CENTRODARTE20

I Concerti 2020 del Centro d'Arte-Ia parte

Il Centro d’Arte ritorna, fin dai primi mesi del 2020, con un cartellone di musiche nuove e nuovissime, di occasioni di scoperta e riscoperta per ascoltatori aperti e curiosi, riprendendo la formula e l’indirizzo di quelle delle scorse edizioni.
La rassegna di concerti è premiata da un grande successo di pubblico in costante crescita, a dimostrazione che musica di ricerca non significa musica "di nicchia".
La proposta del Centro d’Arte parte da una concezione unica, che da sempre si sottrae alla logica della semplice distribuzione, ed è un invito rivolto al pubblico a partecipare e condividere la ricerca che i curatori conducono insieme agli artisti. Le musiche che vengono presentate non si lasciano definire da generi ed etichette, e vogliono dare un’immagine sfaccettata dei linguaggi della contemporaneità, dal jazz alla composizione, dall’improvvisazione alla ricerca elettroacustica.

Radicato in una storia che si intreccia fin dalle sue origini a quella dell’Università, ma anche della vita musicale di una Padova sempre aperta sulle più vivaci esperienze internazionali, il Centro d’Arte propone progetti originali, in dialogo con gli artisti e intrecciando collaborazioni dentro e fuori la città, con festival e rassegne affini e strutture di produzione attrezzate come il Conservatorio.
Vengono inoltre proposti una serie di aperitivi musicali, intitolati Radia, dedicati alla musica acusmatica.

Le sedi dei concerti sono diverse a seconda della proposte musicali: dalla storica Sala dei Giganti, al Teatro Torresino, all’Auditorium Pollini.

Programma

5 febbraio 2020, ore 21.00
Teatro Torresino
ROOTS MAGIC

Alberto Popolla, clarinetti
Errico De Fabritiis, sax alto
Gianfranco Tedeschi, contrabbasso
Fabrizio Spera, batteria
La magia delle radici illumina e nutre la creatività di Roots Magic, quartetto di jazz italiano tra i più lodati dagli osservatori internazionali in questi anni.
Alberto Popolla, Errico De Fabritiis, Gianfranco Tedeschi e Fabrizio Spera, attivi da anni nell’area romana, si concentrano nel trovare il linguaggio comune che amalgama gli antichi bluesmen del Delta, gli uomini del free jazz, gli innovatori dell’AACM di Chicago. Incrociano i loro repertori facendo scoccare scintille, creando cortocircuiti inattesi, soprattutto mantenendo il blues come fuoco musicale imprescindibile per alimentare la fiamma sonora che tiene unita la grande musica afroamericana.

26 febbraio 2020, ore 21.00
Sala dei Giganti-Liviano
SONG OF INSURRECTION
Bobby Mitchell plays Rzewski

Con le sue 33 Variazioni su El pueblo unido jamas sera vencido Frederic Rzewski è riuscito nell’impresa di scrivere una musica formalmente complessa, tecnicamente virtuosistica, politicamente determinata, emotivamente forte, di grande presa comunicativa e si è assicurato un posto imprescindibile nel repertorio del pianoforte di tutti i tempi. Le nuove Songs of Insurrection sono destinate a ripetere e rinnovare l’exploit del 1975, come testimonia il successo che hanno già avuto dall’anno di composizione, 2016. Scritte per il virtuoso belga Daan Vandewalle, vengono presentate per la prima volta in Italia da Bobby Mitchell, interprete di fiducia di Rzewski.
Le Songs of Insurrection si compongono di sette brani, altrettanti cicli di variazioni su canzoni legate a momenti cruciali di lotta politica.

5 marzo 2020, ore 20.30
Auditorium Pollini
3 CARDS TRICK

Marco Cappelli, chitarra classica
Brandon Seabrook, chitarra elettrica
Stomu Takeishi, chitarra bassa acustica
Il “gioco delle tre carte” è al suo debutto europeo: una formazione di sole corde che nasce dall’incontro di tre improvvisatori tra i più attivi sulla scena musicale di New York, ognuno proveniente da storie musicali molto differenti. La loro musica trae spunto da materiali eterogenei e persino casuali: cover, colonne sonore, standard, musica classica, composizioni originali; e si snoda in direzioni imprevedibili.
Marco Cappelli, Brandon Seabrook e Stomu Takeishi si sono incontrati musicalmente a The Stone – lo spazio sperimentale gestito a New York da John Zorn – in occasione della settimana di residenza di Marco Cappelli nel 2015. Da allora hanno periodicamente ripreso le fila di un progetto comune suonando nel circuito dei club newyorkesi.

