"La notte bianca" - Maratona Ozpetek
La notte più lunga dell'estate padovana sarà dedicata anche alle proiezioni non-stop, dal tramonto all'alba, in programma all'Arena Romana.
Protagonista sarà il regista turco Ferzan Ozpetek.
In programma gli ultimi suoi lavori: "Cuore sacro" (2005), definito dal regista, "il mio film più intimo"; "La finestra di fronte" (2003); "Le fate ignoranti" (2001).
Le tre proiezioni rientrano nel programma complessivo di Arena Estate 2005.
Arena Romana
Sabato 2 luglio 2005 (I film ore 21.30; II film ore 24.00; III film ore 2,30)
CUORE SACRO
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 1h. e 57'
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Barbora Bobulova, Andrea Di Stefano, Lisa Gastoni, Massimo Poggio, Erica Blanc, Camille Dugay Comencini
Produzione: R&C Produzioni
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 25 Febbraio 2005 (cinema)
Trama
Irene Ravelli ha ereditato dal padre non solo il patrimonio, ma anche uno spiccato senso degli affari. Ottenuto il dissequestro dell'antico Palazzetto di famiglia, su cui lei vorrebbe speculare, Irene scopre che una delle stanze, abitate un tempo dalla madre Adriana, morta in circostanze poco chiare molto tempo prima, è rimasta intatta come se la donna ci abitasse ancora. Il fantasma della madre e l'incontro con una straordinaria bambina, Benny, generano in Irene un conflitto che la porta ad un totale cambiamento.
''In questo film ho messo tutte le domande che da un po' di tempo mi faccio di fronte al dolore, alla morte di persone care, alla sofferenza degli altri - ha detto Ozpetek - sempre di più si allarga la distanza tra chi sta benissimo e chi sta male. Potevo affrontare questo tema in modo politico, ma a me la politica fa senso. Così ho scelto di mettere in primo piano la solidarietà delle persone. Il film però è principalmente la crisi individuale di una donna''.
LA FINESTRA DI FRONTE
Nazione: Italia
Anno: 2002
Genere: Dramatico
Durata: 1h. e 46'
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Massimo Girotti, Filippo Nigro.
Produzione: R&C Produzioni
Distribuzione: Mikado
Data di uscita: 28 Febbraio 2003 (cinema)
Film vincitore di:
5 David di Donatello 2003: miglior film, migliore attrice protagonista (Giovanna Mezzogiorno), migliore attore protagonista (Massimo Girotti, postumo), miglior musicista (Andrea Guerra) e David Scuola
Nastro d'argento 2003: a Giorgia per la migliore canzona "Gocce di memoria"
Trama
Giovanna, una giovane donna sposata da otto anni e con due figli, si ritrova in casa un uomo molto anziano che ha completamente perso la memoria. Cercando di ricostruire la sua identità e il segreto del suo passato, Giovanna con l'aiuto di Lorenzo, che abita nel palazzo di fronte, scopre piano piano che lei stessa ha smarrito il ricordo dei propri sentimenti e delle proprie passioni. L'indagine su quell'uomo misterioso diventa così per Giovanna una vera e propria indagine su se stessa, in un mondo che sta perdendo la capacità di riconoscere la forza dei sentimenti più profondi.
Il film è ispirato da un incontro che il regista ha avuto con un signore anziano e smemorato, temperato dall'intenzione di Ozpetek di far sapere anche alle giovani generazioni quel che accadeva nel ghetto di Roma sessant'anni fa.
LE FATE IGNORANTI
Nazione: Italia-Francia
Anno: 2001
Genere: Drammatico
Durata: 1h e 48'
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Andrea Renzi, Gabriel Garko.
Distribuzione: Medusa
Uscita: 02 Marzo 2001 (cinema)
Trama
Antonia e Massimo sono sposati da più di dieci anni, vivono in una bella villetta nella periferia residenziale di Roma e sono una coppia felice. Quando Massimo muore all'improvviso in un incidente stradale, Antonia sprofonda in un lutto totale: prima di tutto perché perde il compagno di una vita, ma soprattutto perché scopre, dopo pochi giorni, che Massimo aveva da anni una relazione omosessuale con Michele (Stefano Accorsi). Dopo una prima, comprensibile, reazione negativa, Antonia entra in contatto con l"originale famiglia di Michele, composta di eccentrici e divertenti donne e uomini, omosessuali e non, e scopre un mondo diverso dal suo, ma non per questo meno degno di rispetto, attenzione e amore.
Ozpetek ha definito "Le fate ignoranti" un film autobiografico: l"appartamento di Michele è ricostruito sulla base di quello del regista, il quadro che appare all'inizio è una sua opera, Hikmet è un poeta da lui molto amato. Il titolo rimanda ad uno schizzo di Magritte, e vuole identificare in questi personaggi emarginati dalla società un gruppo quasi magico, di fate appunto, ma apparentemente ignoranti, cioè ignare delle regole che stanno alla base della vita della gente "normale".
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