Le storie di Marco Polo


La Compagnia Piccionaia I Carrara presenta

LE STORIE DI MARCO POLO

Drammaturgia e regia Carlo Presotto, Titino Carrara
Con Carlo Presotto e Paola Rossi
Scenografia di Mauro Zocchetta
durata: 1 ora
genere: Teatro d"€™attore e teleracconto
età  consigliata: scuola primaria

Il fantastico viaggio di Marco Polo possiede una suggestione che va oltre l'interesse storico e geografico. Anche se oggi i confini del mondo non sono più a mille giornate di cavallo, ma appena fuori dalla porta di casa, partire alla loro ricerca rimane sempre una fantastica avventura.
Il re Kublai permetterà  a Marco di tornare a casa solo se riuscirà  a convincere la principessa Cocacin a lasciare il giardino della sua infanzia per andare a vivere al di là  del mare. Marco incontra la principessa e dispone davanti a lei gli oggetti ed i racconti raccolti durante tanti anni di viaggio, secondo un disegno che si fa via via più preciso. Il mare dei mostri e gli adoratori del fuoco, la fortezza di Alamut e le torri dorate di Samarcanda, la via della seta e quella dell'€™immortalità  affascinano la principessa. Ha paura di partire chi non sa il segreto della farfalla, del bruco e del filo di seta. Solo lasciando il proprio giardino, la principessa potrà  percorrere la sua strada ed incontrare lo sguardo della tigre bianca.
Crescere è un mestiere difficile fatto di piccoli grandi passi ma può diventare un gioco mettere i piedi nelle impronte di chi ci ha preceduto. Esistono luoghi al mondo in cui convergono fiabe lontane nello spazio e nel tempo. Tra questi luoghi ce n'è uno, fragile ed improbabile, sospeso sul confine tra terra ed acqua, tra oriente ed occidente, tra passato e futuro. Da questo luogo, da Venezia, parte a 17 anni Marco Polo. Da questo luogo, 752 anni dopo la nascita presunta di messer Marco, il suo viaggio/racconto viene ripercorso come una fiaba su di una mappa dedicata a quei bambini che oggi abitano i "non luoghi" della globalità . Bambini che vengono a scuola con zainetti "€œmade in China"€, che guardano cartoni disegnati in Giappone, che indossano scarpe cucite in India, che giocano con coetanei che provengono dai quattro angoli del mondo. In questo spettacolo la lingua del narratore spesso è fatta solo di suoni e di gesti, è la lingua che parlano gli ambasciatori della via della seta, quella che permette ai barcaioli abusivi di farsi capire dai turisti che sbarcano a frotte a Piazzale Roma. Un contastorie che non usa un cartellone dipinto ma immagini digitali, videoproiezioni e sabbia, legno e bambù, secondo lo stile che caratterizza il lavoro teatrale di Carlo Presotto e della sua équipe.
Una fiaba che dedichiamo ai bambini di oggi, che vengono a scuola con zainetti "made in China", che guardano cartoni disegnati in Giappone, che indossano scarpe cucite in india, che giocano con coetanei che provengono dai quattro angoli del mondo, ma non vanno più a scuola da soli.



Per tutte le altre informazioni sulla Rassegna si rinvia a: Teatro Ragazzi e Giovani 2006-2007