"L'uomo con la macchina da presa" e Gerhard Gruber, pianoforte

Proiezione del film:

L"€™UOMO CON LA MACCHINA DA PRESA (1929)
Titolo originale Celovek s kinoapparatom
Produzione Urss 1929
Regia Dziga Vertov
Durata 87 minuti


e accompagnamento dal vivo di Gerhard GRUBER, pianoforte
Un cineoperatore si aggira per Mosca riprendendo la vita della città , dalle prime luci dell'alba al tramonto: la città  si sveglia, le persone, le strade, i mercati, mentre l'uomo con la macchina da presa arriva fin dentro le case. A sera, dopo che anche la spiaggia si è andata sfollando, la macchina da presa sfugge alle mani dell'operatore e improvvisa un ironico balletto in una sala cinematografica: a ritmo accelerato si rivede tutto il materiale girato. Alla fine il Bol'soj è in frantumi.
Pietra miliare del linguaggio cinematografico, insieme documentario sulla vita nell'Unione Sovietica e documentario sulle riprese e la visione del film stesso, manifesto utopico delle teorie del Cineocchio (Kinoglaz, che propugnava la superiorità  del documentario sulla finzione, per un cinema in cui le idee e i contenuti fossero palesati solo dalla realtà , opportunamente filmata e montata) e poema d'avanguardia che ha avuto un'enorme influenza nel cinema successivo, soprattutto a livello di montaggio. Meta-cinema, riprese spericolate, bizzarre e oblique, split screens, montaggio velocissimo, che non lascia tregua... un film di una modernità  disarmante, un'esperienza visiva davvero da non perdere.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Impara l'Arte 2008. L'arte di filmare la musica.