Annette Peacock

Straordinario personaggio, Annette Peacock nella sua lunga carriera è stata capace di mettere assieme in un unicum artistico le più diverse collaborazioni e frequentazioni: da Charles Mingus a Allen Ginsberg, da Robert Moog a Salvador Dalì, da David Bowie a Brian Eno, e a preservare un"€™indipendenza espressiva intransigente, prima a contatto con il jazz radicale, poi con la forma canzone declinata in maniera eccentrica.

Se l"€™espressione "€œcult-artist"€ ha un senso, questa si attaglia perfettamente alla figura di Annette Peacock. Pianista e cantante, originaria di Brooklyn, ma cresciuta in California, Annette inizia fin dall'età  di cinque anni la sua avventura con la musica, approfittando del pianoforte incustodito nelle molte sere in cui sua madre, musicista classica, era fuori di casa per lavoro. Donna di raffinata intelligenza e di precoce talento, si diploma due anni in anticipo, e sul punto di avviare una brillante carriera d'attrice, abbandona Los Angeles per raggiungere Millbrook, New York, fucina di quella cultura pre-psichedelica che sviluppatasi subito dopo costituirà  il credo giovanile per tutti gli anni '60. A Millbrook conosce personaggi come Charles Mingus ed Allen Ginsberg, ed assorbe dal movimento passioni estile di vita fino alle estreme conseguenze, al punto di decidere di ripudiarlo. Diventa invece interprete di uno stile di vita ligio e morigerato che segue ancora oggi. Annette diventa amica del musicista Albert Layer, al cui gruppo si aggrega, e così conosce e sposa colui che ne diverrà  il bassista, Gary Peacock. Robert Moog le procura uno dei primi sintetizzatori modulari, con cui Annette sperimenta sonorità  inedite insieme a Paul Bley, che nel frattempo ha sostituito Peacock come compagno di vita. Annette e Paul realizzano "€œThe Synthesizer Show"€, caotico e irriverente spettacolo noise, precursore di tante performances affini dei nostri giorni. I due sono aiutati dal batterista Han Bennink nell'€™incisione di "€œImprovisie"€. In quel periodo Paul Bley interpreta soltanto brani di Annette. In seguito Annette è attratta da forme sonore più semplici, si dedica alla composizione di pezzi etichettati come "€œfree songs"€. Dopo la rottura con Paul Bley inizia una carriera solista portata avanti con discontinuità . Memorabile il suo primo album "€œI"€™m The One"€, avanzata fusione di stili in anticipo sui tempi. Nel 1973 rifiuta un"€™offerta di collaborazione avanzata da David Bowie. Preferisce mantenere il controllo delle sue produzioni, trovando nel frattempo il tempo di collezionare una prestigiosa collaborazione con Salvador Dalì, come prima attrice olografica ad un gallery show. La metà  degli anni 70 la vede in Inghilterra, Brian Eno le si offre come produttore, senza successo. Annette fonda invece una propria etichetta discografica, la Ironic Records, e approfondisce il suo stile melodico così anomalo e indefinibile, documentato in album come "€œSky-Skating"€, "€œBeen In The Streets Too Long"€, "€œI Have No Feelings"€, "€œAbstract-Contact"€. In precedenza c"€™erano stati "€œX-Dreams. e "€œThe Perfect Release"€. Collabora nel frattempo con Mick Ronson, Bill Bruford, Carla Bley, Jack Bruce. Torna negli Usa nel 1988, vive in campagna, appartata rispetto alla scena musicale. Negli anni 90 esce un album in cui i suoi ex partner, Gary Peacock e Paul Bley, insieme al trombettista Franz Koglmann, interpretano esclusivamente il suo repertorio ("€œAnnette"€, hat Art). Così come farà  il trio Marilyn Crispell-Gary Peacock-Paul Motian nel doppio cd ECM "€œNothing Ever Was, Anyway"€. Annette Peacock torna in studio nel 2000 realizzando un progetto per voce, pianoforte e quartetto d"€™archi (il Cikada String Quartet), "€œAn Acrobat"€™s Heart"€ (ECM).