Evento "Malamore. Esercizi di resistenza al dolore"
MALAMORE
esercizi di resistenza al dolore di Concita De Gregorio
Reading con Filippo Tognazzo e musiche a cura di M° Ivan Tibolla
Zelda - compagnia teatro professionale
Malamore è un saggio che racconta storie di donne che resistono alla violenza e ai soprusi degli uomini ma non trovano il coraggio di protestare e di liberarsi dei loro compagni. Una raccolta di storie che ruota attorno ad una domanda: come mai donne indipendenti, giovani e meno giovani, brave professionalmente sono disposte a sopportare, perché subiscono e non si ribellano?
Vergogna? Paura? C'è altro.
Concita De Gregorio raccoglie anche storie di donne comuni che si lasciano picchiare dai compagni perché pensano che la violenza sia solo una debolezza; donne che vivono ogni giorno sul crinale di un baratro e che, anziché sottrarsi quando possono, ci passeggiano in equilibrio. La scrittrice si e ci pone degli interrogativi, sul dovere di sopportare il dolore, sulla possibilità che nasca qualcosa di buono quando si sopravvive al dolore.
Ma tutta questa sofferenza è amore?
Non lo è. E' un malamore, gramigna che cresce nei vasi dei nostri balconi. Sradicarlo costa più che tenerselo. Dargli acqua ogni giorno, alzare l'asticella della resistenza al dolore è una folle tentazione che può costare la vita. Del resto anche la storia ci riporta episodi di confusione di ruoli fra vittime e carnefici, tra servi e padroni; nelle esperienze di donne cosa induce a non respingere, a volte a convivere con la violenza, si chiede la scrittrice e dunque: Alcune soccombono, molte muoiono, moltissime dividono l'esistenza con una privata indicibile quotidiana penitenza. Alcune ce la fanno, qualche altra trova nell'accettazione del male le risorse per dire, per fare quel che altrimenti non avrebbe potuto. Sono, alla fine, gesti ordinari. Chiunque può capirlo misurandolo su di sé. Sono esercizi di resistenza al dolore.
Í tuttavia nelle pagine conclusive che la De Gregorio prendendo ad esempio la saggezza delle fiabe va al di là della semplice descrizione di storie e chiude il libro con un'esortazione a liberarsi dagli uomini violenti, ad evitarli, a lasciarli soli insomma ad affrancarsi da dovere dimostrare qualcosa, dal doversi mettere alla prova, dal difendere una scelta sbagliata.
Le donne hanno più confidenza con il dolore. Í un loro compagno di vita, è un nemico tanto familiare da essere quasi amico. Strillare disperde le energie, lamentarsi non serve. Trasformarlo, invece: ecco cosa serve. Trasformare il dolore in forza. (Concita De Gregorio)
8 marzo. "Una società che guarda con fiducia al proprio futuro deve sostenere il ruolo della donna come cittadina, come madre e come lavoratrice, imprenditrice, protagonista della vita politica e delle istituzioni della Repubblica. [...] Una società con poche madri e con pochi figli, e' destinata a scomparire. [...] Nei Paesi in cui il ruolo della donna è più presente in tutti i campi c'è più ricchezza, più serenità , più saggezza." (Carlo Azeglio Ciampi, marzo 2004)
Concita De Gregorio è giornalista; ha lavorato per i quotidiani Il Tirreno e La Repubblica, ed è attualmente direttrice de L'Unità (unica donna in Italia direttrice di un quotidiano nazionale); ha vinto il premio Ornella Geraldini - Donne per il giornalismo come migliore giornalista dell'anno.
Ha pubblicato il diario del G 8 di Genova, Non lavate questo sangue nel 2002 e Una madre lo sa (Mondadori ,Milano 2006).
Informazioni
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