13 marzo 2020, ore 20.30
Auditorium Pollini
KAGEL: acustica

Ensemble SMET: Pietro Caramelli, Francesco Cesario, Andrea Marazzi, Matteo Martino
Federico Primavera, generatori sonori sperimentali
Stefano Cicerone, trombone
Stefano Bassanese, regia sonora
Acustica è stato scritto “per generatori sonori sperimentali e altoparlanti” ed è uno dei lavori più radicali e spettacolari di Kagel, un punto culminante nella sua ricerca, così tipica degli anni Sessanta, di sfuggire alle convenzioni e alle limitazioni del concerto, se non proprio della musica che si era pensata e fatta fino ad allora. Gli strumenti sono tutti inventati, o riciclati, in una maniera che è caratteristica della fantasia umoristica e surreale di Kagel. Agli esecutori si richiede di costruirli, oltre che, naturalmente, di suonarli seguendo una notazione meticolosissima. Unica eccezione è un trombone, mentre una collezione di suoni fissati su nastro (eletttronici ma anche ‘concreti’) si mimetizza e si confonde con i suoni sperimentali prodotti dal vivo.

23 marzo 2020, ore 21.00
Teatro Torresino
Ingrid Laubrock Quartet

Ingrid Laubrock, sassofoni
Brandon Seabrook, chitarra
Michael Formanek, contrabbasso
Tom Rainey, batteria
Il nome della sassofonista Ingrid Laubrock è in costante ascesa nelle preferenze degli osservatori internazionali. In special modo, dopo che nel 2018 è stato pubblicato Contemporary Chaos Practices, ambizioso lavoro per solisti e orchestra uscito per i tipi della Intakt.
È un esempio probante di come Laubrock sia cresciuta in questi anni anche come compositrice e arrangiatrice, in grado di far dialogare correnti distanti come quella dell’improvvisazioine istantanea e quella della musica classica post-accademica. Il pezzo “Vogelfrei”, contenuto nel cd, è stato votato dal New York Times tra le 25 migliori composizioni classiche dell’anno.

3 aprile 2020, ore 21.00
Teatro Torresino
OMBAK TRIO// Pak Yan Lau & Darin Gray
Cene Resnik, sax tenore
Giovanni Maier, violoncello
Stefano Giust-batteria, percussioni
Con la creazione dell’etichetta discografica Setola di Maiale, attiva da oltre vent’anni, Stefano Giust ha contribuito in materia determinante a disegnare i contorni di una scena, quella dell’improvvisazione libera in Italia, che si è rivelata da subito ricca di sorprese, e che continua a stupire per quantità e qualità di proposte. Ben presto lo sguardo si è ampliato fino ad abbracciare la scena europea e internazionale, ed oggi il catalogo affianca musicisti affermati (uno su tutti, il maestro Evan Parker, con il quale Giust ha registrato recentemente il bellissimo Live at Angelica 2018) ad esordienti assoluti, in uno spirito di democratica condivisione connaturato alla natura stessa della libera improvvisazione.

16 aprile 2020, ore 20.30
Teatro Torresino
AKIRA SAKATA "ENTASIS"

Akira Sakata-sassofono, clarinetto, voce
Giovanni Di Domenico, piano
Giotis Damianidis, chitarra elettrica
Christos Yermenoglu, batteria
Nel 1965, studente appena ventenne di biologia marina all’Università di Hiroshima, Akira Sakata rimane folgorato da un concerto di John Coltrane a Tokyo, e decide immediatamente di dedicare la propria vita al sassofono e alla musica jazz. Da quel momento Sakata non si è mai fermato, affinando negli anni una tecnica prodigiosa, che lo vede muoversi con facilità sorprendente in ambiti musicali diversissimi, dal jazz folgorante del trio di Yosuke Yamashita (con il quale ha scritto la storia del free giapponese), al parossismo noise di Hijokaidan, dalle elucubrazioni elettroacustiche insieme a Jim O’Rourke al raffinato jazz da camera con Giovanni Di Domenico.

