Padova Urbs picta
Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del Trecento. Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il grande sviluppo della pittura padovana nel XIV secolo ebbe inizio con l’arrivo di Giotto, chiamato intorno al 1302 molto probabilmente da Frati Minori Conventuali della Basilica di S. Antonio. Approfittando della sua presenza in città, Enrico Scrovegni gli commissionò l’opera che ben presto divenne universalmente riconosciuta come il suo capolavoro: la Cappella degli Scrovegni.
Durante tutto il XIV secolo gli artisti che operarono a Padova (Piero e Giuliano da Rimini, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Jacopo Avanzi, Altichiero, Jacopo da Verona) reinterpretarono in maniera autonoma e originale lo stile del Maestro, creando un completo rinnovamento stilistico, che ben presto raggiunse una portata nazionale e internazionale.
La realizzazione della decorazione della Cappella degli Scrovegni rappresenta il primo esempio nella storia di un legame molto forte tra un artista e il suo committente. Altrettanto importante sarà la relazione che gli altri committenti, i Frati Minori della Basilica di S. Antonio e i Signori di Padova, stabiliranno con gli artisti. In questo contesto spiccano due esempi di committenze femminili: Fina Buzzacarini (moglie di Francesco il Vecchio da Carrara), per il Battistero della Cattedrale e Traversina Cortellieri nella Cappella omonima nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani.
Oltre la Cappella degli Scrovegni esistono a Padova altri sette monumenti che conservano importanti testimonianze pittoriche di un simile valore artistico, che rappresentano uno straordinario momento culturale di Padova.
- 1 - Scrovegni ed Eremitani
Cappella degli Scrovegni e Chiesa degli Eremitani - 2 - Piazze
Palazzo della Ragione, Battistero del Duomo, Cappella della Reggia Carrarese - 3 - Cittadella antoniana
Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio - 4 - San Michele
Oratorio di San Michele
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Basilica e Convento di Sant'Antonio Delegazione Pontificia
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