Flavia Vaglio. Il coraggio del morire


La tragica, straziante perdita della figlia Flavia diventa per la pittrice Lucia Vaglio una testimonianza coraggiosa e altissima attraverso un ciclo di opere che creano un momento di confronto sui temi della sofferenza e del lutto.

28 Novembre 2004 al 9 Gennaio 2005
Scuderie di Palazzo Moroni- Via VIII febbraio, Padova

Orario: 9:30 "€“12:30 / 15:30 "€“ 19:00, Chiuso il lunedì.
Ingresso libero.

INAUGURAZIONE
Sabato 27 novembre alle ore 17:30



Attraverso un linguaggio dal segno incisivo, dal colorismo vivido e chiaroscuri taglienti, forme decise, volumi netti e masse compatte, Lucia Vaglio trasmette, comunica, urla il suo dolore, l"€™incolmabile vuoto, la perdita, l"€™assenza, la separazione forzata, il rimpianto crudele, la trista fatalità .

Sono stati dell'€™animo, sentimenti, emozioni che diventano corali e ci portano a riflettere sull"€™esistenza e sulla fragilità  della condizione umana.

Le tele esposte rivelano inquietudine, ribellione, denuncia, un bisogno disperato di fisicità , il tentativo, decisamente riuscito, di ridare voce a questa splendida ragazza che ritroviamo più volte nella sua piena corporeità : nel momento di riposo dopo la danza, nel volto pensoso, nel ritratto di bimba, nella veste di affettuosa sorella, di donna amante e amata.

La mostra rappresenta così un"€™invocazione al mondo per non dimenticare, un monito a rinnovare l"€™impegno nell'€™educazione, nella ricerca e nella prevenzione, a donare a operatori, famiglie e malati le risorse necessarie ad affrontare e superare i limiti di una difficile condizione.

Questa mostra toccante e unica, sostenuta anche dall'€™A I L - Associazione Italiana contro le Leucemie, grazie alla vendita di una parte delle opere vuole diventare aiuto concreto ai bambini colpiti dalla leucemia e alle loro famiglie. E"€™ questo un messaggio di alto valore umano e civile, che si aggiunge a quello che Lucia Vaglio esprime con grande sensibilità , dignità  e forza con i suoi dipinti.

Commenti

La prima volta che ho visto il volto di Flavia, stavo andando a scuola. Non avevo nemmeno letto il cognome, che di lì a poco mi avrebbe spiegato tutto. Ho in mente quel sorriso, di cui purtroppo mia mamma mi ha parlato tempo fa...