21 aprile 2020, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA: Trevor Wishart

The Garden of Earthly Delights
Matteo Polato, regista del suono
Il Centro d’Arte inaugura la nuova stagione di RADIA con un’anteprima nazionale, il nuovissimo brano di Trevor Wishart, compositore inglese tra i più importanti viventi nell’ambito elettroacustico, pioniere di tecniche di sintesi non convenzionali, innovatore e teorico, scrittore, didatta, improvvisatore vocale, performer, e molto altro. Con sue composizioni seminali quali, per citarne alcune, Red Bird, Vox 5, Anticredos, Globalalia e Tongues of Fire ha davvero spostato i confini della ricerca musicale elettronica e dell’uso della voce umana come materiale sonoro. Recentemente si è concentrato nella composizione di grandi forme musicali, inusuali per il genere elettronico, come Encounters in the Republic of Heaven, in cui il documentario, lo storytelling e la sound art si uniscono in una “sonic opera” formata dall’estrazione delle proprietà musicali insite nel linguaggio parlato, o nel ciclo The Secret Resonance of Things, che esplora le possibilità della sonificazione, della traduzione musicale di dati scientifici.

29 aprile 2020, ore 21.00
Sala dei Giganti-Liviano
PETER EVANS "Being and becoming"

Peter Evans, tromba
Joel Ross, vibrafono
Nick Jozwiak, contrabbasso
Savannah Harris, batteria
Il quartetto Being and Becoming di Peter Evans è forse il progetto più legato alla tradizione del trombettista americano, solitamente più avvezzo verso musiche futuribili e concettuali. Questo gruppo affronta invece anche l’idioma post-bop e incontra ad esempio Thelonious Monk in alcuni momenti interpretativi. Ma si sapeva d’altronde che nulla è precluso ad Evans, il cui raggio d’azione nell’ambito delle musiche contemporanee è davvero ad ampio spettro.
Peter Evans ha studiato al Conservatorio di Oberlin (Ohio) e possiede quindi una formazione classica, utile ad affinare una tecnica strumentale che nel suo caso in seguito è diventata sbalorditiva.Beign and Becoming si presenta come un lavoro di sintesi di tutte le attitudini del trombettista, affiancato da giovani musicisti di grande talento.

10 maggio 2020, ore 21.00
Teatro Torresino
OLD TIME RELIJUN

Arrington de Dionyso-voce, chitarra elettrica, ance
Aaron Hartman, basso
Germaine Baca, batteria
Chitarre acide e sassofoni incandescenti, ritmica possente e riff memorabili – e la voce multiforme di Arrington de Dionyso a cucire il tutto. Con questi ingredienti, e una buona dose di improvvisazione, Old Time Relijun ha dato vita ad una delle proposte musicali più innovative nel panorama dell’alternative rock statunitense. Nata nel 1995 su iniziativa di de Dionyso (all’inizio come trio, poi quartetto), la band ha saputo mescolare l’irruenza e immediatezza del noise e del punk alle suggestioni estatiche della fire music, creando una musica di difficile collocazione, saldamente ancorata alle proprie radici DIY e allo stesso tempo proiettata verso scenari inediti.
Ad accompagnarlo in questo tour saranno due amici di lunga data come Aaron Hartman e Germaine Baca, ovvero la formazione originale (insieme a Benjamin Hartman) di Catharsis in Crisis, ultimo album della band prima della pausa di riflessione del 2008, riuniti anche per l’incisione del recente See Now and Know nel 2018.

29 maggio 2020, ore 21.00
Teatro Torresino
BRANDON LOPEZ, contrabbasso

Manas
Brandon Lopez, classe 1988, residente a New York, incarna alla perfezione la nuova generazione di improvvisatori che sta crescendo in questi ultimi anni negli Stati Uniti – giovani musicisti che grazie ad una preparazione tecnica impeccabile, idee chiare e spirito d’avventura affrontano ogni contesto musicale con la stessa facilità.

11 giugno 2020, ore 18.30
Auditorium Pollini
RADIA: Taverna Maderna

The Garden of Earthly Delights
Marco Matteo Markidis
Matteo Polato, regista del suono
RADIA ospita Taverna Maderna, una giovanissima realtà concertistica padovana formata da un gruppo di musicisti e compositori decisi ad indagare le correnti più recenti della musica contemporanea di ricerca. Insieme, devieremo parzialmente rispetto al consueto tema acusmatico, al tempo stesso estendendolo e approfondendone la natura tecnologica più originale.
Saranno presentate una serie di composizioni “per altoparlanti e microfoni”, brani di Agostino Di Scipio, Nicolas Collins, Alvin Lucier ed altri.

Informazioni
CONCERTI
Biglietto intero 12 euro, ridotto 5 euro, ridotto per gli studenti dell'Università di Padova 1 euro

APERITIVI MUSICALI "Radia"
Biglietto intero 3 euro; ridotto per gli studenti dell'Università di Padova 1 euro

Biglietti acquistabili online su Vivaticket (+ diritti di prevendita)

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