"Testimoni del Tempo" di Alessandro Cabianca

"Testimoni del Tempo" di Alessandro Cabianca

Presentazione libro

TESTIMONI DEL TEMPO di Alessandro Cabianca
(Panda Editore, 2012)
Introduce: Stefano Valentini
Voce recitante: Michele Silvestrin
Al flauto: Sara Pozzato

Sarà  presente l'€™Autore

"Esercizio, nel senso più nobile del termine, di fantasia e di memoria, questo particolarissimo poema si articola in quadri che allineano paesaggi esteriori e interiori, in un concatenarsi di riverberi che accomuna figure dalle indoli diversissime, ora appartate ora impetuose, ora emarginate ora autorevoli: tutte però realizzando, con la forza della testimonianza, quella che più d'ogni altra dovrebbe essere la funzione civile del poeta, vale a dire osservare la realtà  e fornire un'interpretazione ...I poeti sono testimoni in se stessi, ma affinché la loro parola abbia significato e valore (anche etico) è indispensabile, oltre all'ascolto, la nostra disponibilità  a interloquire: soltanto così prenderà  sostanza quell'immortalità  alla quale, più o meno segretamente, tutti aspiriamo, come individui e come specie, e della quale i poeti si reimpossessano anche grazie al nostro corpo, alle nostre voci, al nostro tempo. E che assomiglino a grida o sussurri, le loro parole, è su questa terra che per ciascuno iniziano tanto il paradiso che l'inferno: ai poeti, probabilmente più che ad altri, spetta gettare uno sguardo nell'uno e nell'altro". (dalla Prefazione)

Informazioni
Assessorato Cultura e Turismo
donolatol@comune.padova.it
Tel. 049/8204529

Raccontare l'industria

Raccontare l'industria

Workshop di cinema documentario e di foto-documentazione industriale

Raccontare l'industria

In occasione della Settimana dell'€™Ambiente Veneto (18-24 Marzo 2013), Il Consorzio di Bacino Padova 2, in collaborazione con l"€™Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e il Padova Fotografia Festival, promuove un workshop realizzativo di cinema documentario industriale nei giorni 22, 23 e 24 Marzo 2013, a cura delle associazioni Nuvole in Viaggio e Nova Å kola.
Il workshop è orientato alla narrazione della città  di Padova e della trasformazione dei suoi contesti urbani e ambientali attraverso l'industria, con un focus sulle attività  di gestione dei rifiuti e le strategie di sostenibilità .


Bando di partecipazione

Il workshop, della durata di 20 ore e aperto ad un numero massimo di 16 partecipanti, è un corso intensivo di introduzione al linguaggio e alla tecnica del cinema documentario e della foto-documentazione d'impresa e d'industria, composto da una parte di lezioni frontale e da una rilevante parte di lavoro "€œsul campo"€, in cui i partecipanti saranno coinvolti nelle riprese di un breve film documentario sull"€™attività  lavorativa svolta all'€™interno dei principali impianti di raccolta, gestione e trattamento dei rifiuti dell'€™area padovana; nonché di un portfolio fotografico sulla stessa attività .
Le lezioni e la direzione del lavoro di ripresa saranno tenute dal regista e direttore della fotografia Andrea Foschi; la direzione del lavoro di foto-documentazione sarà  tenuta dalla fotografa Alessandra Quadri. Nella fase realizzativa saranno affiancati da Luca Ferretti, videomaker, e da Fulvia Orifici, aiuto regista.

PROGRAMMA DEL WORKSHOP

1° giornata (4,5 ore)
Ore 15-19.30: Introduzione al documentario e alla foto-documentazione industriale; teoria base dei principi della fotografia cinematografica e non; introduzione alla ripresa sonora; anticipazione del progetto e primi sopralluoghi.

2° giornata (9,5 ore):
Ore 10-12.30, 13.30-18.30, 21-23: Riprese in diurna e notturna accompagnate da sopralluoghi e lezioni tecnico-pratiche.

3° giornata (6 ore):
Ore 10-13, 14-17: Visioni di parti del girato, introduzione al montaggio e realizzazione di un"€™ipotesi
di montaggio; visione del materiale fotografico, principi base di selezione e di organizzazione di
una storia per immagini, principi di editing e di organizzazione di un portfolio.

