Francky Criquet

Le mie visioni

Inaugurazione mostra: giovedì 22 maggio 2014, ore 18.00
Presenta: Massimo Donà

Il tema principale che pervade tutta l’opera di Francky Criquet, artista a cui viene dedicata una Mostra personale allestita in Galleria Cavour (dal 23 maggio al 29 giugno 2014), è la relazione tra l’uomo e Dio, inteso come entità sovrannaturale. Di grande forza emozionale, le tele di Criquet sono scenografie tragiche e al contempo evocative; i suoi soggetti – tori, minotauri, pegasi, centauri -, provengono dalla mitologia classica e dalla cultura pagana arcaica e simbolica come creature che affiorano dalla terra dell’inconscio ancestrale dell’Artista. Uomini e animali sono in una perenne trasformazione, gli uni negli altri e viceversa, in una continua metamorfosi tra le specie e tra i generi, frutto di unìunica natura che si rappresenta sotto più forme, che può assumere diverse sembianze, ma che non perde se stessa, che non trascende.
Nei suoi impianti figurativi si ritrova Picasso e nei suoi paesaggi appare l’evanescente Chagall.
I suoi quadri riempiono lo spazio con la loro presenza forte, intensa, d'impatto e non lasciano mai indifferenti. Criquet è infatti un artista sanguigno, un alchimista del colore, che sa coniugare armonicamente cromatismi intensi e apparentemente antitetici sovrapponendoli magistralmente sulla tela così da esaltare la violenza espressiva dei colori alla maniera dei grandi esponenti dell’Espressionismo: i rossi sangue; i blu oceano; i gialli scintillanti. Il risultato è una pittura “ancestrale”, che non guarda solo alla grande tradizione novecentesca e al primitivismo modernista, ma ha qualcosa che ricorda le pitture rupestri. Ottiene questi colori primordiali impastando pigmenti puri di polveri calcaree a pulviscoli di cristalli di rocca, quasi a trasferire nelle sue creature la memoria primigenia della terra.
Mostra a cura di Silvia Prelz

Francky Criquet  nasce il 19 settembre 1968, a La Fleche, dipartimento de La Sarthe e proviene da umili origini: Il nonno e il padre commerciavano in rottami metallici ed oggetti usati e per lui avevano previsto altre occupazioni. Ma il Criquet dimostrò fin da piccolo un grande interesse per il disegno e la pittura: infatti a 8 anni ebbe il primo riconoscimento del suo talento vincendo il primo premio in un concorso per giovani pittori organizzato dal municipio di Le Mans.
Negli anni seguenti, parecchi suoi dipinti vennero esposti presso la Town Hall della sua città natale ed eseguì diversi interventi “murali” nelle scuole da lui frequentate.
I suoi colori decisi, quasi improbabili nel pensarli insieme, sono frutto di un’anima sgombra da condizionamenti e da “conformismi” non solo cromatici, libera nell’espressione, coraggiosa nel segno, forte nel sentimento, visionaria nell’ immagine, tesa ad una spiritualità cosmica che anima il mondo e che nella mitologia era rappresentata come soffio di vita degli dei. Per questo lo si può perfino definire "artista shamano".
Le mie tele sono un pretesto per parlare della creazione – spiega l’artista – e infatti anche la maternità è un altro tema fondamentale per me, poiché è un momento in cui si dà la vita, ma inevitabilmente anche la morte, una delle cose più importanti nella nostra esistenza. Non dico questo però con un’accezione negativa, ma solo come stimolo a cogliere l’attimo. La pittura per me non è una terapia, ma solo un’occasione per esprimermi che ho preso in prestito dai grandi del passato, come altri hanno fatto prima di me.

Durante la mostra sono programmate alcune conferenze a cura di ARTissima in collaborazione con Filosofia di Vita.

Inizio conferenze: ore 18.00

30 Maggio 2014
La bellezza e la bruttezza nell'arte contemporanea
conferenza con Guido Bartorelli, Alberto Giacomelli, Marcello Barison
11 Giugno 2014
La bellezza e dintorni
conferenza con Umberto Curi e Silvia Capodivacca
20 Giugno 2014
Shamanesimo e Metamorfismo
conferenza con Adone Brandalise

Informazioni
Servizio Mostre-Settore Attività Culturali
Tel. 049/8204529
donolatol@comune.padova.it

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