Ballet National de Marseille in "Metamorphoses"

Approda a Padova lo spettacolo di Frédéric Flamand liberamente ispirato alle "Metamorfosi" di Ovidio. Considerato fin dall'antichità  un grande contenitore di storie, il poema ovidiano ha dato vita attraverso i secoli a svariate interpretazioni in tutte le Arti. E la danza è una di queste.
Con le coreografie di Metamorphoses, Frédéric Flamand ha scelto dei passaggi singolari (Fetonte, Perseo e Medea, Pegaso, Diana e Atteone, Narciso, Pallade e Aracne), rappresentati sul palco con una grande interpretazione scenica: una "storia del mondo" attualissima che offre una stupenda occasione per interrogarsi sui miti contemporanei della tecnologia, dell'eterna giovinezza, della bellezza, del culto dell'ego, della comunicazione globale.

Ballet National de Marseille (Francia)
presenta

METAMORPHOSES

concezione artistica: Frédéric Flamand
coreografia: Frédéric Flamand e i danzatori del Ballet National de Marseille
design e costumi: Humberto & Fernando Campana
consulenza artistica: Bernard Degroote
assistente alla coreografia: Cristina Dias, Hayo David
luci: Frédéric Flamand, Ralf Nonn
selezioni musicali: George Van Dam
immagini: Fabiano Spano
coproduzione: Grand Theatre de Luxembourg, capitale europea della Cultura 2007, Brighton Festival

Le Metamorfosi ovidiane secondo Frédéric Flamand esprimono il desiderio di rompere e di far esplodere l"€™ordine classico e convergere le diverse arti senza rinunciare all'€™autonomia di ciascuna. Il suo lavoro passa dal narrativo alla gestualità  fino ad arrivare all'€™immagine virtuale e al design. L"€™attenzione del coreografo viene rivolta ai fratelli Campana, i giovani designer brasiliani riconosciuti a livello internazionale per la loro particolare concezione del design, fatto di forme ibride e di materiali poveri e riciclati, apparsi a Flamand come i più adatti a confrontarsi con il tema della trasformazioni ispirato alla monumentale opera di Ovidio. Alla scenografia aerea dei fratelli Campana, fatta di tubi di alluminio, cerchi di gomma, canne in plastica e fasce in velcro, a cui i sedici danzatori del Ballet de Marseille si appendono e in cui si avviluppano, si contrappone una esuberanza stilistica squadernata in un virtuosistico catalogo di tecniche e movimenti.
Con Métamorphoses, il coreografo si lascia trasportare dalla varietà  dei soggetti, dal flusso dei miti e dai mutamenti che popolano il testo. Al pari della coreografia, l"€™immaginario di Flamand esplora il mondo fantastico, rendendolo quanto più vivo possibile, in grado di stimolare la curiositas, l"€™intelligenza e la sensibilità . ͈ in questo caos vitale che Flamand vede riflessi i miti contemporanei: Fetonte, Perseo e Medea, Pegaso, Diana e Atteone, Narciso, Pallade e Aracne sono lo spunto per interrogarsi sui miti contemporanei della tecnologia, dell'€™eterna giovinezza, della bellezza, del culto dell'€™ego, della comunicazione globale. In questa rivisitazione dei personaggi classici Flamand inserisce, a guisa di interludio, un omaggio ai cigni del repertorio classico con un assolo di straordinaria bellezza.
Flamand, con i suoi spettacoli aspira alla convergenza tra danza, arti plastiche e architettura - tutte discipline che come la coreografia si occupano della strutturazione dello spazio e interrogano lo statuto del corpo contemporaneo in rapporto con l"€™ambiente circostante.

Frédéric Flamand
Frédéric Flamand affronta la danza esaltando l"€™abolizione delle tecniche e favorendo il dialogo tra danza classica e contemporanea. Da 10 anni, lavora intensivamente sui rapporti tra danza ed architettura, collaborando con artisti del calibro di Jean Nouvel, Zaha Hadid, Thom Mayne, Diller+Scofidio, Dominique Perrault...il punto di vista pluridisciplinare del suo lavoro lo porta nel 2003 alla testa del 1 Festival Internazionale di danza contemporanea della Biennale di Venezia e all'€™Università  d"€™Architettura di Venezia, per la quale è stato ordinario d"€™un atelier nella sezione arte & design. Dal dicembre del 2004 dirige il Ballet National e l"€™Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille, dopo aver diretto per 15 anni Charleroi/ Danses "€“ Centre Chorégraphique de la Communauté franͧaise de Belgique.
I suoi spettacoli sono programmati sulle grandi scene europee, dagli Stati Uniti, al Giappone all'€™America del Sud...
Unitamente a William Forsythe, Wayne McGregor et Angelin Preljocaj, dirige il programma D.A.N.C.E (Dance Apprentice Network aCross Europe).
Ballet National de Marseille
Fondato nel 1972 da Roland Petit, il Ballet National de Marseille fa parte delle grandi compagnie di fama internazionale. Nel 1992 la nascita dell'€™Í‰cole Nationale Supériore de Marseille e la costruzione di un edificio di 6000 m² (nuovi studios), che accolgono sia il balletto che l"€™Í‰cole, hanno conferito alla compagnia una vastissima dimensione. La scuola accoglie in media ogni anno 120 giovani allievi e li prepara in nove anni alla danza professionista, mentre la compagnia è formata stabilmente da 35 ballerini. Il Balletto e la scuola iniziano un nuovo corso nel 1998 con la nomina di Marie-Claude Pietragalla a Direttore Generale. Nel 2004 la Direzione Generale del Balletto e dell'€™Í‰cole Nationale Supérieure de Danse viene accolta da Frédéric Flamand, nominato dal Ministero della Cultura e della Comunicazione, dalla Città  di Marseille e dalla Regione Provence- Alpes-Cote d"€™Azur. Il Balletto da questo momento muove la propria attività  verso una concreta apertura di spirito che va oltre la tradizionale divisione
tra danza classica e danza contemporanea. La memoria, ovvero la conferma della vocazione classica, l"€™apertura, ovvero la presentazione di un largo panorama di danza contemporanea sollecitando nuove creazioni, e l"€™innovazione, che punta l"€™attenzione al dialogo tra le differenti tecniche di danza, caratterizzano le creazioni di Flamand. Tre strade dunque, ma che vanno in un"€™unica direzione, ovvero l"€™abbattimento delle barriere. La danza, che scende dalla sua torre d"€™avorio, si integra in un sistema di intrecci che nascono dalla relazione di quest"€™ultima con le varie discipline artistiche, quali l"€™architettura, le arti plastiche e le arti visive.

Per ulteriori informazioni si rinvia a: Danzare la meraviglia. Prospettiva danza teatro cinema 2009