Modalità  di partecipazione
I partecipanti dovranno inviare la domanda via mail a assonuvoleinviaggio@gmail.com con le proprie generalità  e versare la quota di partecipazione entro venerdì 15 Marzo 2013.
Tutti i partecipanti riceveranno in regalo un bundle di Padova Festival Fotografia 2013, comprendente il catalogo della manifestazione.
2 posti sono riservati e assegnati dal comitato scientifico di Padova Fotografia Festival, con richiesta da effettuare entro sabato 16 Febbraio 2013 inviando una mail a info@padovafotografia.it, in cui specificare le motivazioni di interesse al workshop, una breve bio con le esperienze in campo fotografico e le proprie generalità .

Informazioni
Luca Ferretti, Associazione Culturale "€œNuvole in Viaggio"€
Mail e tel: assonuvoleinviaggio@gmail.com, 340.4901920

"A tua Immagine"

"A tua Immagine"

Arti inferiori Stagione teatrale 2012-2013

Appuntamento della X edizione di Arti Inferiori. Stagione Teatrale 2012-2013

21 febbraio 2013
Compagnia teatrale OdemÍ 
Enrico Ballardini, Giulia Diletta d'Imperio e Davide Gorla
A TUA IMMAGINE
progetto drammaturgico di Davide Gorla
diretto e interpretato da Enrico Ballardini,
Giulia Diletta D'Imperio e Davide Gorla
musiche originali di Enrico Ballardini
luci di Monica Gorla
Segnalazione speciale Premio Scenario 2009 - Premio dello spettatore per il miglior spettacolo stagione 2009-2010 Vincitore Argot Off 2011

Circondati dalle nebbie di un non luogo, ci troviamo dinnanzi a dei personaggi "€œaltolocatissimi"€. Il primo è venuto per chieder conto al padre di quali siano i doveri ed i privilegi che comporta essere figlio suo. Il secondo, il padre, sembra tergiversare dinnanzi a queste richieste. Il terzo è venuto perché può trarre degli interessi da questa unione. Ed è proprio il terzo personaggio, questo diavolo, un po' triste ed ironico ad introdurci in un quadro familiare terribile: quello di Lui, di Dio e di suo figlio Gesù. Parla di un Dio ambizioso e insensibile più di chiunque altro alla pena ed al dolore. Suo unico scopo: dominare sulle genti. Se utile ben venga il sacrificio dell'€™unico figlio e altre nefandezze tali da far sperare il diavolo stesso, che non venga attribuita a lui la colpa di tutto questo. Un progetto che si porta dietro la più interminabile scia di morte, soprusi e nefandezze che la storia ricordi e che è ancora miracolosamente in vita oggi. Il fortissimo disagio del personaggio ("€œcome un'ape in un luogo senza fiori"€) è anche il nostro e probabilmente di molti, nei confronti di una cultura che da millenni ci opprime facendo leva su un assurdo ricatto morale.

INFORMAZIONI

Biglietti e abbonamenti
ABBONAMENTI
Abbonamento intero: € 80,00; abbonamento ridotto (studenti): ‚€ 60,00
Vendita abbonamenti: rinnovi dal 23 al 28 ottobre; cambio posto 30 e 31 ottobre; nuovi abbonamenti dal 2 al 13 novembre (con diritto di prevendita on-line su www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita autorizzati vivaticket by Charta) e dal 5 al 13 novembre (presso l'MPX Multisala Pio X tutti i giorni dalle 18 alle 20)

BIGLIETTI
Biglietto intero € 12,00; ridotto studenti e possessori Carta Più Feltrinelli € 10,00

Prevendita
Acquista ONLINE

Presso l'MPX Multisala Pio X prevendita il giorno precedente ogni spettacolo dalle 18 alle 20.30 e vendita il giorno dello spettacolo dalle 18 ad inizio spettacolo.
Tutti i biglietti saranno in prevendita anche dal 12 novembre - con diritto di prevendita on-line su www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita vivaticket by Charta

Punto vendita autorizzato vivaticket by Charta a Padova:
Ruzante Viaggi in Via Santa Sofia, 88, dal lunedì al venerdì ore 9.30-13 /15.30-19 e sabato ore 9.30-13
tel. 049 8750091 - fax 049 8752358
infopd@ruzanteviaggi.it

ARTEVEN
tel. 041 5074711 - info@arteven.it
www.arteven.it "€“ www.youteatro.it

COMUNE DI PADOVA
Servizio Manifestazioni e Spettacolo
tel. 049 8205623 - 5624
http://padovacultura.padovanet.it

MPX MULTISALA Pio X
Via Bonporti, 22 (zona Duomo) - Padova
Tel. 049 8774325
teatrompx@multisalampx.it
www.multisalampx.it

Recital per Duo violoncelli e pianoforte

Recital per Duo violoncelli e pianoforte

AGIMUS - XX Stagione Concertistica Internazionale 2012-2013

Concerto della XX Stagione Concertistica Internazionale dell'Associazione AGIMUS.

