L’Esempio dei Giusti-Shalom a Canove-Inumano

Mostre in occasione del Giorno della Memoria

Per non dimenticare le azioni che l'uomo ha fatto e che non avrebbe mai dovuto nemmeno immaginare di poter fare.

Inaugurazione: 14 gennaio 2016, ore 18.00
Introduzione di Giuliano Pisani (Vice Presidente del Comitato scientifico Giardino dei Giusti del Mondo di Padova)
Interventi di:
Matteo Cavatton (Assessore alla Cultura del Comune di Padova)
Davide Romanin Jacur (Presidente Comunità Ebraica di Padova)
Carlo Fumian, Direttore CASREC (Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea)
Giorgio Spiller, curatore della mostra "Shalom a Canove"

La mostra L’ESEMPIO DEI GIUSTI. Si può sempre dire un sì o un no allestita alle Scuderie di Palazzo Moroni, racconta le storie esemplari di Giusti italiani, riconosciuti a Yad Vashem e/o nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova, con una particolare attenzione ai Giusti che hanno operato nel nostro territorio. La mostra SHALOM a Canove, allestita nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni, documenta le tante storie di solidarietà umana avvenute a Canove di Roana (VI), dove tra il 1941 e l’8 settembre 1943 vennero ospitati in soggiorno coatto una cinquantina di ebrei in fuga dai nazisti.
Nello spazio espositivo delle Scuderie di Palazzo Moroni sono esposte anche  le opere del ciclo Inumano dell’artista Marco Chiurato.

Le mostre vengono allestite in occasione della Giornata della Memoria.
Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa apriva i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo gli orrori che vi erano stati consumati. Nel 2000 il Parlamento italiano istituiva il 27 gennaio "Giorno della Memoria", in "ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti".

In Italia, la tragedia della Shoah colpì il popolo ebraico con le leggi razziali del '38 e, successivamente, con le deportazioni, iniziate con l'occupazione nazista avvenuta dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Anche altre persone e categorie furono perseguitate dal regime, "colpevoli" di una diversità  di idee, di valori, di appartenza etnica o religiosa.
Accanto alle numerose occasioni di approfondimento e ricordo a carattere nazionale e regionale, con le numerose voci ancora pronte a testimoniare gli orrori e a far circolare la memoria, si collocano anche le cerimonie programmate per Padova.
Voi che vivete sicuri/Nelle vostre tiepide case,/Voi che trovate tornando a sera/Il cibo caldo e visi amici:/Considerate se questo è un uomo/Che lavora nel fango/Che non conosce pace/Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no./Considerate se questa è una donna,/Senza capelli e senza nome /Senza più forza di ricordare /Vuoti gli occhi e freddo il grembo/Come una rana d'inverno./Meditate che questo è stato: /Vi comando queste parole. /Scolpitele nel vostro cuore/Stando in casa andando per via, /Coricandovi alzandovi; /Ripetetele ai vostri figli./O vi si sfaccia la casa,/La malattia vi impedisca,/I vostri nati torcano il viso da voi
(Primo Levi, Per non dimenticare)

Informazioni
Ingresso libero
Orario 9.30-12.30 / 14-18, lunedì chiuso
Visite guidate gratuite a cura del Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea

Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche
Giardino dei Giusti del Mondo di Padova
giusti@comune.padova.it - cultura@comune.padova.it
Tel. 049 820 5238
 

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