Il ragazzo degli aquiloni


Teatro Invito
presenta


IL RAGAZZO DEGLI AQUILONI
Ispirato al libro "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini.

Con Enrico De Meo e Stefano Panzeri
Regia Renata Coluccini
Età  consigliata: 11-14 anni

"Sono diventato la persona che sono oggi all'età  di dodici anni, in una gelida giornata invernale. Ricordo il momento preciso......"

E' la storia di due giovani ragazzi in Afghanistan, prima dell'invasione russa.
La storia di un'amicizia, di un tradimento e di una colpa che non si può dimenticare.
Amir e Hassan, vivono a Kabul, in una Kabul dove i bambini possono essere ancora bambini.
Amir e Hassan sono amici, sono come fratelli, pur essendo uno il servo dell'altro, pur essendo uno pashtun e l'altro hazara. La loro vita scorre tra giochi, scorribande e conflitti fino al giorno in cui in un vicolo di Kabul cambierà  per sempre. Hassan non sarà  mai più il più abile e sorridente cacciatore di aquiloni della città  ed Amir non scorderà  mai di aver commesso una colpa terribile.
E' un mondo maschile quello che viene narrato, un mondo di padri e figli dai rapporti difficili, un mondo di amicizia maschile, un mondo di conflitti tra uomini.
L'infanzia di Amir e Hassan finisce dietro un vicolo e poco dopo la Storia, quella terribile di questo paese, entra violenta nella storia dei due ragazzi, spazzando via ogni possibilità  di infanzia.
Lo spettacolo, si concentra soprattutto sulla vicenda umana spiando l'anima, dei due adolescenti protagonisti, in profondità  narrando, quindi, una vicenda che non ha confini, né territori, né tempo, ma al contrario possiede la stessa forza di un mito antico.
I padri, Baba l'irraggiungibile, Ali l'affettuoso, Rahim il comprensivo, segnano il destino di Amir e di Hassan; così come lo segna Assef il ragazzo violento ed arrogante, così come lo segna la Storia. Ma esiste sempre una possibilità  di riscatto, perché "Esiste un modo per tornare ad essere buoni".

Il Teatro Invito storica compagnia teatrale lombarda che unisce l"€™attenzione verso il Teatro Ragazzi alla tensione verso la ricerca e alla vocazione per la teatralizzazione di spazi non deputati, con un utilizzo di una drammaturgia originale che, pur prendendo spunto da fonti letterarie o iconografiche, nasce quasi sempre dal lavoro d"€™improvvisazione degli attori. Una drammaturgia appositamente scritta, svincolata dagli stereotipi, volutamente legata all'esperienza e all'immaginario dei ragazzi e tesa a scandagliare il tema dell'avventura e del rapporto tra l'uomo e il proprio ambiente in una continua ricerca degli aspetti formali della messinscena, con un ritmo naturale fortemente antitelevisivo. La collaborazione con associazioni operanti nell'ambito del sociale e della cooperazione internazionale ha portato alla creazione di spettacoli e percorsi interattivi che nella contaminazione tra linguaggio teatrale e linguaggio musicale portano l'attenzione ai temi della mondialità : immigrazione, integrazione, multiculturalità .

Per tutte le altre informazioni si rinvia a: Teatro ragazzi e giovani 2007-2008.