RECITAL PER DUO DI VIOLONCELLI e VIOLONCELLO-PIANOFORTE

KIM JOO EUN - violoncello (Corea del Sud/Nuova Zelanda)
EDITH SALZMAN - violoncello (Nuova Zelanda)
IRENA RISTOVIC - pianoforte (Croazia)
Kim Joe Eun: bambina prodigio di 10 anni, 1° premio assoluto con punti 100/100, 10° Concorso Internazionale Premio Città  di Padova, sezione archi solisti, vincitrice del 44° National Concerto Competition (Nuova Zelanda)

Programma
L. BOCCHERINI - SONATA in do maggiore (per 2 violoncelli)
G. FAURE - ELEGIA (per violoncello e pianoforte)
J. BARRIERE - DUO (per 2 violoncelli)
E. MAHLE - TRE DUO (per 2 violoncelli)
D.POPPER - DANZA DEGLI ELFI
F. FRANCOEUR - SONATA in mi maggiore (per violoncello e pianoforte)

KIM JOO EUN, nata in Corea nel 2002, ha iniziato a suonare il violoncello all'€™età  di 4 anni. A 5 anni si è trasferita con la sua famiglia in Nuova Zelanda dove sta studiando con la prof.ssa Edith Salzmann alla "€œPettman Junior Academy"€ presso l"€™Università  di Canterbury. Ha inoltre frequentato master class con i Maestri Mario de Secondi, Matias de Oliveira e Leo Phillips. Vincitrice ogni anno di borse di studio per il suo straordinario talento, dal 2009 è invitata regolarmente a partecipare all'€™ International Akaroa Summer Festival (Nuova Zelanda). Nel 2011 ha vinto il 44° National Concerto Competition (Nuova Zelanda), nel 2012 le è stato assegnato il punteggio massimo di 100/100, 1° premio assoluto al 10° Concorso Internazionale Premio Città  di Padova nella categoria riservata ai bambini fino ai 10 anni. In Nuova Zelanda tiene frequentemente concerti, nel 2013 terrà  una serie di recital eseguendo il concerto di Vivaldi per 2 violoncelli con la sua insegnante Edith Salzmann, e si esibirà  da solista, in duo e trio all'€™estero in rappresentanza della Pettman Junior Academy.

EDITH SALZMAN è una violoncellista tedesca che vive in Nuova Zelanda e Germania. Ha studiato a Detmold (Germania) e a Bloomington (Stati Uniti) con Irene Gudel e Janos Starker. Come solista e in formazioni di musica da camera si è esibita in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, in molti stati asiatici, e ha registrato molti CD per l"€™etichetta italiana Stradivarius. è stata partner di importanti musicisti quali Menachem Pressler, Heinz Holliger, Eduard Brunner, Gustav Rivinius, Charles Castleman, Michael Endres, Leo Phillips e molti altri. Edith Salzmann è direttore artistico del "€œMusiktage Merzig Festival"€ che include masterclasses e concerti. Dal 2001 è professore di violoncello all'€™Università  di Canterbury. Regolarmente effettua registrazioni radiofoniche. Nel 2013 terrà  una tournè di concerti e masterclasses in Gran Bretagna, Vietnam, Thailandia, Stati Uniti e Germania.
http://www.music.canterbury.ac.nz/people/salzmann.shtml

Info
Stagione Concertistica
biglietti: euro 6,00
Concerto del 16/2/2013: € 10 intero, € 5 ridotto (riduzioni per ragazzi fino ai 18 anni)
Vendita: a partire dalle ore 15:00 il giorno del concerto (informazioni giorno del concerto: cell. 340 4254870

ASSOCIAZIONE MUSICALE AGIMUS DI PADOVA
Via G, Stampa 34 - 35027 Noventa Padovana
Cell. 340 4254870
agimuspadova@libero.it
www.agimuspadova.com

Mostra evento "Vite Sospese"

Mostra evento "Vite Sospese"

Si inaugura mercoledì 20 febbraio alle ore 18.30 l"€™installazione "€œVite Sospese"€ presso la Galleria Sottopasso della Stua di Padova.
L"€™installazione, curata da Alessio Brugnoli e Donatella Edini, con la collaborazione artistica di Rita Servello, nasce da una riflessione sul senso di indifferenza come risultato del continuo susseguirsi di scenari di guerre più o meno "€œlontane"€.
L'evento si configura come una sorta di interrogazione esistenziale che conduca irrimediabilmente alla centralità  e all'€™essenza della vita stessa e alla riaffermazione di valori che per troppo tempo l'essere umano ha abbandonato.


