Concerto per organo e coro

Coro Polifonico di Giavenale e Pierdino Tisato, organo

Padova, Santuario della Madonna Pellegrina
11 maggio 2012, ore 21.00

Secondo concerto del 51° Ciclo di Concerti del Centro Organistico Padovano.

Coro Polifonico di Giavenale - Schio (VI)
Direttore e Organo: Pierdino Tisato

Musiche: J.Busto-M.Lauridsen-E.Whitacre-G.Bonato-M.Manzardo-C.A.Frank-C.Monteverdi-H.L.Hassler-T.L.da Victoria-A.Gabrieli

Le voci del coro polifonico di Giavenale (Schio), accompagnate all'€™organo dal M. Pierdino Tisato, avvolgeranno con il loro suono il pubblico in un programma che sarà  diviso in tre parti: due corali separate da un intermezzo organistic, la Prière in do diesis minore op. 20 per organo solo di C. A. Franck (1822-1890), compositore e organista belga, che rappresenta una delle figure più importanti della vita musicale francese nella seconda metà  del XIX secolo.
Alla ricerca di nuove sonorità , il concerto si aprirà  sulle note di alcuni dei compositori viventi più significativi di musica di avanguardia e sperimentale, con un"€™Ave Maria scritta dallo spagnolo Javier Busto (1949). Si continua rivolgendo lo sguardo alla musica sacra al di là  dell'€™oceano e a due compositori statunitensi, appartenenti a due diverse generazioni, con i due mottetti sacri O nata Lux e O magnum mysterium per coro misto a cappella del sessantanovenne di origini danesi Morten Lauridsen (1943) e con il suggestivo Lux Aurumque del quarantaduenne Eric Whitacre (1970) eseguito nell'€™ambito del progetto del "€œCoro virtuale"€ creato dallo stesso Whitacre e disponibile su youtube ( http://www.youtube.com/watch?v=D7o7BrlbaDs).
Una particolare attenzione anche ad autori contemporanei del Triveneto come Franco Dominutti (1947), di cui verrà  presentato Requiem Aeternam per coro misto a 8 voci, lo scledense Giovanni Bonato (1961), cui viene reso omaggio con l"€™esecuzione del suo Stetit angelus per coro spazializzato e bicchieri, commissionato nel 1995 dal coro "€œErgo Cantemus"€ di Este (PD), e il trentunenne Marco Manzardo (1981), di cui verrà  eseguito L"€™acqua dalle fonti (Isaia, v.12,3) per coro spazializzato a 4 voci, brano che si è classificato al primo posto nella fase eliminatoria del Concorso internazionale di composizione corale "€œSeghizzi"€ 2008 e inserito tra i brani d"€™obbligo per la VI categoria del concorso corale internazionale 2009.
Più tradizionale la seconda parte del programma, che si porta verso la polifonia sacra rinascimentale, repertorio "€œdi elezione"€ del coro polifonico di Giavenale, che eseguirà  alcune delle pagine più celebri ed emozionanti di questo periodo con un particolare interesse rivolto alla Scuola Veneziana. Inizia la seconda parte il Cantate Domino a 6 voci di C. Monteverdi (1567-1643), seguono Verbum caro factum est a 6 voci di Hans Leo Hassler (1564-1612), O magnum Mysterium di Thomas Luis da Victoria (1548-1611) considerato il "€œPalestrina spagnolo"€ e concludono il Sanctus per tre cori a 12 voci e il Gloria per quattro cori a 16 voci tratti da una Messa di Andrea Gabrieli (1533-1585) con cui il coro si è aggiudicato il Premio Speciale A.S.A.C. per la migliore interpretazione nel Primo Festival della Coralità  Veneta.

Il Coro Polifonico di Giavenale, fondato dal M. Pierdino Tisato nel 1978, rivolge la sua attenzione allo studio del repertorio polifonico, con particolare riguardo per la letteratura rinascimentale sia profana che sacra e osserva un modello di vocalità  specifico e rigorosamente aderente a quel periodo storico; a conferma di ciò, ha ricevuto il Premio Speciale A.S.A.C. per la migliore interpretazione (una Messa di Andrea Gabrieli) nel Primo Festival della Coralità  Veneta.
Non viene trascurato, tuttavia, lo studio degli autori romantici e contemporanei più significativi come Felix Mendelssohn Bartholdy, Johannes Brahms, Anton Bruckner, Claude Debussy, Zoltan Kodalj, Paul Hindemith, Francis Poulenc, Bruno Bettinelli, Goffredo Petrassi e di compositori viventi, prevalentemente del triveneto, di musica d"€™avanguardia e sperimentale come Giusto Pio, Franco Dominutti e Giovanni Bonato.
Apprezzato dalla critica, soprattutto per le doti di fusione e di aderenza stilistica, il coro si propone in diverse formazioni vocali, anche solistiche, con particolare interesse per la Scuola Veneziana.

Il concerto si inserisce nell'ambito di UNIVERSI DIVERSI. Arte e scienza tra sacro e profano, seconda edizione del format culturale che affronterà  percorsi artistici tra scienza e fede, tra sacro e profano e che sarà  dedicato a Padova città  del Santo e di Galileo.

INFORMAZIONI
Ingresso libero ad ogni concerto

Centro Organistico Padovano
Via F. D'Acquapendente, 60
35126 Padova
Tel/Fax ++39 49 685716