Emozioni cromatiche - 35 anni di pittura di Ferruccio Gard


Mostra antologica. 60 opere dal periodo cenetico degli anni settanta, al geometrico e astratto-informali, sino alle esplosioni cromatiche.


La mostra ripercorre le tappe più salienti di 35 anni di pittura dell'€™artista, "€œfatta eccezione per gli iniziali quadri figurativi, che considero peccati di gioventù"€, afferma Gard.
In mostra saranno presenti una sessantina di opere, dal periodo cinetico degli anni Settanta, alle successive fasi geometriche e astratto-informali, sino alle attuali esplosioni cromatiche, definite da Renato Barilli "€œLa fissione del colore"€
Gard è stato uno dei protagonisti dell'€™arte cinetica in Italia ed è un noto esponente del nuovo astrattismo.
La sua evoluzione artistica lo ha portato, dopo un iniziale periodo surrealista e metafisico, a passare coerentemente all'€™arte programmata, al neocostruttivismo e all'€™arte gestaltica. Particolare interesse ha infatti ricoperto per l"€™artista lo studio della percezione visiva, nel quale ha sviluppato numerose ricerche, che lo hanno fatto approdare nel 1987 all'€™astrattismo della nuova geometria.


La sua attuale ricerca sulla pittura astratto-informale è considerata da gran parte della critica fra le più interessanti e originali nel panorama italiano, sia per la personale ricerca cromatica (sta inoltre lavorando da anni alla creazione di un nuovo colore), sia per l"€™innovativa fusione di due esperienze fondamentali dell'€™arte contemporanea: l"€™astrattismo e l"€™informale.
L"€™astrattismo è definito da Gard "€œla ricerca dell'€™assoluto"€ e, proprio in quanto tale, mai completamente raggiungibile e decifrabile dall'€™uomo.


Come lui stesso afferma, nelle sue opere è presente l"€™assente (l"€™uomo) ed è visibile l"€™invisibile (i sentimenti). Egli infatti rappresenta la realtà , con l"€™insieme delle sue contraddizioni, delle gioie e dei dolori che essa racchiude, rese attraverso l"€™utilizzo di rapporti e corrispondenze ottiche: combinazione di colori, figure geometriche e simboli. Per questo le sue opere astratto-geometriche possono essere definite "€œpoesie cromatiche"€, che richiedono la sensibilità  di un osservatore attento per essere interpretate e, anche se la loro comprensione non è immediata, esse hanno comunque un fascino magnetico che cattura l"€™occhio del fruitore, attirandolo all'€™interno di un"€™esplosione di colori e di forme.

La mostra sarà  accompagnata da un ampio catalogo con presentazione di Giovanni Granzotto e una antologia critica, con scritti, fra gli altri, di Pierre Restany e Achille Bonito Oliva.


Biografia
Ferruccio Gard è nato a Vestignè (To). Dal 1973 vive e lavora a Venezia dove ha lo studio nell'€™isola del Lido.
Ha iniziato ad esporre negli anni "€™70 e oggi ha all'€™attivo 120 mostre personali e oltre 200 collettive in Italia e all'€™estero.
Tra le ultime personali, la mostra nel 2004 a Torino organizzata dalla Regione Piemonte alla Sala Bolaffi per il ciclo "€œI maestri piemontesi viventi"€ e, lo scorso anno, alla pure prestigiosa Casa dei Carraresi di Treviso, dopo la conclusione del ciclo di cinque anni dedicato agli impressionisti.
Ha partecipato a tre Biennali Internazionali di Venezia nel 1982, nel 1986 e nel 1995 e all'€™XI Quadriennale Nazionale di Roma nel 1986.
E"€™ stato inoltre invitato alla più importante mostra sinora realizzata sull"€™astrattismo italiano "€œAstratta: Secessioni Astratte in Italia dal dopoguerra al 1990"€, a cura di Giorgio Cortenova e Filiberto Menna, tenutasi a Verona, Galleria Comunale d"€™Arte moderna, Palazzo Forti; a Milano, Palazzo della Permanente; a Darmstadt, Kunsthalle.
Di Ferruccio Gard hanno scritto i maggiori critici, da Pierre Restany ad Achille Bonito Oliva

L'arte di F.G.


Info:
Orario: 10:00-13:00 / 16:00-20:00 lunedì chiuso
Ingreso libero
tel +39 049 8204522/01
comunicato stampa
Descrizione immagini
Modulazioni in bianco e Nero
acrilico su tela Venezia 2006