Inaugurazione: 20 febbraio, ore 18.30
Comunicato stampa

INSTALLAZIONE a cura di:
Alessio Brugnoli e Donatella Edini
con la collaborazione artistica di Rita Servello
"€œAFTER-WARS"€ foto e videoproiezione di Bruno Maran

"€œNoi siamo la guerra, noi portiamo nell'€™intimo la possibilità  di questa malattia mortale che ci sta riducendo a ciò che non avremmo mai creduto possibile.....Noi rendiamo possibile la guerra, noi la permettiamo....Non esistono fatti e verità  tutte in bianco o in nero. Esiste soltanto un "€œnoi"€-sì, noi siamo responsabili l"€™uno dell'€™altro...."€
Tratto dal libro "€œBalkan Express"€ della scrittrice Slavenka Drakulić edito da "€œIl Saggiatore"€ 1993
L"€™installazione nasce da una riflessione sul senso di indifferenza che il quotidiano susseguirsi di scenari di guerre più o meno "€œlontane"€ ci evoca e rende necessaria una sorta di interrogazione esistenziale sulla centralità  e sull"€™essenza della vita stessa.
I curatori dell'installazione hanno immaginato popoli e genti abituate a vivere in paesaggi ed epoche estreme, polverizzate o ridotte a brandelli da missili intelligenti lanciati da civiltà  evolute ed indifferenti.
Sono proprio questi scenari primordiali che ispirano la scelta dei materiali che compongono l"€™opera: legno solarizzato recuperato, stracci tinti e infine l"€™inserimento poetico delle velature di carta e delle luci (realizzati da Donatella Edini), che creano un leggero barlume proprio come senso metaforico di barlume di speranza.
Nella trasparenza infatti "€œla luce è narrante"€; evoca interni familiari, ma assume anche il significato di speranza: la speranza che altri orizzonti di pensiero siano possibili, anzi, dovuti, attraverso una sincera riflessione che renda consapevoli dell'€™importanza di condividere un impegno di pace.
Per ampliare ancora di più questo concetto espressivo, le foto e le videoproiezioni di Bruno Maran, fotoreporter di guerra: immagini, scatti dall'€™"€™ex Jugoslavia, appena oltre l"€™Adriatico. Altra guerra "€œumanitaria"€ dimenticata e risolta solo apparentemente.

Informazioni
Ingresso libero
La mostra rimarrà  aperta fino al 10 marzo 2013
Orario: 15.30 "€“ 18.30 , chiuso domenica

Settore Attività  Culturali "€“ Servizio Mostre
tel. 049 8204547 "€“ bertolinl@comune.padova.it
http:// padovacultura.padovanet.it

Ciclo di incontri "I Nostri miti tra religione e vita quotidiana"

Ciclo di incontri "I Nostri miti tra religione e vita quotidiana"

Incontri con gli autori sul tema:
I NOSTRI MITI TRA RELIGIONE E VITA QUOTIDIANA
A cura di Paolo Scarpi, Università  di Padova


La mitologia non è un semplice raccontare, ma è invece un raccontare che conferisce senso all'€™esistenza dell'€™uomo, sia dal punto di vista dei fatti religiosi, antichi come contemporanei, sia da quello della vita quotidiana di tutti i giorni. I miti ci appartengono e ci collocano sempre in un contesto che è quello della nostra appartenenza. Ci dicono chi siamo, dove siamo e ci uniscono a tutti coloro che con noi li condividono. Talora ne siamo vittime, da quei miti condizionati inconsapevolmente, talaltra ne siamo gli artefici e con essi ci identifichiamo, ci riconosciamo, talaltra ancora li esaminiamo criticamente, ma mai sono privi di un senso. ͈ questo un breve percorso per ritrovare il senso dei miti attraverso alcuni libri, discutendone con gli autori.

