Coro Cameristico "Quodlibet"
Il Coro Cameristico "Quolibet" è una compagine di recente formazione i cui componenti provengono da una pluriennale esperienza come coristi. Insieme al Complesso Strumentale, il coro è parte integrante dell'Associazione Culturale "Quodlibet".
Il nome "Quodlibet" è un termine latino il cui significato è "ciò che piace". In musica, si riferisce ad una composizione a carattere scherzoso, consistente nella contrapposizione di melodie (sacre e profane) diverse sia per il tono del testo sia per la musica. Nel secolo XV-XVII, in cui ebbe al massima fioritura, il Quodlibet veniva scritto in forma polifonica; le diverse melodie, eseguite simultaneamente davano luogo ad una mescolanza di effetto comico.
Attualmente l'organico è di circa 50 elementi; il repertorio, già basato su brani di polifonia antica e moderna, è stato ampliato con l'inserimento di brani di musica vocale-strumentale, con autori quali Mozart, Vivaldi, Rossini nonché corali tratti dal repertorio operistico. Il coro può esibirsi sia autonomamente (a cappella) sia interagendo con il menzionato Complesso Strumentale "Quodlibet", formato esclusivamente da professori d'orchestra professionisti, facente parte anch'esso dell'Associazione Culturale "Quodlibet".
Emanuele Pedrini
Nato a Livorno nel 1972, è avviato -fin da bambino- allo studio della musica. Tre direttive complementari caratterizzano la sua formazione giovanile: il canto lirico, la direzione di coro e la musicologia. Si laurea al DAMS di Bologna e si diploma al Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma in canto lirico, in musica corale e direzione di coro nonché in strumentazione per banda. Si diploma anche in composizione al conservatorio "Benedetto Marcello" di venezia, città dove vive e lavora come artista del coro del Teatro La Fenice.
Dal 2000, dirige cori polifonici ed attualmente è impegnato con l'Associazione "Quodlibet" di Mogliano Veneto (TV). Contemporaneamente, si dedica alla direzione d'orchestra ed alla concertazione, prendendo parte ad importanti manifestazioni e coadiuvando il lavoro di prestigiosi direttori, tra i quali D. Renzettì, A. Cingal e G. Proietti. In qualità di baritono solista, ha collaborato con diverse istituzioni lirico-sinfoniche italiane e straniere. Dal 1992 al 1996, è stato direttore del Coro Lirico Lombardo, con il quale ha contribuito alla messa in scena di importanti e numerose produzioni operistiche e sinfoniche. Per due anni, è stato Direttore del coro dell'Arena Sferisterio di Macerata e in questa veste ha diretto Falstaff, carmen, Tosca, Le Nozze di figaro, la Messa da Requiem di Verdi, risquotendo sempre consensi sia sulla stampa locale che nazionale. Con lo stesso coro, nel 1998, ha contribuito alla ripresa della messa in scena della Turandot del 1996, allestita da Hugo De Hana e vincitrice del premio Abbiati. Nel ruolo di direttore del coro, ha curato per la Biennale di Venezia la preparazione di prime esecuzioni mondiali assolute, come Camera Obscura di Marco di Bari, messa in scena nel 2001. collaboratore e amico di direttori di coro d'opera quali Giovanni Andreoli direttore del coro del Teatro Carlo Felice di Genova, marco Faelli direttore del coro dell'Arena di Verona, è da questi stimato per serietà , impegno professionale e doti artistiche.