Eventi di memoria 2008. Giornata cinematografica dedicata ad Aldo Moro


Il 9 maggio 1978 il corpo senza vita di Aldo Moro viene rinvenuto nel portabagagli di una Renault4 rossa in via Caetani, tra via delle Botteghe Oscure, sede del Partito Comunista Italiano, e piazza del Gesù, sede della Democrazia Cristiana a Roma.
Si concludeva dopo 55 giorni la segregazione, ad opera delle Brigate Rosse, del presidente della Democrazia Cristiana, strappato il 16 marzo 1978 ai suoi cari a poche ore dall'approvazione in Senato del "€œcompromesso storico"€, quello che avrebbe garantito l"€™ingresso del PCI nel Governo.
Venerdì 9 maggio 2008, a trent"€™anni di distanza, Padova rende onore alla memoria di Aldo Moro dedicandogli una intensa giornata cinematografica.
L"€™iniziativa curata da Promovies, in collaborazione con il C.d.Q. 4 sud-est e Veneto Padova Spettacoli, ripercorrerà  la storia del rapimento e la conseguente uccisione di Aldo Moro mettendo a confronto due film che raccontano la stessa vicenda ma con angolazioni completamente diverse: la lucida e fedele ricostruzione di Giuseppe Ferrara e la discutibile interpretazione realizzata da Marco Bellocchio.
Al noto studioso Silvio Lanaro, docente di Storia Contemporanea all'€™Università  di Padova, il compito di collocare quei tragici fatti nella loro dimensione storica e politica.

Programma della giornata

Ore 18,00, proiezione del film

IL CASO MORO - I GIORNI DELL"€™IRA (1986) di Giuseppe Ferrara
con Gian Maria Volontè, Mattia Sbragia, Sergio Rubini,

Il film di Ferrara è la cronaca dei 55 giorni del sequestro e della morte di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, ucciso dalle Brigate Rosse: il grottesco di via Gradoli, le vili interpretazioni delle lettere, l'inefficacia dei servizi, le mene della P2, il partito della fermezza. Volonté dà  l'acqua della vita a questo film-requisitoria facendo emergere la dignità  di Aldo Moro, ma anche, in chiave di dolente malinconia, la forza. Ferrara si conferma coraggioso intellettuale del nostro cinema e regista di coerente impegno civile.

ore 21,00 l"€™INTERVENTO DEL PROF. LANARO

a seguire la presentazione di
BUONGIORNO NOTTE (2003) di Marco Bellocchio

con Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio.

La visione di Bellocchio del rapimento Moro con il suo Buongiorno notte è invece politicamente distaccata. Non ci troviamo di fronte ad un documento di denuncia, ad una condanna o ad una giustificazione. Abbiamo di fronte a noi i fatti vissuti attraverso gli occhi di Chiara, la carceriera del "€œPresidente"€ come viene costantemente chiamato. Il film ci presenta un Moro rassegnato, conscio di essere stato abbandonato e di essere lo strumento con cui lo Stato intende sollevare l"€™opinione pubblica contro le BR. Un martire annunciato di una classe politica che per mantenere la presa sull"€™Italia non ha mai fatto sconti a nessuno e non si è mai posta scrupoli. D"€™altronde, lo stesso Moro, reo di aver "€œaperto a sinistra"€, sembra consapevole di probabili trame.

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Fronte del Porto Filmclub 2008