19 febbraio 2013 ore 17.30
Ernesto de Martino on Religion. The Crisis and the Presence

di Fabrizio Ferrari (Equinox Publishing, Sheffield - Bristol)
Marcello Massenzio, Università  di Roma Tor Vergata
Paolo Scarpi, Università  di Padova
discutono con
Fabrizio Ferrari, Department of Theology and Religious Studies University of Chester- UK

23 aprile 2013 ore 17.30
Musei Civici Eremitani, Sala del Romanino
Miti d"€™oggi

di Marino Niola (Bompiani, Milano)
Alberto Folin e Paolo Scarpi discutono con l"€™autore Marino Niola

9 maggio 2013 ore 17.30
Musei Civici Eremitani, Sala del Romanino
Opere di Angelo Brelich

(Editori Riuniti University Press)
Presupposti del sacrificio umano (prefazione di M. Massenzio), Il Politeismo (prefazione di M. Augé), Le Iniziazioni (prefazione di D. Fabre), Teatri di guerra agoni culti nella Grecia antica (prefazione di M. G. Bonanno), Tre variazioni romane sul tema delle origini (prefazione di E. Montanari), Paides e parthenoi (prefazione di P. Scarpi)
Presentano la collana
Marcello Massenzio, Università  di Roma Tor Vergata
Paolo Scarpi, Università  di Padova

Informazioni
Ingresso libero
Servizio Mostre - Settore Attività  Culturali
tel. 049 8204529 - http://padovacultura.padovanet.it

RICCARDO GALUPPO

RICCARDO GALUPPO

Una vita per la pittura Antologica

L"€™Amministrazione Comunale, con questa mostra antologica, rende un doveroso e sentito omaggio alla lunga ed intensa attività  artistica di Riccardo Galuppo. Non vi è, forse, argomento che non sia rientrato prima o poi negli interessi artistici del Maestro padovano e la carellata sulla sua attività , grafica e colororistica, porta ormai ad enumerare le diverse opere in misura di migliaia e migliaia, realizzate nell'€™arco di mezzo secolo.
Lungi dall'essere esaustiva, la mostra antologica che si inaugurerà  il 10 febbraio 2013 presso la Galleria Cavour, presenterà  un un centinaio di opere, alcune delle quali particolarmente significative ed intense perchè dedicate alla tragedia del Vajont, con le quali Galuppo ha inteso rendere omaggio alle duemila vittime di una catastrofe tutta umana.
Le opere esposte delineano la figura di un artista, come Riccardo Galuppo, che ha dato un segno alla storia dell'€™arte dei nostri giorni.


Inaugurazione: 10 febbraio, ore 10.45
Pieghevole invito

Riccardo Galuppo vive forti sensazioni ed emozioni che gli attraversano il corpo e lo spirito.
Egli ha con la natura e la realtà  che lo circonda un rapporto oltre il "€œreligioso "€œ. Tutto, dal ceppo d"€™albero che i flutti hanno restituito alla spiaggia , ai gabbiani che si librano in volo, tutto si trasforma in Spirito e tutto assume un movimento soprannaturale, etereo. A volte perfino inquietante. Nei suoi quadri quasi mai compare la figura umana eppure ogni argomento è metafora dell'€™uomo.
Di lui, lo scomparso critico d'arte Giorgio Segato, dice: "...Riccardo vive ancora forti sensazioni ed emozioni che gli attraversano il corpo e lo rendono partecipe della natura. Il suo dipingere è rimasto fedele a ciò che alla mente arriva dalla vista, dal tatto, dall'€™udito, dall'€™olfatto, dal gusto, e sa trasformarlo in emblemi araldici di pregnante qualità  sensoriale; è rimasto fedele all'€™ "€œumore"€, o meglio all'€™ "€œumidore"€ della nostra terra veneta tra monti e mare (tra il Friuli e l"€™Adriatico, luoghi delle sue origini e dei suoi più frequenti ritorni)" (Giorgio Segato)
Riccardo Galuppo Ha partecipato alle maggiori mostre nazionali : Quadriennale Romana, Premio San Fedele, Biennale Triveneta , Premio Titano ( San Marino). Ha conseguito numerosi premi, ha allestito mostre personali a Milano, Venezia, Gorizia, Padova, Verona, Vicenza, Treviso, Trento, Bassano, Pieve di Cadore, Auronzo.
I suoi quadri sono nei musei di Bassano, Treviso, Venezia (Galleria CÍ  Pesaro ) e Padova.
Di lui hanno scritto numerosi critici come Sergio Segato, Paolo Rizzi, Paolo Tieto, Sergia Jessi Ferro ecc.

