Il bambino che ascoltava le pietre di Ketti Grunchi
Secondo appuntamento dell'edizione 2008-2009 di "Teatro Ragazzi e Giovani", rassegna promossa dal Comune di Padova, nata e pensata per offrire momenti di crescita e confronto riservati alle giovani generazioni.
Ketti Grunchi
presenta:
IL BAMBINO CHE ASCOLTAVA LE PIETRE
Testo e regia: Ketti Grunchi
Premio Speciale Rai Sat Ragazzi 2004 - Teatro in Tv,
Premio ETI Stregatto 2004 "Miglior progetto di ricerca"
con: Ketti Grunchi e Marco Artusi
voce registrata: la piccola Delfina
musiche originali: Rachele Colombo
scenografia e luci: Yurij Pevere
assistente alla regia: Daisy Vanicelli
Età consigliata 3-7 anni
Andrea Palladio, una volta, era una bambino speciale: nel buio della soffitta, tra i sottili raggi luce, giocava con il suono delle candide pietre, accarezzava la polvere bianca di un sogno che lo veniva a trovare tutte le notti... una Città tutta bianca, un Palazzo meraviglioso, pieno di stanze segrete dove, da lontano, potevi vedere gli Angeli, e sentirli ridere. Ma, come sempre, come tutti i bambini di sempre, un giorno Andrea si accorge che il giorno appartiene
solamente alla realtà , mentre la notte è prigioniera dell'inesistente.
La Città Bianca del sogno, il Palazzo incantato non esistono. I sogni non esistono. La notte li costruisce, e il giorno li distrugge. Il piccolo A è davvero speciale... e il mondo è magico, ha parole e voci e suoni incantati per noi, se abbiamo orecchie per ascoltare. E lui ascolta... le magiche voci, i segreti, la caparbietà delle pietre, e il suo cuore.
Il sogno irreale diventa il sogno di una vita, e un giorno, il giorno dell'essere diventati grandi, il grande Palazzo bianco del sogno sarà la Basilica e la Città sarà Vicenza, la bianca Città , e tanti altri Palazzi, e Ville dimore degli Angeli.
L"ideale rinascimentale dell'architettura spiegato con una fiaba. Andrea Palladio e il suo sogno d"arte raccontato con uno spettacolo. Parole, musiche, immagini. La storia di un bambino per i bambini. Per mettere insieme i sogni e dare
fiducia, il coraggio di crescere e inseguire progetti, pensieri, utopie...
Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2008-2009.