Grasse Matinée di René de Obaldia

Al via la seconda edizione della Rassegna "Linutile del Teatro", associata quest'anno alla prima edizione dell'omonimo premio. L"€™iniziativa vuole diventare un"€™occasione di avvicinamento della comunità  locale alle arti dello spettacolo "€“ in particolare alla drammaturgia contemporanea. Oltre al pubblico del teatro de Linutile l"€™evento mira a riportare a teatro i giovani (il 57,5% dei giovani veneti non frequenta i teatri) e più in generale quella fascia di pubblico adulto che per motivazioni diverse difficilmente frequenta il teatro.

GRASSE MATIN͉E di René De Obaldia
con Fiammetta Bellone e Viviana Mattei
regia Fabrizio Matteini

Si può ridere della vita?
Si può ridere della morte?
Due donne a tredici metri sotto terra, in un dialogo serrato sul filo della risata, provano a dare una risposta. Una risposta a queste domande e ad altri interrogativi dell'€™esistenza.
"Non vedo l'ora di morire per potermene stare a poltrire a letto!" E' il grido del cuore che lanciò Babeth al marito tirannico, in piedi sin dall'alba e che non la lasciava mai in pace.
Desiderio esaudito; la scopriamo, al cimitero, scheletro, incastrata tra quattro assi d'abete. Ma non dorme il sonno eterno, conversa saltando di palo in frasca con Artemisia, la sua vicina di bara. Lei, ricca borghese, gode di una bara in quercia massiccia, imbottita, climatizzata, in cui ha tutte le comodità  E ancora: il suo vocabolario è nettamente più esteso di quello di Babeth. Il ritmo dei treni che passano e si incrociano (abbiamo notato il numero di linee ferroviarie che corrono lungo i cimiteri?) scandisce i loro dialoghi. Le due donne, racchiuse in un presente che si eternizza, attendono un futuro ipotetico. "I preparativi del Giudizio Universale vanno ancora per le lunghe".

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Rassegna e Premio "Linutile del teatro" 2009.