Galuppo Riccardo( Padova, 1932). Pittore e grafico. Autodidatta. Esordisce nel 1951 con una personale alla Galleria Coccodrillo di Padova. L"€™attività  espositiva proseguirà  intensamente per tutti i decenni successivi; tra le numerosissime personali, si ricordano quella di Verona, Galleria Ghelfi, 1963; Milano, Galleria Gianferrari, 1969; Piazzola sul Brenta, Villa Contarini, 1986; Pieve di Cadore, Sala Consiliare, 1997. Dagli anni Cinquanta partecipa inoltre a mostre collettive e vari premi nazionali. Nel 1987 viene pubblicata una rilevante monografia sulla sua opera, a cura di Paolo Tieto. Temi preferiti all'€™inizio della sua attività  sono le case della periferia e le ambientazioni campestri, insieme agli oggetti della povera vita quotidiana, rappresentati secondo stilemi vicini al realismo. Si volge poi al soggetto floreale dei girasoli e dei cardi e continua a rappresentare oggetti scarni carichi di memorie. Dall'€™inizio degli anni Sessanta entrano nella sua pittura i gabbiani, intensamente interpretati, insieme ai paesaggi del delta padano, in cui il colore prevale sul segno. Nuovo motivo iconografico sono poi gli specchi, trattati con sapienza tecnica e coloristica; ma dall'€™inizio degli anni Ottanta, ritornano i motivi naturali di piante e fiori, accanto a drammatiche marine e alla serie dei panni al vento. Degli anni Novanta è la serie delle maschere. Bibl.: Riccardo Galuppo. Il mare, a c. di P. Tieto, Padova, 1987; Riccardo Galuppo. Le maschere, Padova, 1991-1997, 2 voll.

Informazioni
La mostra rimarrà  aperta dal 10 febbraio / 17 marzo 2013
orario: da martedì a venerdì 15.30/18.30 - sabato e domenica 10.00/12.00 -15.30/18.30 (lunedì chiuso)
tel. 049 8752747
caporellop@comune.padova.it
 

MADAGASCAR. Une belle vie, une belle mort

MADAGASCAR. Une belle vie, une belle mort

Fotografie di Massimo Branca

In Madagascar esiste un detto: "insieme viviamo da vivi nelle case, insieme viviamo da morti nelle tombe". Per i malgasci il legame tra la vita e la morte costituisce una parte essenziale della religione e della vita sociale, ed il corpo riveste un ruolo fondamentale.
Massimo Branca e Riccardo Bononi sono andati fino al cuore rurale del Madagascar per raccontare il rituale del Famadihana, il rapporto con la morte di un popolo, la commistione temporanea tra vivi e morti, con un"€™attenzione all'€™alterità  che si riflette anche nelle immagini, tra movimenti di massa, terra rossa, band musicali e sacrifici di zebù.
Mostra a cura di a cura di Riccardo Bononi e Barbara Codogno

