Guido Sgaravatti Antologica

Dalla raffigurazione all'arte - terapia


La mostra, presenta la multiforme attività  degli ultimi quarant"€™anni, dal campo della pittura a quello della scultura e della grafica, evidenzia l"€™originalità  degli esiti formali e la libertà  espressiva delle opere, il loro stretto rapporto con gli studi che per molti anni l"€™artista ha condotto sulla psiche umana e sulle connessioni tra la cultura orientale e quella occidentale.
 

Il percorso espositivo si sviluppa in diverse sezioni tematiche: la prima rappresentata dal bronzo che ritrae la posizione yoga de L"€™arco, e prosegue nella seconda sala con opere di pittura e scultura che considerano le diverse implicazioni di tipo sensoriale, psicologico e relazionale, legate alla rappresentazione della "€œfigura umana"€.


Segue poi la sezione relativa all'€™"€œarte-terapia"€ che propone un gruppo di dipinti in cui, a partire dagli anni settanta, l"€™artista indaga e mette in luce con un linguaggio fortemente espressivo le problematiche che agitano la psiche che, emergendo dall'€™inconscio, possono avere efficacia vitale e terapeutica.


L"€™"€œarte sacra"€ che presenta alcune sculture in bronzo realizzate alla fine degli anni ottanta, schizzi disegni di particolari e bozzetti tridimensionali che illustrano il metodo usato dall'€™artista nel progettare la decorazione per le porte di alcuni edifici sacri come il duomo di Belluno, la cattedrale e la basilica di Santa Giustina a Padova o la chiesa dell'€™Abbazia di Praglia. Un"€™altra sezione, dedicata ad "€œaltri soggetti"€, documenta come l"€™interesse artistico di Sgaravatti si sia rivolto all'€™osservazione dell'€™ambiente che circonda l"€™uomo e alle differenti forme del mondo vegetale e animale, considerate quali manifestazioni di una realtà  cosmica ricca di energia vitale. Segue poi la "€œritrattistica"€, in cui sono esposte un gruppo di teste caratterizzate da una forte espressività  che rivela l"€™artista quale fine conoscitore dell'€™animo umano.

L"€™ultima sezione propone "€œi monotipi"€, un gruppo di raffinate incisioni dai suggestivi effetti pittorici, ottenuti dall'€™artista con una personale tecnica.


Particolare attenzione, infine, è stata riservata in questa antologica anche alla forza espressiva dei disegni a inchiostro e tecnica mista, che, presenti in varie sale a fianco di dipinti e sculture, documentano nel tratto veloce e costruttivo la capacità  di sintesi delle forme e di definizione dei volumi nello spazio, con sensibilità  non soltanto plastica ma poetica.

Biografia
Nato ad Abano Terme nel 1925, l"€™artista si è formato in ambito umanistico conseguendo la laurea in giurisprudenza presso l"€™Ateneo patavino. Attratto fin da ragazzo dal mondo dall'€™arte ha coltivato questo suo vivo interesse applicandosi all'€™apprendimento di tecniche diverse. Negli anni del secondo dopoguerra ha frequentato gli studi di artisti padovani e poi l"€™Accademia di Belle Arti di Venezia; è passato successivamente all'€™Accademia di Napoli e ha studiato a Roma tecnica del marmo. Alla conoscenza della cultura classica, ha affiancato gli studi condotti per molti anni sulla psiche umana e la psicologia del profondo, sulla filosofia, le religioni orientali, lo yoga.

A partire dagli anni sessanta ha allestito numerose personali in Italia, Europa e Australia. Nella sua attività  ha progettato e realizzato anche opere di carattere monumentale e molti suoi lavori si trovano in importanti collezioni pubbliche e private.
La mostra è curata da Laura Sesler.


Info: 0498204539/47
Orario mostra: 10:00 - 19:00, lunedì chiuso, ingresso libero.