Spettacolo "Cristiani di Allah"

CRISTIANI DI ALLAH
Spettacolo tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto


con:
Massimo Carlotto "€“ voce narrante
Maurizio Camardi "€“ sassofoni, duduk, flauti etnici
Mauro Palmas "€“ liuto cantabile

con la partecipazione di:
Patrizia Laquidara "€“ voce
Mirco Maistro "€“ fisarmonica
Rachele Colombo "€“ percussioni

Regia: Velia Mantegazza, Loris Contarini

Testo spettacolo di Massimo Carlotto
Musiche di: Maurizio Camardi; Mauro Palmas

Tra il 1500 e il 1800 nel solo Maghreb oltre 300.000 cristiani abiurarono per abbracciare l"€™Islam.
Una parte si convertì per sfuggire alla schiavitù, l"€™altra scelse liberamente per sfruttare le occasioni offerte da una società  dove il destino degli uomini non era deciso fin dalla nascita come in Europa ma ognuno era "fabbro di se stesso".
E furono i rinnegati, come venivano chiamati gli ex cristiani, a diventare i principali artefici della grandezza di Algeri, Tripoli e Tunisi. Ne ebbero saldamente in mano il potere, contribuirono all'€™espansione dell'€™Impero Ottomano ma furono anche il "motore" principale dell'€™economia del Mediterraneo basata sul commercio degli schiavi e sulla guerra di corsa, il cui sbocco principale era la stessa Europa cristiana che assorbiva la maggior parte delle merci depredate dai "turchi".
Cristiani di Allah racconta l"€™Algeri del 1542 attraverso le vicende personali di Lucia De Jani, famosa cantante veneziana catturata in mare in compagnia dei suoi due musicisti "€“ Miali il sardo e Missak l"€™armeno "€“ dal corsaro rinnegato Redouane Rais. Una Algeri dove approdano tranquillamente navi di regni europei che hanno stretto accordi diplomatici o commerciali con il governo locale e dove approdano quelle algerine cariche di schiavi cristiani.
Lucia, Missak e Miali ci raccontano la straordinaria epopea dei rinnegati, rimossa, a parte qualche lodevole eccezione, dalla storiografia occidentale che ha cristallizzato la lettura del periodo storico in una granitica divisione tra culture incapaci di comunicare.
In realtà , grazie ai rinnegati, il dialogo era ben aperto e il conflitto tra religioni serviva solo a celare la motivazione di fondo di quella guerra perenne e cioè il controllo militare ed economico del Mediterraneo.

Due musicisti e due scrittori, provenienti da esperienze molto diverse, per raccontare la storia del Mediterraneo, attraversato da pirati e corsari di ieri e di oggi. Mare e cielo azzurri segnati da una storia nera e grottesca di conquiste, saccheggi, alleanze e tradimenti. Testo e musiche si fondono, spaziando tra ricerca storica e cronaca, tra sonorità  rivisitate e nuove melodie, per raccontare storie di flotte e di uomini, di città  e coste, di cristiani e musulmani che si incrociano tra guerre e traffici, e di conversioni più o meno forzate. Vicende poco note o addirittura sconosciute ma di incredibile forza e bellezza.

INFORMAZIONI
Biglietto unico Euro 10,00 (posti numerati)

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