Maurizio Camardi Ensemble

Terzo appuntamento di giugno per l'edizione 2007 della rassegna "Un anno di jazz a Padova", voluta da Centro Porsche Padova e Caffè Pedrocchi in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova e organizzata dall'Associazione Miles e dalla Scuola di Musica Gershwin con il supporto di Radio Company.
Appuntamento da non perdere al Caffè Pedrocchi per il ciclo di serate di "Jazz Club" con il fortunato progetto del sassofonista padovano Maurizio Camardi che presenterà  il suo ultimo album "Impronte". La formazione che lo accompagnerà  sul palco comprende: Alfonso Santimone al pianoforte, Danilo Gallo al contrabbasso ed Enzo Zirilli alla batteria.

MAURIZIO CAMARDI ENSEMBLE
Maurizio Camardi (assofoni, flauti, elettronica)
Alfonso Santimone (pianoforte)
Danilo Gallo (contrabbasso)
Enzo Zirilli (batteria)

A quattro anni di distanza da "La frontiera scomparsa" (edizioni Il Manifesto), il plurisassofonista Maurizio Camardi torna a pubblicare un album: "€œImpronte"€ (Caligola Records), questo il titolo dato al nuovo lavoro, vede all'€™opera il suo quintetto "€“ completato da Alfonso Santimone al pianoforte, Danilo Gallo al contrabbasso e Enzo Zirilli alla batteria. Il disco contiene un nutrito libretto con un racconto inedito di Massimo Carlotto ed uno fotografico di Paolo Mazzo. Il concerto propone la presentazione di tutti i brani contenuti nel CD in un'atmosfera suggestiva e spettacolare, sorta di incontro fra jazz e altre musiche che segna in qualche modo un ponte ideale fra oriente e occidente, nord e sud del mondo. Il concerto del Maurizio Camardi Ensemble sviluppa un repertorio di composizioni al di fuori dei confini abituali del jazz tradizionale, dove la musica si muove in un territorio di confine tra generi musicali diversi, non disdegnando la contaminazione e, anzi, accettandone tutto il positivo flusso d"€™energia che ne deriva. Le composizioni risentono della propensione al viaggio maturata in quindici anni di concerti in giro per il mondo da Maurizio Camardi e quindi convivono sonorità  che riecheggiano luoghi e culture diverse tra loro. I brani presentati privilegiano sonorità  aperte, con grande attenzione alla dinamica, alla melodia e ai colori dei singoli strumenti e dell'insieme. L'originalità  nello sviluppo di parti scritte e improvvisate e la miscela di sonorità  acustiche ed elettriche, consentono a questa musica una grande varietà  di emozioni. Lo spettacolo si sviluppa come una sorta di suite dove i brani si succedono l'uno all'altro collegati da parti liberamente improvvisate.


(foto di Michela Gobbi)

MAURIZIO CAMARDI

Maurizio Camardi, si mette in luce nella seconda metà  degli anni "€™80 suonando nel gruppo di jazz elettrico "€œFusion Market"€, con cui nel 1989 compie una lunga tournée nell'€™America centrale (ed alla cultura musicale dell'America latina resta ancor oggi fortemente legato), al ritorno della quale registra l"€™album «Managua» (Telex Jazz). Nel 1985 aveva fondato a Padova, insieme al musicologo Roberto Favaro, la Scuola di Musica G.Gershwin, di cui è ancor oggi il Direttore Artistico. Negli anni "€™90 sposta i suoi interessi verso il jazz acustico ed intraprende una fruttuosa collaborazione con il sassofonista veneziano, ma ormai milanese d'adozione, Claudio Fasoli, uno dei protagonisti del panorama jazzistico del nostro paese. Fonda intanto a Padova la "€œEuropean Jazz Orchestra"€ ed il quartetto di soli sassofoni "€œSax Appeal"€. Con la big"€“band, diretta da Fasoli, registra nel 1994 per la Soul Note di Bonandrini il disco «Guest», cui partecipano anche Kenny Wheeler e Aldo Romano. Il "€œSax Appeal Saxophone Quartet"€ (completato nella prima formazione da Marco Strano, Ettore Martin e Nicolas Granelli), registra nel 1995 «Giotto», ancora per la Soul Note, avvalendosi della partecipazione straordinaria di Claudio Fasoli.
Nella seconda metà  degli anni "€™90 Camardi si esibisce con la "€œGrande Orchestra Nazionale del Jazz"€ diretta da Mario Raja, collabora attivamente alla costituzione dell'€™AMJ, di cui presiede la sezione veneta, ed inizia a lavorare per il teatro, realizzando in particolare due spettacoli con l"€™attore Loris Contarini. Nel 1997 è quindi maturo il suo debutto come leader, e lo fa per la giovane etichetta veneta Caligola Records, per cui incide «In alto mare», in quartetto con Dario Volpi, Alessandro Fedrigo e Gianni Bertoncini. Proprio in questo periodo si consolida l"€™amicizia con lo scrittore Massimo Carlotto, che collaborerà  alla realizzazione del suo secondo album da leader, «Nostra patria è il mondo intero», cui partecipano Robert Wyatt e Ricky Gianco e che uscirà  per le edizioni de Il Manifesto nel 1998. Camardi non interrompe la sua collaborazione con "€œSax Appeal"€ "€“ dove nel frattempo Guido Bombardieri aveva preso il posto di Marco Strano "€“ che realizza nel 2000 un secondo album per la Soul Note, «Blowing».
Il plurisassofonista padovano continua nel contempo a dirigere la "€œGershwin Jazz Orchestra"€ e ad occuparsi di musiche per il teatro, lavorando con Michele Sambin del TAM Teatro/Musica di Padova. Collabora inoltre stabilmente con il cantautore Ricky Gianco (partecipando alla registrazione del disco «Tandem») e sviluppa il suo lavoro anche a fianco di autori come Carlo Lucarelli, Stefano Tassinari, oltre a Carlotto naturalmente, e di attori come Lella Costa e Ottavia Piccolo.
Il 2001 è l"€™anno della sua terza prova da leader, «La frontiera scomparsa», pubblicato ancora da Il Manifesto, cui partecipano Ricky Gianco, Lella Costa e Mauro Giovanardi, cantante dei La Crus. A distanza di cinque anni, Camardi "€“ che nel frattempo ha intrapreso una nuova proficua collaborazione con la "€œCompagnia delle Acque"€ di Gualtiero Bertelli e Gian Antonio Stella "€“ torna ad incidere alla testa di un proprio gruppo, che si avvale della partecipazione straordinaria di Vincenzo Zitello, il più importante virtuoso italiano di arpa celtica. Il disco così registrato, «Impronte», inserito nel catalogo Caligola Records, contiene un racconto inedito di Massimo Carlotto oltre che un racconto fotografico di Paolo Mazzo. Fondamentale è il ruolo svolto nel nuovo ensemble dalla sezione ritmica, formata oggi dal pianista ferrarese Alfonso Santimone, dal contrabbassista Danilo Gallo e dal batterista torinese Enzo Zirilli, noto al pubblico per la sua lunga partnership con Rossana Casale.

INFORMAZIONI

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