L'amoroso napoletano
Spettacolo a cura di Cappella FastiDiametro
Il soggetto di questo melodramma non è una “storia” con una trama vera e propria, ma un immaginario percorso nella coscienza dell’unico personaggio in scena: un uomo innamorato, che ragionando con se stesso scopre ed esplora le dolcezze ma soprattutto i tormenti della sua condizione di amante.
Il povero Amoroso, infatti, vive la disperazione e la solitudine per la mancata considerazione da parte della donna, la speranza, forse, di un amore futuro ed infine prende coscienza che l’attenzione della sua amata è attirata da qualcosa di meglio di lui; inutile dire che tutta la situazione si risolve con uno sfogo d’ira del nostro personaggio.
Giacomo Schiavo - Tenore
Giulia Eletta Breschi - Flauto dolce e fagotto
Johanna Lopez – Viola da gamba
Giovanni Bellini - Tiorba e chitarra
Dario Carpanese - Clavicembalo
Programma
Giulio Caccini (1550 - 1618) - Udite Amanti
Andrea Falconieri (1585 - 1656) - La suave melodia y su corente
Girolamo Frescobaldi (1583 - 1643) - A' miei pianti
Giovanni Girolamo Kaspberger (1580- 1651) - Colascione
Giuseppe Tricarico (1623 - 1697) - Sdegno, campion audace
Nicola Matteis (1640 -1690) - Aria amorosa, Ground after the scotch humor
Daniel Purcell (1664-1717) - Morpheus, Thou gentle God
Francesco Mancini (1672 - 1734) - Sonata I (amoroso - allegro - largo - allegro)
Francesco Provenzale (1624 - 1704) - Squarciato appena havea
Alessandro Scarlatti (1660 - 1725) - Ammore, brutto figlio de pottana
La scelta di composizioni della prima metà del XVIII secolo in lingua italiana e in dialetto napoletano garantisce una certa varietà all’interno di una sostanziale unità stilistica. I brani strumentali si alternano a quelli vocali costituendone intermezzi o introduzioni, e anticipandone o commentandone gli affetti. Ci piace pensare che gli spettatori possano percepire un racconto che procede senza soluzione di continuità, in cui il cantante passa la parola agli strumenti concertanti/solisti e anche attori, in quanto tra un brano e l’altro verrà raccontata, in modo spiritoso, la piccola trama di questa vicenda “Amorosa”.
La sezione continuo, costituita da quattro strumenti (viola da gamba, fagotto, tiorba/chitarra, clavicembalo), è intesa come una sorta di “scenografia sonora”, che deve essere pronta a cambiare colore, intensità e profondità secondo la scrittura del testo e gli affetti.
Informazioni
Biglietti: intero € 15,00; ridotto € 10,00.
Vendita biglietti a partire dalle 19.00 del giorno dello spettacolo.
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Tel. 049 8205612
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