Gianfranco Coccia Giuseppe Pavanini Il gesto e la luce

Attraverso le rispettive peculiarità  espressive, la pittura dei due artisti, padovani d"€™adozione, si raffronterà  negli spazi espositivi richiamata da un comune sentire, che ha le proprie radici nelle esperienze non figurative degli ultimi decenni.


Sulla tracce dell'€™Informale, la pittura più recente di Gianfranco Coccia "€œagita"€ la superficie del quadro attraverso il generarsi di misteriosi vortici, rimestando il composto materico al fine di liberare idealmente sprazzi di luminosità  e vertigini di ombre. Per Giuseppe Pavanini il piano dell'€™opera è viceversa inteso come una pagina depositaria già  di una sua luce, e l"€™intervento pittorico, che si riconnette alle declinazioni gestuali della moderna astrazione, appare come incarnazione scritta del mondo emozionale dell'€™artista, come suo tracciato.

La ricerca espressiva di entrambi sottende, da un punto di vista formale, l"€™analisi e le possibile variazioni riguardanti l"€™entità  spaziale, che nel rapporto con il segno e la traccia cromatica trova scansione, profondità , movimento.

L"€™esposizione, costituita da oltre 30 opere, parte dell'€™ultima produzione dei due artisti, vedrà  le graduali intensificazioni ed attenuazioni materico luminose delle superfici di Pavanini confrontarsi con il ciclo delle "€œAttrazioni spaziali"€ di Coccia, visivamente segnato da una maggiore severità  cromatica. Saranno inoltre parte dell'€™allestimento due esempi della esperienza plastica di quest"€™ultimo, caratterizzata da realizzazioni simili ad arcani totem.

Nell"€™ambito della mostra verranno resi disponibili al pubblico due cataloghi che racconteranno individualmente, attraverso una lettura critica ed un ricco contributo illustrativo, la vicenda creativa dei due artisti.


Info:049 657220
Orario: 10.00 - 18.00, lunedì chiuso.