Il Trecento ci parla.

Ciclo di conferenze

Il Trecento ci parla.

Guariento, pittore di corte dei carraresi.
Nato intorno al 1310, forse a Piove di Sacco, e morto entro il 1367, il pittore si formò sulla scia delle opere lasciate a Padova da Giotto e dai suoi seguaci, in particolare da Giuliano e soprattutto Pietro Da Rimini, attivi nel 1324 per il convento degli Eremitani. Del 1332 è la prima opera databile, la Croce del Museo di Bassano; seguono opere nelle quali la componente giottesca viene sviluppata in una direzione sempre più consapevolmente gotica e lineare. La sua pittura si caratterizza per la marcata presenza di elementi di un'eleganza cortese che lo pongono fra gli iniziatori della civiltà  tardogotica sviluppatasi nelle corti dell'Italia padana. All'inizio degli anni cinquanta è il pittore di fiducia della corte carrarese: tra i suoi esiti più importanti gli affreschi delle tombe di Jacopo e Ubertino nella distrutta chiesa di S. Agostino, la decorazione della cappella a uso privato dei principi con le famose tavole rappresentanti gerarchie angeliche e gli affreschi dell'abside della chiesa degli Eremitani, parzialmente superstiti, nei quali la sua arte tocca i vertici dell'amplificazione spaziale, impostando schemi rappresentativi che avrebbero poi conosciuto sviluppo nelle opere dei suoi successori, Giusto Menabuoi e Altichiero.
L'importanza della sua arte trascende i limiti di Padova: alla metà  degli anni sessanta, su incarico del doge Marco Cornaro, realizzò per la sala del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale a Venezia, il Paradiso, grande affresco destinato a essere preso a modello dai pittori veneziani fino alla metà  del Quattrocento.





Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Info +39 049 8204551
musei@comune.padova.it

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