Inaugurazione: venerdì 11 gennaio 2013, ore 17.30

Nel rituale "€œFamadihana"€ ogni tre anni le famiglie si riuniscono attorno alle tombe, riesumano gli antenati e per tre giorni e tre notti ballano con loro, bevono insieme rum artigianale, mangiano a sazietà , parlano con loro e li aggiornano su quanto è successo al villaggio dopo la loro dipartita.
I corpi vengono fatti danzare sopra le teste degli invitati al ritmo giocoso e incalzante della banda, disordinata ed estatica colonna sonora di un rituale che concentra simbolicamente tutto il caos della vita in poche ore, così che ai morti possa bastare il ricordo per qualche anno ancora.
I morti hanno provato ancora la gioia dei legami familiari, e così sarà  ancora al prossimo Famadihana.
La vita continua.
E' un momento di comunione col defunto, ma rappresenta anche un'occasione per rafforzare il legame familiare sullo sfondo della propria terra natale.
La cerimonia rappresenta una spesa consistente a cui ogni familiare contribuisce con un offerta in denaro: le spese comprenderanno, tra le altre, abbondanti banchetti con carne di zebù (sacrificati per l'occasione) e l'ingaggio di una banda di musicisti. Il rito si svolge nel giorno che l'astrologo locale stabilisce seguendo conteggi basati sulle fasi lunari. Dopo una festosa processione fino alla tomba, questa viene aperta e i cadaveri estratti (in numero variabile) vengono adagiati su alcune stuoie attorno alle quali si dispongono i cari vicini al defunto. Alcuni piangono e accarezzano i corpi fasciati. Gli oratori più abili ricordano il defunto ad alta voce.
Ad un certo punto tutti i lamenti cessano: i presenti si caricano i cadaveri sulle spalle e comincia un ballo euforico. I pianti si convertono in risa: i partecipanti, ebbri di birra e rum artigianale, danzano per ore, finché i corpi, avvolti in nuove lenzuola di seta, non saranno posti nuovamente nel loro sepolcro.
Davanti all'€™obiettivo di Massimo Branca il Madagascar ha svelato tanto la sua quotidianità  bucolica, quanto i suoi aspetti peculiari più curiosi come il particolare rapporto che il suo popolo intrattiene con la morte, considerata come una semplice tappa dello sviluppo umano, simile al passaggio tra due differenti età  della vita. Questa particolare concezione della morte è in Madagascar molto più che simbolica: gli antenati continuano a provare bisogni fisici ed emozioni: la fame, la sete, la curiosità , la noia.

Riccardo Bononi, pscicobiologo, antropologo e documentarista è dal 2010 il direttore dell'Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali (Irfoss) di Padova. Già  allievo di Antonio Marazzi e David e Judith MacDougall, si occupa di antropologia visuale in diverse zone del globo unendo la sua grande passione per i media visivi e la ricerca sul campo. Dal 2006 il suo interesse è approdato in Madagascar, dove è cominciata una proficua collaborazione con il fotografo Massimo Branca.
Massimo Branca, fotografo e antropologo, ha testimoniato con la sua fotocamera la diversità  culturale in tre diversi continenti, dai coltivatori dell'Ecuador ai rituali funebri dell'Africa australe. Il suo approccio è sempre stato rivolto all'uso della macchina fotografica come mezzo per entrare in contatto con "l'Altro". La grammatica del vedere è, nella sua pratica fotografica, una koinè linguistica capace di superare i confini invisibili tra nazioni, popoli e culture.

La mostra è inserita nel Format RAM Padova 2012, terza edizione dell'ambizioso contenitore culturale di eventi e manifestazioni che si svolgeranno nelle diverse sedi espositive e negli spazi pubblici della città , da ottobre 2012 a gennaio 2013.

Informazioni
ingresso libero, orario 11-13; 15.30 -18.30, domenica chiuso
Servizio Mostre - Settore Attività  Culturali
http://padovacultura.padovanet.it

Quattro protagonisti della "Nuova creatività italiana" (Officina Italia 2)

Quattro protagonisti della "Nuova creatività italiana" (Officina Italia 2)

Alex Bellan, Eloise Ghioni, Antonio Guiotto, Diego Soldà

Quattro protagonisti della "Nuova creatività  italiana" (Officina Italia 2) Alex Bellan - Eloise Ghioni - Antonio Guiotto - Diego Soldà  esporranno le loro opere dal 23 febbraio al 24 marzo presso l'€™ex-Macello di via Cornaro.
I quattro artisti hanno già  partecipato alla mostra collettiva "€œNuova creatività  italiana"€, svoltasi nello stesso spazio esattamente un anno fa.
Mostra a cura di Renato Barilli, Guido Bartorelli e Guido Molinari.


