Haiti Cherie di Claudio del Punta

Un piccolo gioiello di cinema verità  vincitore del Festival di Locarno (2007), del Festival International du Film des Mons (2008), e recentemente presentato al Festival di Berlino, viene proiettato in prima visione al Centro Culturale Altinate, inaugurando il filone cinematografico di questi nuovissimi spazi culturali cittadini.


Proiezione del film in prima visione

HAITI CHERIE

Regia: Claudio Del Punta
Anno di produzione: 2007
Durata: 99'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Arethusa Film, Esperia Film
Formato di proiezione: 35mm, colore
Altri titoli: Haiti nel Cuore - Ayiti Nan Kem

http://www.haiticherie.fr/
http://www.haiticherie.it/
La Promovies "€“ Scuola Permanente di Cinematografia di Padova in collaborazione con il Comune di Padova, propone il sorprendente film "€œHaiti Cherie"€ di Claudio Del Punta già  autore di numerosi reportage dai Caraibi.
Il film è realizzato con attori non professionisti, la maggior parte del cast infatti è formato dai braccianti che lavorano e vivono nelle piantagioni dominicane. I protagonisti principali sono Yeraini Cuevas, studentessa sedicenne che nel film interpreta Magdaleine e Valentin Valdez, ventunenne ed ex tagliatore di canna da zucchero, nel ruolo di suo marito, Jean Baptiste.
Il titolo del film deriva da una canzone di Toto Bissainthe, celebre attrice e cantante haitiana (1934 - 1994), che con la sua voce ha fatto conoscere le atmosfere e la cultura della sua isola al mondo intero, e le cui melodie costituiscono anche la colonna sonora del film.
Una storia di fuga, una ricerca disperata di felicità , di una vita migliore, di un nuovo inizio. Un film forte, toccante, che tratta un argomento non troppo noto, e sconcertante tanto che, Amnesty International è riuscita a riportare l"€™attenzione sulle violazioni dei diritti umani in quanto ci sono luoghi dove ancora oggi, migliaia di clandestini haitiani vengono sfruttati nelle piantagioni e sono costretti a vivere nei cosiddetti 'bateyes' (accampamenti). Il tutto reso con immagini calde, con i colori della terra, rosso e marrone in prevalenza.
Haiti Chérie parla dello schiavismo di oggi praticato in un paradiso tropicale frequentatissimo non solo da americani, ma anche da europei, in prevalenza italiani. A Santo Domingo esistono circa quattrocento villaggi costruiti in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero, dove i lavoratori vivono come schiavi, senza servizio sanitario, senza acqua corrente e senza istruzione per i loro bambini.
"€œMi sento ancora influenzato dal neorealismo"€ dice il regista "€œvolevo girare un film "€œutile"€. Senza autorizzazioni e con una troupe di poche persone, sono arrivato a Santo Domingo ed ho iniziato le riprese"€ .
Lì Del Punta ha trovato i suoi attori: Yeraini Cuevas e Valentin Valdez. Lei sedicenne e studentessa, lui ventunenne ed ex tagliatore di canna da zucchero. Nel film sono Magdaleine e Jean-Baptiste, moglie e marito, che vivono in un "€œbatey"€. Le riprese del film sono state interrotte varie volte dai guardiani ed anche dalla polizia dominicana, e la troupe di Del Punta ha dovuto cambiare location, passando da un villaggio ad un altro riuscendo comunque a ricominciare le riprese "€œperché nessuno capiva che cosa ci fosse di interessante in una situazione tanto miserabile"€ riferisce il regista.
L"€™ultima parte di Haiti Chérie è piena di tensioni, imprevisti e colpi di scena. Perché, se per un futuro schiavo è facile passare da Haiti alla Repubblica Dominicana, fare il contrario è invece difficilissimo. Arrivando a Santo Domingo il lavoratore haitiano perde la sua nazionalità , ma non acquista quella dominicana. Grazie all'€™aiuto di un pietoso medico spagnolo e superando molti posti di blocco, Magdaleine e Jean-Baptiste riusciranno comunque ad attraversare il confine e a rientrare ad Haiti.

INFORMAZIONI E BIGLIETTI
Biglietto unico: "‚€ 5
Tel. 049 8718617
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