattegno, giovane donna ebrea che si è salvata dalla Shoah.
Oggi, i sopravvissuti italiani ad Auschwitz ancora in vita, sono dieci. Virginia Gattegno è una di questi.
La rappresentazione, in forma di reading teatrale a cura dello scrittore Matteo Corradini, è accompagnata dalla musica dal vivo del gruppo Fandujo, quartetto che esplora ritmi, danze e sonorità del Mediterraneo, dei Balcani e dell’Est Europa. In scena, oltre all’autore, le attrici Valentina Ghelfi, Miriam Cappa, Selene Demaria, raccontano, attraverso le persone, gli oggetti, i luoghi, le parole delle sue poesie e da angolazioni diverse, le memorie di Virginia Gattegno, nata in Italia nel 1923, figlia di Shalom Carlo Gattegno e Marcella Luzzatto e deportata all’età di 21 anni ad Auschwitz.
Virginia Gattegno nasce a Roma il 31 luglio 1923. Viene arrestata a Rodi, dove la famiglia si era trasferita nel 1936, il 23 luglio 1944 e deportata ad Auschwitz, dove riesce a sopravvivere al campo di sterminio. Negli ultimi anni della sua vita si ritira nella Casa israelitica di riposo di Venezia.
L’incontro, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova, è aperto a tutte le persone interessate, su prenotazione.
L’incontro viene anche trasmesso in streaming sul canale Youtube dell’ottocentenario.
Informazioni
Per partecipare è necessario presentare il Green Pass rafforzato e indossare la mascherina ffp2.
www.800anniunipd.it
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