Renata, Renata, Renata Rebeschini, ovvero: ho incontrato il Grande Fratello
Renata Rebeschini con la sua Compagnia "Teatro della Gran Guardia", propone lo spettacolo che, anni fa, Luciano Castellani aveva scritto appositamente per lei, intitolato con il suo stesso nome, ed il cui sottotitolo svela l'argomento che sarà al centro della commedia: il Grande Fratello.
La sempre viva attualità del tema (infatti, in televisione continuano le saghe dei vari grandi fratelli, isole dei famosi, fattorie ecc.) ci mostrerà come il teatro possa e debba raccontare le storie dei nostri giorni, magari cercando anche di farci sorridere.
La storia è ambientata nello studiolo privato di un"attrice, Renata Rebeschini appunto, che si sta preparando per il debutto di un suo spettacolo. All"improvviso scopre di essere osservata e si rende conto con orrore che il Grande Fratello ha piazzato le telecamere, nascoste, così come ha fatto con i i vari Tariconi di turno.
Dice, il Grande Fratello, di non capire come mai gli attori si lamentino del fatto che alcuni giovani, che del mondo dello spettacolo erano totalmente digiuni, siano diventati dei divi... senza fare assolutamente niente! O, meglio, facendo... fin troppo sotto gli occhi delle telecamere che li seguivano anche nei più intimi momenti.
Dapprima Renata si indigna dell'interferenza che sta subendo; poi, gradatamente, accetta di stare al gioco e si mette in testa di dimostrare che un"attrice sa fare molto di più delle varie Marzie, Marine... e che uno spettatore di teatro vale mille tele-Tariconi.
Così, in un turbinio di pezzi teatrali e letterari "i più diversi tra loro" vuole dimostrare che lo spettacolo teatrale (ma anche televisivo) se realizzato da artisti veri, diverte i cuori e rallegra lo spirito.
Vedere per credere.