Anna Cappelli, uno studio

Stagione Teatrale 2013-2014 "Arti Inferiori"

Fondazione Salerno Contemporanea
Teatro stabile di Innovazione

presenta

Maria Paiato
in "Anna Cappelli, uno studio"

di Annibale Ruccello
scene di Francesco Ghisu
costumi di Gianluca Falaschi
luci di Carmine Pierri
foto di scena Pepe Russo
aiuto regia di Sandra Conti
regia di Pierpaolo Sepe
una produzione Fondazione Salerno Contemporanea Teatro stabile di Innovazione

È l’oscuro scrutare di Ruccello che cercheremo di restituire con adesione intellettuale ed emotiva. È come se ci trovassimo al cospetto di un noir, in cui l’assassino è l’affermarsi di principi capaci di alterare le nostre nature, le nostre coscienze, le nostre azioni, i nostri destini e trasformarci in merda. (Pierpaolo Sepe)
Dopo l’entusiasmante esito dello spettacolo Erodiade di Giovanni Testori, nel quale l’attrice di rosso vestita solcava il palco con un’energia ipnotica, ritorna la felice collaborazione tra Maria Paiato e Pierpaolo Sepe, che continuano a studiare le possibilità di messa in scena del monologo. Il regista ci spiega che: Il testo è insidioso e pieno di trabocchetti. Il delirio naturalistico e minimale, ambientato in una miserabile Italietta degli anni Sessanta, a una lettura poco attenta può sembrare scarsamente dotato di una vena originaria limpida e necessaria; ma a uno sguardo più accorto non sfugge la mostruosa e  depravata sottocultura piccolo-borghese che invade ogni respiro del dramma, incarnandosi in una donnina in apparenza docile e insignificante.

Anni Sessanta. Impiegata al Comune di Latina ma originaria di Orvieto, Anna Cappelli è una provinciale insoddisfatta e in guerra col mondo: è rancorosa con i genitori, ai quali non perdona di aver ceduto la sua stanza nella casa di Orvieto alla più giovane sorella Giuliana; odia la signora Tavernini, nel cui appartamento Anna vive in subaffitto sopportando gatti maleodoranti; e non lega con le colleghe d’ufficio, snob e pettegole. È una vita fatta di cene solitarie e di domeniche al cinema, quella di Anna Cappelli. Ma un giorno le si avvicina il ragionier Tonino Scarpa, proprietario di un appartamento con dodici stanze. Anna sfiderà il mondo andando a vivere a casa del compagno, e da quel momento difenderà il suo nuovo status sociale con le unghie e con i denti, letteralmente.

Lo spettacolo è inserito nell'edizione 2013-2014 di "Arti Inferiori XI edizione"

Aggiungi un commento