Inaugurazione: venerdì 22 febbraio ore 18

La mostra dello scorso anno si poneva nel solco delle Officine organizzate dalla stessa équipe, a partire proprio da una precedente Officina Italia del 1997, cui hanno fatto seguito Officina Europa nel 1999, Officina America nel 2002, Officina Asia nel 2004, tutte realizzate con ampio concorso della Regione Emilia-Romagna, integrato da contributi delle amministrazioni locali ospitanti i vari settori del progetto, il quale infatti si è sempre caratterizzato per una natura policentrica, irraggiandosi dal capoluogo, Bologna, verso altre città  dell'€™Est della regione.
Tra i partecipanti, sono emersi quattro artisti che proporranno le loro opere nell'esposizione collettiva all'Ex Macello.
Alex Bellan è tra gli artisti padovani distintosi nella collettiva dell'€™anno scorso. Spesso il suo lavoro consiste nell'€™utilizzo anomalo di dispositivi meccanici, normalmente reperibili sul mercato, i quali sono fatti funzionare in cortocircuito senza più alcuna finalità  pratica. Come un ragazzino intraprendente e spericolato, Bellan compie miracoli nel "€œtruccare"€ i motori, procurando in noi il piacere di contemplare gli ingegnosi risultati di tale bricolage impazzito.
Eloise Ghioni fa ricorso a un linguaggio in apparenza intonato a un corretto ma freddo astrattismo geometrico, sennonché le superfici in genere sono di stoffa, incrostata di piume, e dunque i tracciati geometrici diventano come i segni cabalistici ispirati a qualche culto misterioso, oppure viene da pensare ai solchi impressi sui campi da presenze provenienti da altri mondi. Ci sono anche sculture simili a meteoriti piovuti dal cielo, anche questi oggetti sacri a qualche religione primordiale.
L"€™altro padovano che qui gode di una meritata personale è Antonio Guiotto. Capace di esprimersi tramite vari mezzi "€“ installazione, video, fotografia, scultura e perfino scrittura "€“ la sua firma va riconosciuta, a monte, nell'€™attitudine al gioco concettuale, ironico e narrativo, dove non mancano allusioni autobiografiche che lo vedono nella parte del giovane artista, caparbio e un po"€™ sconsiderato nell'€™inseguire la sua ambizione, malgrado le difficoltà  e la pressione di chi lo vorrebbe volto verso un avvenire più sicuro.
Diego Soldà  presenta dei corpi verticali, molto simili a dei tronchi d"€™albero, che poi va a resecare con ampi tagli orizzontali, mettendo a nudo un interno fatto di cerchi concentrici, stratificati, iridescenti, di un pittoricismo acceso e coinvolgente. Oppure le sue superfici si cospargono di granuli, come di ovuli in attesa di dischiudersi e, quando questo succede, ne esce fuori un intenso cromatismo, un inno alla vitalità  che è propria di tutte le esistenze organiche.

Informazioni
Ingresso libero
La mostra rimarrà  aperta fino al 24 marzo 2013
Orario: 15 "€“ 19, lunedì chiuso

Settore Attività  Culturali "€“ Servizio Mostre
tel. 049 8204547 "€“ bertolinl@comune.padova.it
http:// padovacultura.padovanet.it

Tintoretto ritrovato

Tintoretto ritrovato

La tecnologia contemporanea e il restauro dei dipinti

Tintoretto ritrovato

Nel marzo 2012 i Laboratori di Restauro del Centro Conservazione e Restauro "€œLa Venaria Reale"€, diretti da Pinin Brambilla Barcilon, hanno accolto uno dei capolavori della Pinacoteca del Museo d"€™Arte padovano, la Crocifissione di Jacopo Robusti detto il Tintoretto.

L"€™intervento di restauro è stato preceduto da un"€™ampia campagna diagnostica non invasiva che, utilizzando avanzate strumentazioni come la radiografia digitale, ha fornito inedite informazioni sull"€™opera. A conclusione di questa importante operazione, che ha restituito al dipinto la vivacità  degli accostamenti cromatici, dal 4 luglio al 14 ottobre la Crocifissione è stata esposta nella Sacrestia della Chiesa di Sant"€™Uberto presso la Reggia di Venaria Reale.
Al suo rientro in Museo, dal 19 ottobre al 18 novembre, le sarà  dedicato uno spazio allestitivo corredato da un aggiornato apparato di comunicazione con approfondimenti sull"€™artista, sull"€™opera, sugli esiti delle indagini e sull"€™intervento di restauro. Al termine di questo periodo, la Crocifissione tornerà  nella sala del Romanino, dove ritroverà  la sua adeguata collocazione cronologica all'€™interno del percorso della Pinacoteca.

Il restauro della Crocifissione del Tintoretto

Info
Orario: da martedì a domenica, 09:00 19:00; chiuso tutti i lunedì non festivi
Biglietto comprensivo della visita dei Musei Civici agli Eremitani e Palazzo Zuckermann
Intero euro10,00; ridotto euro 8,00; ridotto speciale euro 6,00 convenzionati; ridotto scuole euro 5.
Gratuito per bambini fino a 5 anni, possessori di biglietto intero Cappella degli Scrovegni, Padovacard, Cartafamiglia, Musei Tutto l"€™Anno
Tel. +39 049 8204551
musei@comune.padova.it

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