A Chantar. Rime e canti dei trovatori dall'Occitania al Veneto
ENSEMBLE DRAMSAM
Alessandra Cossi, voce, synphonia e percussioni
Paolo Cecere, voce, viella, liuto
Giovanni Toffano, flauto dolce
Filippo Crispo, voce recitante
Il programma è dedicato a quei trovatori che furono attivi nel Veneto, a Treviso e in particolare a Este (PD), alla corte di Azzo VI e di sua figlia, la beata Beatrice d"Este. Arrivati dalla Provenza, alcuni trovatori nei primi anni del Duecento fino alla metà del secolo lavorarono infatti in Veneto, a Treviso alla corte dei Da Camino e a Este alla corte dei marchesi d'Este.
Il più importante tra questi, Aimeric de Peguilhan (1175 ca.-1230 ca.), fu ospite della corte estense e cantò in onore di Azzo VI e della figlia Beatrice, la cui bellezza è celebrata anche dal trovatore italiano, originario di Bologna, Rambertino Buvalelli (1201 ca.-1221 ca.). I testi poetici comprendono inoltre alcune rime di Sordello da Goito (1220 ca.-1269), altro trovatore attivo nel Veneto, a Este e a Treviso, e reso celebre da Dante.
Tra gli autori in programma, oltre a quelli già citati, si segnala la presenza di un trovatore donna, Beatritz de Dia, detta anche "comtessa de dia", probabile consorte di Guglielmo II di Poitiers e vissuta intorno alla fine del XII secolo.
Il programma si conclude con una lettura da "Tristano Corsiniano", un manoscritto in volgare padano-veneto proveniente dalla biblioteca Corsini di Firenze. Il testo è ispirato al ciclo della Tavola Rotonda ed è incentrato sulla figura di Tristano.
Programma
Anonimo (XIV secolo) - La septime estampie reale
Rambertino Buvalelli (1201 ca.-1221 ca.) - Conosco il fiore più bello di ogni altro fiore
Anonimo (XIII secolo) - En mort d'En Joan de Cucanh
Aimeric de Peguilhan (1175 ca.-1230 ca.) - Planh B (compianto per la morte di Azzo VI d'Este)
Uc de Saint Circ (1190-1253 ca.) - Tres enemics e dos mals seignors ai
Sordello da Goito (1220 ca.-1269) - Ahimè a che mi giovano i miei occhi
Anonimo (XIV secolo) - Saltarello
Rambertino Buvalelli - Avevo lasciato completamente di cantare
Beatritz de Dia (fine XII secolo) - A chantar m'er de so qu'en no volria
Aimeric de Peguilhan - Lonjament m'a trebalhat e malmes (a Beatrice d'Este)
Moniot d'Arras (inizio XIII secolo) - Ce fu en mai
Sordello da Goito - Cantare io devo con perfetto amore
Anonimo (XIV secolo) - La Manfredina, La rotta della Manfredina
Sordello da Goito - Esortazione
Anonimo (XIV secolo) - Dansse Real
Sordello da Goito - Tenzone con Johan d'Albusson
Anonimo (XIV secolo) - Ghaetta
Sordello da Goito - Si vive soltanto quando si vive in gioia
Gaucem Faidit (1150 ca.-1220 ca.) - Fortz chausa es que tot lo major dan
Aimeric de Peguilhan - Planh A (compianto di Azzo VI d'Este e di Bonifacio di Sambonifacio); Per solatz d'autrui chant soven
Anonimo (XIV secolo) - da Tristano Corsiniano; Trotto
ENSEMBLE DRAMSAM
L'Ensemble (che deve il suo nome ad un toponimo latino, di oscuro etimo, appartenuto ad un piccolo ed antichissimo borgo alle pendici del Carso goriziano) è formato da professionisti nel campo della musica antica e nasce a Gorizia nel 1983. Dall'85 si dedica attivamente alla diffusione del patrimonio musicale medievale di area linguistica romanza.
L"Ensemble Dramsam ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, radiofoniche e televisive di musica antica ed ha collaborato a produzioni di musica contemporanea, sia in esecuzione dal vivo, sia in incisioni discografiche. Il Dramsam, diretto da Giuseppe Paolo Cecere, si propone lo studio e l"interpretazione del patrimonio musicale medievale attraverso un"accurata mediazione tra rigore filologico ed approccio artistico. Particolarmente attento alla dimensione organologica, l"Insieme dedica particolare cura alla ricostruzione ed all'utilizzo di copie di strumenti storici, proponendosi un impiego dell'apparato strumentale consono alle diverse epoche, ai repertori musicali ed ai contesti culturali. In questi ultimi dieci anni i musicisti dell'Insieme Dramsam hanno tenuto concerti di musica antica nelle principali città italiane e per importanti istituzioni culturali europee.
L'evento si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano, il nuovo format culturale che affronterà percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà dedicato a Padova città del Santo e di Galileo.
Informazioni
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti disponibili
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