Il Moro
La compagnia Botega presenta il nuovo spettacolo dal titolo "Il Moro", liberamente ispirato alla tragedia di Sheakespeare, "Otello".
Enzo Celli, coreografo e direttore artistico di Botega, prosegue nel filone narrativo raccontando la storia del folle geloso dall'arrivo di Desdemona a Cipro al triste epilogo sempre con quella formula, che contraddistingue il suo lavoro artistico, fatta di contaminazione stilistica dalla danza contemporanea all'hip hop, dalla break dance all'acrobatica, dalla ricerca gestuale alla giocoleria, con interazioni di video inaspettate.
Un Otello Hip Hop, per la gelosia che ferocemente cattura il protagonista, una Desdemona dalle linee contemporanee, per la grazia, la bellezza e la celata passionalità di quel personaggio femminile, uno Iago giocoliere, perchè manipola parole ed accadimenti plasmando gli eventi a colpi di menzogne... e poi sempre energia impatto ritmo incalzante in un cast di diciotto danzatori tra cui citiamo Enzo Celli e Federica Angelozzi, Antonello Argiolas, Cristiano Barberio, Cristiano Fondelli, Eva Grieco, Maria Cristina Lorenzini, Alessio Mossa, Andrea Pangrazi.
"Il Moro": il pubblico è di scena
(nota di Enzo Celli)
Tra tutte le opere di Shakespeare, l"Otello mi affascina in maniera particolare per la sua versatilità .
Si presta moltissimo al gioco delle situazioni, per cui una stessa scena può assumere una connotazione completamente diversa a seconda dell'angolazione da cui la si guarda; stessa cosa vale per i personaggi e per il ruolo del protagonista che può essere Otello, come Iago, come Desdemona o addirittura lo stesso Cassio a seconda di come vengano presentate le scene e le tematiche.
Se portassimo la gelosia al centro del dramma ecco che Otello sarebbe senza dubbio il protagonista, se ponessimo l"accento sull"accidia di Iago dedurremmo che è lui il vero fulcro della storia, se evidenziassimo l"arrivismo bieco di Cassio egli ne diventerebbe protagonista e stessa cosa si potrebbe dire per Desdemona qualora accentrassimo tutto sul servilismo che rende schiava di tutti questa donna.
E' in base a queste peculiari caratteristiche che ho scelto i danzatori: per Cassio, Cristiano Barberio, un danzatore di hip-hop specializzato nell'electroboogie, un Cassio quindi che si barcamena in mezzo al mare di onde del quale è vittima; Eva Grieco, danzatrice di neoclassico e contemporaneo dalle linee soavi e leggere, per la figura di Desdemona; per Iago, Cristiano Fondelli, un giocoliere, un manipolatore, proprio come il suo personaggio che altera la verità facendola roteare tra le sue mani sapienti, infine Andrea Pangrazi, un Breaker, per il ruolo di Otello.
E' il linguaggio di Otello ad avvincermi particolarmente, soprattutto per come varia all'interno dell'opera. All"inizio forbito e pacato, un vero gentiluomo...che perde però il controllo al momento in cui la gelosia s"impossessa della mente e fa così riemergere il selvaggio che è in lui, le sue origini, l"istinto animale che alcune volte acceca la ragione, fa cadere nella volgarità e cancella gli sforzi dell'uomo per innalzare la propria anima.
"Il Moro" vuole essere proprio questo, la rappresentazione, attraverso una storia danzata, di una serie di situazioni che viviamo quotidianamente ed alle quali non sempre riusciamo a dare la giusta importanza. Situazioni che invece, inserite nel giusto contesto si trasformano in un"opera meravigliosa, della quale ognuno di noi è protagonista, esattamente come lo è della vita...